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31 December 2011

Questi nostri anni spezzati

Stasera 31 dicembre 2011, non guarderò il non presidente della repubblica che parlerà a reti unificate. Non guarderò colui che ha fatto il deus ex machina di un golpe tecno-finanziario, servito a rifilarci l'attuale abusivo governo. Di lui non mi piace nulla: non mi piace quella falsa regalità umbertina di cui si ammanta, non mi piace il suo passato comunista né il suo presente neoliberista. Non mi piacevano i suoi padroni stranieri di ieri e non mi piacciono quelli di oggi. Aborro la sua retorica massonico-risorgimentale che ci ha rifilato questa patacca di centocinquantenario dal sapore di un'atroce beffa: nell'anno in cui stiamo cedendo ogni residua sovranità per colpa di una valuta di carta straccia che non ha nemmeno una vera banca di riferimento, nell'anno in cui ci costringono al Fiscal Compact, al MES (Meccanismo di Stabilità Economica), e a sottostare ai peggiori organismi di controllo sovranazionali, lui se ne viene fuori a parlare di "coesione", di "sacrifici uguali per tutti", di esortazioni come "ce la faremo" "W l'Italia", "Fratelli d'Italia" e via con fanfare gonfie di una retorica che in realtà è soltanto la messa di requiem per una nazione che non esisterà più.
Di questo governo di tecnici  non eletti ne penso tutto il male possibile. E del resto i suoi malefici sono già in atto: chi ha maturato gli anni per andare in pensione, non può andarci; chi prende la pensione non potrà ritirarla in contanti, ma viene costretto a farsi un conto corrente anche se è un novantenne  che percepisce una miseria. Chi ha un conto corrente, sarà spiato in ogni mossa, in ogni transazione, da un cervellone chiamato come il film di Al Pacino: Serpico. Ovvero il poliziotto infiltrato. Chi ha una casa, sarà tassato a sangue e dovrà sentirsi in colpa di aver fatto sacrifici per mettersi un tetto sopra la testa, perché lo faranno sembrare un nababbo da Mille e Una notte. Non solo: ma il nuovo catasto occhiuto ridisegnerà le mappe delle nostre abitazioni,  non più per vani, ma  metro quadro per metro quandro, cmq per cmq . Anche i balconi, i poggioli, l'ingresso, lo sgabuzzino in cui riponiamo le scope e gli spazzoloni, per rendere le nostre case - dicono - compatibili ai valori del cosiddetto mercato.
Non sappiamo (o meglio non vogliono farci sapere) quanti immigrati ci mettiamo in casa e guai, secondo il correttismo politico vigente, a chi osa parlare di censimento demografico, in compenso si deve sapere quanti mq misura il nostro cesso. Il perché appare chiaro: è un catasto richiesto dall'Unione delle Repubbliche social-liberiste sovietiche dell'EUR-SS. Se dovessimo andare in default sanno dove e come rivalersi. O magari possono emettere "derivati" prendendo le nostre case come possibili "ipoteche".
Ma intanto il governo dei banchieri va avanti imperturbabile e si riunisce ogni giorno "a porte chiuse", informando la loro corte di pennivendoli lecchini a cose fatte, alla faccia della democrazia. E alla corte untuosa di scribacchini sta benone così: l'importante è che non ci sia più il Cainano tra i piedi. Come sta bene così alle cricche dei partiti politici che si sono autocommissariati per far largo...agli abusivi inviati dal Bilderberg, dalla Trilaterale, dalla Goldman Sachs, dalla BCE. Come sta benissimo così ai cosiddetti movimenti viola, arancione e cromatismi vari, ora zitti zitti come pesci.
La lista degli abusi e delle angherie rifilateci da questa manovra è interminabile, e ogni giorno se ne scopre una nuova. Ma di tutte la peggiore, la più banditesca è la confisca del contante. Se volete sapere il progetto infame che c'è dietro a  una confisca che estende i suoi artigli perfino sul libretto bancario del nipotino a cui la nonna ha fatto un regalo per la prima comunione, leggete quest'analisi approfondita di Richard Cottrell "Con grande efficacia la giunta italiana mette al bando il contante" e rifletteteci sopra durante le feste che sono riusciti ad avvelenarci, grazie alla loro "carognate" quotidiane, l'ultima delle quali è una gragnuola di rincari in apertura d'anno.
"E ricordate, se le banche hanno tutti i vostri soldi, sono loro che possono decidere se lasciarvene avere o no, a seconda dei casi", dice il citato Cottrell.
Cari amici che transitate da queste parti, se il 2011 che ci sta lasciando è stato un anno da dimenticare (guerre alle porte di casa nostra, rivoluzioni telecomandate in Nord-Africa, migrazioni bibliche sulle nostre coste, alluvioni nelle nostre pittoresche regioni, colpi di stato finanziari con Italia e Grecia trasformati in provincie Bilderberg in versione mediterranea), il 2012 che sta per arrivare non potrà essere migliore, tenuto conto che questi predoni e mercenari devono rispettare l'agenda dei loro interessi  finanziari e non certo quella dei nostri.
Perciò vi auguro tanta salute, tanta resistenza morale e materiale (Dio sa se ce ne vorrà) e tanta grinta da ribellarvi ai soprusi che ci infliggeranno,  e pure un bel po' di fortuna.
Buon anno a tutti voi, comunque vada. E che crepi il lupo!

27 December 2011

Grecia, di crisi si muore

Mi spiace dover interrompere così presto la tregua natalizia, ma mentre ci sentiamo appesantiti per il troppo cibo e magari un po' alticci per i brindisi di spumante nei raduni tra amici, nella vicina Grecia si svolge quel che i giornali non dicono. Ormai per chi sa drizzare le orecchie non è più un segreto che i Greci cominciano a morire di fame. Siamo abituati (o meglio, ci hanno abituato) a credere che gli unici che se la passano male sono gli africani? ci hanno commosso con le immagini dei bimbi africani coi piccoli ventri gonfi per la fame e gli occhioni grossi così? Ebbene da oggi cambia la geografia della denutrizione. Si crepa di fame anche nel ricco ed opulento occidente. L'importante è che non si sappia in giro. Specialmente dopo che Monti in un suo celebre filmato all'Infedele di Lerner, ha elogiato l'euro come una grande "opportunità" per il popolo greco. Il Papa non dedica nessuna omelia a questi nuovi diseredati a noi così vicini. Tutto preso com'è a fare messaggi rivolti all' "orbi", si dimentica dell "'urbi". E cioè di un cristianissimo paese, culla della civiltà e del pensiero occidentale, già antico progenitore dell'Italia (per l'appunto, la Magna Grecia), situato a due passi da casa nostra. Leggete il rendiconto sull' ANSA per il tramite del blog Crisis? What crisis?  Eccone un significativo passaggio:

sono stati registrati circa 200 casi di neonati denutriti perche' i loro genitori non sono in grado di alimentarli come si deve", mentre gli insegnanti delle scuole intorno all'istituto da lei diretto fanno la fila per prendere un piatto di cibo per i loro alunni che non hanno da mangiare. Il ministero della Pubblica Istruzione, che in un primo momento aveva definito la denuncia come "propaganda", si e' visto costretto a riconoscere la gravita' del problema.Come hanno detto alcuni insegnanti al quotidiano To Vima, il problema di denutrizione esiste e viene individuato piu' facilmente nelle scuole a pieno tempo: "Molti ragazzi vengono in classe senza il pranzo e dicono di averlo dimenticato a casa perche' si vergognano di dire la verita'". E non mancano nemmeno i casi di pazienti che, dopo essere guariti, non vogliono lasciare l'ospedale perche' non hanno dove andare a dormire.

I Greci le hanno passate tutte: la crisi e con essa  la paura che le banche negassero i loro sudati risparmi, il ritiro frettoloso del contante sotto il materasso. I ladri che vengono a rapinarli perché sanno che magari c'è chi ha messo in serbo qualcosa per sé e i suoi cari: cibo o denaro o altra scorta. Insomma, uno scenario da incubo che non è ancora finito. Ma naturalmente per l'algido Bocconiano l'euro è una preziosa risorsa. Ricordate le scempiaggini dette all'Infedele? Eccone un replay: http://www.youtube.com/watch?v=Qq7omxEXhR8

Quel che  Gold-Monti non ci dice è che la Grecia è, ex aequo con l'Italia, il primo esperimento pilota di un banchiere (o meglio, di  un bankster) al governo. Che il "trilaterale" suo collega Lucas Papademos ha truccato i bilanci dei Greci per farli entrare obtorto collo nell'eurozona, impedendo poi con vergognosi metodi dittatoriali di uscirne (è stato negato loro il referendum per l'uscita dall'euro). E che si è instaurato direttamente al governo con lo stesso metodo Monti-Napolitano che abbiamo dovuto subire noi :  ovvero, senza essere stato eletto. E non basta.
Il  "non eletto" banchiere centrale ora ha aumentato l'ICI instaurando un clima da dittatura per quelle famiglie indigenti che ricorrevano allo sciopero fiscale quale arma di protesta: chi non paga avrà per ritorsione,  i fili della corrente elettrica tagliata. Per saperne di più, leggere la notizia pubblicata sul Sole 24 ore.

24 December 2011

Un po' di umorismo natalizio


C'è chi si crede un Padreterno sul pianeta e che pensa di agire per conto del Salvatore. Eccovi un bankster della Goldman Sachs  con tanto di valigetta, che davanti alla grotta di Betlemme dice:
 "No, no, no! Io sono venuto sulla terra per  compiere l'opera di Dio". 
Non praevalebunt e forse il 2012 potrebbe essere l'anno della loro grande sconfitta. Sarebbe davvero un bel dono di nuovo anno.

Ancora infiniti auguri a tutti!

21 December 2011

Il Discanto di Natale

Cari Amici, prima di congedarmi da voi per la consueta pausa natalizia, vi dedico questo Canto (che poi è un Discanto) di Natale. La storia la conosceta già, ma non è detto che alla lunga Monti-Scrooge & e i suoi compari possano sempre avere la meglio in Italia come in Europa. E' quel che mi auguro sapendo già che sono in buona compagnia. Buon Natale a tutti voi! e un ringraziamento speciale per avermi seguito. Per gli auguri di fine anno c'è ancora tempo. Beninteso, se succede qualcosa di grave, interrompo quanto prima la pausa. Speriamo di no...Per quest'anno ce n'è stato abbastanza. Auguri vivissimi.
La Grande Carognata di Natale, così tosta e così complicata, costruita a matriosce russe, che ogni volta la apri e ti salta fuori una sorpresa - una Carognata che nemmeno la stampa e i media ne sanno misurare l'entità, ci è già stata data. Full Monti o Rigor Montis o addirittura Rigor Mortis, Monti Python e il nonsenso della vita, Monte di Pietà, sono solo alcuni degli epiteti con il quale l'opinione pubblica cerca di mantenere quel che resta del senso dell'umorismo nei confronti di un governo di "autonominati" espropriatori.
L'algido Bocconiano surgelato in veste di nuovo Scrooge ci mette la tassa sulla dolce casetta, aumentando i nostri estimi catastali del 60%? Niente paura: la sinistra ne è felice e gode. Questo sì è un governo, mica come quel Pirla di Arcore che ci aveva tolto l'ICI sulla prima casa!. Ora poi si chiama IMU e vuoi mettere la differenza?
Gli stabili delle Banche aumenteranno l'estimo catastale del solo 20 %? Ma certo! fanno bene - dice la Sinistra Superciukka - I ricchi è giusto che debbano avere dei consistenti sgravi fiscali. Solo i poveracci devono pagare le tasse per intero. Se stanno bene le banche stiamo bene anche noi.

- La Banca sei tu - lo dice anche la Bonanima del tenente Colombo da lassù mentre svolazza per le iper-Coop in cerca dell'ultimo regalo per i nipotini.

Eppoi i poveri sono tanti, perciò è giusto che spariscano assiderati nel gelo della notte di Natale, accendendo gli ultimi fiammiferi per scaldarsi mentre sognano una tavola imbandita con un'oca farcita che non potranno permettersi. Ringraziate piuttosto: per ora la tassa sui sogni non c'è ancora.
 I ricchi invece sono pochi. Specie se oligarchi. E dato che noi sinistri siamo anche degli ambientalisti, dobbiamo ben proteggere la specie in via d'estinzione, no?

Nel mentre, il neo eletto dal NYT, King George e l'algido Monti-Scrooge non si perdono un concerto di Natale. Ma fuori dai teatri... Oh sorpresa!
Invece di trovare i soliti contestatori per il consueto lancio di uova marce, o i poveri barboni in stile "Miracolo a Milano" che volano sulle scope, si ritrovano, indovina chi? I Trimurtini coi fischietti che suonano "Fratelli d'Italia". Questo sì che è un memorabile centocinquantenario da ricordare!

W Monti, invece di W Verdi! Monti, facci sognare! W Passera, (anche se Solitaria) ! A morte Forza Gnocca! Dateci più macelleria sociale! che la pensione ci venga bloccata dal 1 gennaio 2012! Vogliamo la tracciabilità dei nostri conti! Vogliamo campare con 50 euro alla settimana. Basta col contante! W le Banche! Tutto il potere ai banksters!
Re Giorgio Santo Subito! Grazie per i sacrifici richiesti: sarà fatto!
"Si  raccomanda nel discorso di fine d'anno: non esiti a chiedercene ancora una bella raffica aggiuntiva".
Ancora, ancora...ancora, perché io da quella sera...Così si sgolano a cantare i Trimurtini.

Fuori nevica dolcemente ma Monti-Scrooge, granitico e volitivo dal cuor surgelato, così rigido nel suo loden verde, non si pente. E' l'Itaglia che lo vuole. E anche le lacrime della ministra Fornero sono già ghiaccioli da appendere all'albero di Natale della piazza.

Vipera Gentile dal Culturista 

19 December 2011

Lobby, corporazioni, liberalizzazioni ed espropri


Liberismo, liberalismo e liberalizzazioni. Termine quest'ultimo di cui si fa grande paladina la sinistra di Bersani, il quale non solo è in prima linea a tenere bordone al governo Monti-Passera, ma  sembra ossessionato  dalle parafarmacie, come se fossero l'unico improcrastinabile  rimedio ai mali che affliggono questo paese.
Poi invece  si scopre che il segretario del PD  tira la volata alle Coop, Ipercoop e agli outlet; e cioè alla grande distribuzione legata alle multinazionali e vuole incrementare il commercio dei farmaci da banco secondo la stravagante formula "tutto il potere agli outlet".
Ed è quantomeno curioso che chi fino ad ieri, invocava lo stato assistenziale facendosi fautore di sprechi e di spesa pubblica pletorica, oggi si metta di traverso a voler espropriare tassisti ed edicolanti, lamentandosi perché questo governo di "non eletti" non è stato sufficientemente ..."liberalizzatore". Ma per favore!
Vogliamo analizzare bene il termine "liberalizzazioni" e "privatizzazioni"? Non facciamoci ingannare dalla neolingua orwelliana, che ci induce a credere in qualche cosa di libero da lacci e lacciuoli. Sono termini assai ambigui che nei fatti  stanno a significare "esproprio". Portare infatti via le licenze ad un tassista, significa portargli via il suo lavoro, la sua ragione di sopravvivenza per sé e per la sua famiglia.
E smettiamola una buona volta di parlare impropriamente di "lobby" dei tassisti, degli edicolanti, degli avvocati. Ma quale lobby? Lobby, significa "gruppo di pressione politica ed economica". Mi si dica , per favore, che pressione esercitano gli edicolanti o i tassisti...
Semmai in corretto Italiano dovremmo chiamarle piccole corporazioni. Ma se andiamo a ritroso nella storia, le corporazioni nacquero nell'età dei Comuni e fanno parte della nascita stessa dell'Italia dei Comuni e delle cento città-stato. Senza contare che a voler essere davvero "liberali", queste attività  sono note per essere  "libere professioni" o "professioni liberali". Ma si sa, il progetto è quello di negare e smantellare l'esistente, compresi gli ordini professionali, anche questi nel mirino. In altre parole si vuole importare il Jungle Capitalism e affidarsi alle leggi di Darwin per tutte le categorie.
La verità è un'altra. Si grida impropriamente  al "lobbismo" per nascondere invece l'invasione delle VERE lobby straniere e transcontinentali, le quali, grazie al governo dei banchieri,  oggi hanno via libera nel nostro paese, fanno la parte degli squali  espropriando e trasformando magari il povero vituperato tassista, in un loro dipendente.
Corrado Passera
Ci siamo già presi un bel saggio circa i risultati delle privatizzazioni delle linee telefoniche, ad esempio! roba da far rimpiangere la vecchia SIP di stato. E non perché abbia nostalgia dello stato "sovietico", ma perché sono sempre più frequenti  quei consumatori che cadono nel labirinti dei numerosi abusi. Ad esempio, c'è chi  dopo oltre due anni che ha disdettato un contratto con Fastweb (solo per fare uno dei nomi) , si vedono ancora recapitare le bollette telefoniche da pagare, e  quelli della compagnia telefonica disdettata,  non inviano il personale a ritirare le apparecchiature di cessato servizio, facendo finta di nulla. Analoghe lamentale di disfunzioni si lamentano per Infostrada le cui connessioni sono penose.  E' forse "liberale" dover andare per avvocati o per Associazioni Consumatori per difendersi dai sorprusi delle compagnie straniere? Alzi la mano chi ha tempo e denaro da sprecare per ottenere ragione degli abusi, pagando due volte: in primis i consumi, in secondo luogo, il difensore dei diritti del cliente.
Per il momento gli espropri non sono passati, perché grande è stata la ribellione delle categorie citate. Ma il banchiere  Corrado Passera ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e Trasporti, non è contento e promette di tornare all'attacco. La verità è che si vuole desertificare la bella Italia del suo tessuto sociale e delle sue variegate stratificazioni.

Sull'evasione fiscale di Corrado Passera leggere qui da Johnny Doe.
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15 December 2011

I regali alle banche del governo tecno-bancario



Che ci vogliamo aspettare da un governo abusivo e non eletto, impostoci da Napolitano dopo la notte in cui nominò ipso facto  ed ex abrupto, un eurokomissar quale senatore a vita? Nient'altro che quello che sta facendo: tasse e sovratasse, balzelli aggiuntivi su tutto. Ma la cosa più mortificante è la dittatura degli estratti-conto e dei movimenti bancari che scatterà a partire dal 1 gennaio 2012 quale strenna di Capodanno, nonché l'incoraggiamento a usare "la moneta elettronica", primo passo verso quella moneta unica mondiale di cui si va blaterando da parecchio tempo. Indipendentemente dal fatto che la sottoscritta non ha nulla da temere dalle sue semplici operazioni bancarie,  è mortificante sentirsi spiati nei nostri gusti, acquisti, spese, da questa nuova Stasi capitalcomunista.

Il bollo di 34, 2 euro  viene regalato alle banche quale imposta annuale sui conti correnti ed esteso anche ai libretti di risparmio. L'esenzione completa vale solo  per le giacenze  inferiori a 5 mila euro. Inoltre gli edifici bancari avranno estimi catastali rivalutati del 20% a fronte del 60%  di rivalutazione catastale che incasseranno dall'ICI delle abitazioni degli Italiani. Un governo ubriaco come Superciuk che ruba ai poveracci per dare ai pingui, voraci e insaziabili banchieri. Ci sarà inoltre l'aumento dall'1,5% (che dava un gettito di due miliardi) al 2% del prelievo sui capitali scudati. In più è prevista una imposta di bollo annuale al 4 per mille per il 2011 che rimarrà in vigore anche nel 2012 e 2013 con una aliquota che salirà al 10 per mille. Con ciò, s' interrompe un patto etico, un contratto sociale tra chi ha  riportato i capitali in patria, impartendo così un'amara e dura lezione: un siffatto governo è ancora più infingardo e malfattore dello stesso evasore, dato che quest'ultimo aveva già pagato regolare condono con Tremonti, e perciò, quietanzato il suo debito con lo stato. Tanto vale continuare a  portare all'estero i propri risparmi!
Ma è bene rimettere  a punto il profilo del prof. bocconiano Mario Monti che oltre ad appartenere al Bilderberg e alla commissione Trilaterale , consorterie massoniche globaliste e ipersegrete nelle quali non è mai ammessa la stampa, è stato consigliere e consulente per Goldman Sachs, famigerata banca d' affari e di investimento, nota per aver truccato i bilanci del governo ellenico, allo scopo di far entrare la Grecia obtorto collo nell'eurozona, per poi farla quasi fallire.
Monti è inoltre nell'esecutivo dell'Aspen Institute, altra organizzazione segreta internazionalista. E' noto per aver fatto causa alla Coca Cola Corporation per poi diventarne l'advisor. E' consigliere della Barilla Center for Food and Nutrition, think tank di alimentazione e ricerca su scala internazionale. Siede nel Consiglio Europeo di Consulenza dell'agenzia di rating  Moody's. E come non vedere la sua nomina legata al declassamento che la stessa Moody's ha fatto sistematicamente nei confronti dell'Italia? Dopo l'incendio, ecco pronto per l'emergenza, il pompiere, una vecchia cura in odore di omertà e di conflitto di interesse.


Intanto, è bene prenderci una visione di come operano su scala planetaria le banche, le quali creano denaro dal nulla per poi controllare le nazioni, tenerle sotto il tallone di ferro del debito e mandarle in default. Buona visione!

12 December 2011

L'inutile corteo sindacale dei Trombati

Domani la Trimurti sindacale sfilerà contro la manovra del governo Monti. In primis,  mi preme di sottolineare che se simili provvedimenti "d'emergenza" li avesse presi il governo precedente avrebbero come minimo paralizzato per giorni il paese, occupato le centrali dell'Enel, fatto dirette televisive e si sarebbe associata nello sdegno la stampa e i vari media.  Invece, domani si farà uno scioperetto puramente dimostrativo di 3 ore per far vedere che la Trimurti c'è. Hanno la coscienza sporca i trimurtini sindacali, perché la loro "cinghia di trasmissione" politica di riferimento, ovvero i partiti della sinistra (Dal Pd a Vendola, Sel compreso) hanno detto che questo è un governo "a forte caratura tecnica" e  si sono profusi in complimenti servili verso l'uomo di Goldman, ben descritti nella vignetta di Krancic qui sopra.  E  perché ricordo,  che la sinistra di fronte a dimissioni regolarmente e formalmente presentate dall'ex presidente del Consiglio, si è  scomposta  in una sceneggiata di piazza a base di bottiglie stappate, di lancio di monetine e di altre orgiastiche manifestazioni di pecoreccio gaudio, senza pensare che il giorno dopo, con l'insediamento del governo bancario Monti-Passera,  sarebbero state lacrime amare per tutti gli Italiani, quale che sia il loro colore politico.   Ma da chi ha il cervello di un uccelletto, non si può certo pretendere miracoli.
Sull'iniquità e la scelleratezza di questa manovra ho già parlato nei precedenti post. Ma quale che siano le ragioni del sindacato per dire di NO, essi  purtroppo sono le ultime persone al mondo che hanno la credibilità per farlo. Ed eccone i motivi:

  • La Triplice non ha saputo mantenere l'industria manifatturiera in Italia e si è piegata alla  causa della globalizzazione e alla conseguente delocalizzazione degli impianti industriali e degli indotti, causando disoccupazione e povertà.

  • I sindacati non hanno saputo proteggere quel prodigioso  made in Italy  delle merci e dei manufatti che è stato messo fuori corso, per importare fuffa e paccottiglia carissima dalla Cina  e dagli altri "paesi emergenti", e non hanno mai parlato di antidumping e di un minimo di dazi, mostrando scarsa affezione per il nostro Paese.

  • A corto di credibilità presso le classi lavoratrici italiane, hanno creduto opportuno favorire la manodopera straniera per avere più iscritti e più tesseramenti. Questo scatena e scatenerà la guerra tra i nuovi poveri allogeni e i vecchi poveri autoctoni, e crea problemi di ordine pubblico.


  •  Non hanno  saputo elaborare uno straccio di analisi su come è cambiato il panorama del lavoro e  della controparte nell'era del mercato globale. La controparte non sono più i vecchi imprenditori (i "padroni" come li chiamavano), ma le lobby, le corporation,  la finanza e le bad company costruite a scatole cinesi volute da  quest'ultima, secondo un'economia fasulla detta di "arcipelago". Ovvero fluttuante.

  • Inoltre non sono stati pochi gli esempi di alti papaveri sindacali che sono poi diventati europarlamentari, con succulenti emolumenti e ben poco tempo da dedicare alla  vera causa del lavoro (Cofferati, Carniti docent, mentre Benvenuto è stato membro del Bilderberg) o parlamentari della Repubblica (D'Antoni, Pezzotta, Marini, Lama,Trentin ecc.) a coronamento di carriera. 


Da ultimo,  non si accetta di fare una trattativa senza margini di tempo e con una ministra (la "coccodrilla" Fornero chiagne e fotte) che si mostra irremovibile sui saldi del denaro da rastrellare (dalle nostre tasche) e sulla tempistica (un incontro di poche ore, di domenica).
Domani ci sarà quindi la marcia dei   tre pompieri trombati che,  più che rivendicare una vera giustizia ed equità sociale, cercheranno di frenare, depistare e narcotizzare la rabbia dei lavoratori, con  uno sciopero inutile che serve solo a far perdere la giornata di paga. 

09 December 2011

Le mani della Finanza sulla casa degli Italiani


Quando in prima serata, martedi 6 dicembre  Mario  Monti è apparso da Vespa per illustrare la fatidica manovra da lui pomposamente definita "salva Italia" (in realtà salva euro), ad un certo punto della conversazione sono sobbalzata sulla sedia. L'argomento erano l'ICI-IMu sulla casa: Monti ha insistito col dire che la casa è privata sì, ma che intorno alla casa si aggirano tutta una serie di infrastrutture e di servizi pubblici. Perciò un governo che chiede delle patrimoniali  sulle abitazioni è legittimato a farlo. D'accordo che il salotto di Vespa è definito la terza camera e che lui non è certo un Cuor di Leone. Ma  è mai possibile che non esista un diavolo di altro giornalista in grado di controbbattere che tutto il “pubblico” di quel che ruota intorno alle case degli italiani, lo paghiamo già profumatamente per mezzo di bollette aggravate di IVA, imposte erariali, addizionali enti locali  e altri numerosi balzelli? Sul gas metano ci sono pesanti aliquote aggiuntive, idem sull’acqua, sull’elettricità, sulla bolletta del telefono, poi non se ne parla. Le bollette sullo smaltimento rifiuti hanno registrato dei vertiginosi rincari regionali fino al 30% in più (è il caso di alcune province liguri: famoso il rincaro di La Spezia a cura dell'azienda di gas e acqua Acam).
A parte il fatto che Enel, aziende metanifere, Telecom (o altra compagnia telefonica come Infostrada o Fastweb), aziende per lo smaltimento rifiuti sono ormai "privatizzate" e  "private", perciò il discorso di Monti non sta in piedi. Inoltre come ha sottolineato anche l'amico Massimo, "la casa non produce alcun reddito. Non ne produce una quando è solo di abitazione, non ne producono due quando una è di abitazione principale e l’altra per le vacanze, non ne producono cento. La casa produce reddito se viene data in locazione, e quel reddito viene (abbondantemente) tassato, tanto da non coprire, spesso, i costi che gravano sulla proprietà".
E allora perché mai Monti,  che è un "animale a sangue freddo" si permette di  fare queste sparate? Ci ho pensato un po’ su ed ecco i miei sospetti : non è che la finanza internazionale si prepara un po’ alla volta ad espropriare le case degli italiani con meschine trovate di lana caprina e che Gold-Monti le stia  tenendo subdolamente il bordone? Insomma, una porcheria, del tipo TUTTO il potere ai SOVIET-BANKSTERS.

Inoltre come giudicare la fretta con cui rialzano di parecchio gli estimi catastali?
In caso di ipoteca, per le banche è  molto meglio mettersi con gli artigli avanti con presunte stime al rialzo.
Non è un mistero poi che le grandi società immobiliari (molte delle quali,  affiliate a gruppi bancari ed assicurativi), di questi tempi fanno affari d'oro con atti di compra-vendita della "nuda proprietà" di molti Italiani (specie pensionati) che non hanno sufficiente redditività per tirare avanti. Un bel bottino su cui incrementare la loro patrimonialità a spese del poveretto bisognoso.
Sarebbe però un errore vedere in tutto ciò l'intrusione di uno stato sgangherato, in via di dissolvimento e di estinzione nonché commissariato da un eurocrate grand commis di Goldman Sachs come Monti che ha fatto guarda caso, proprio l'eurokomiSSar.
Non dimentichiamo che in passato fu proprio  lo stato a fornire agli Italiani che uscivano dalla IIa Guerra Mondiale, la possibilità di accedere all'INA-Casa. Grande promotore dell'iniziativa fu l'allora ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Amintore Fanfani, tanto che, successivamente, il piano nei commenti giornalistici venne spesso denominato "Piano Fanfani". L'intervento gestito dall'INA-Casa voleva favorire, oltre al rilancio dell'attività edilizia, anche l'assorbimento di una considerevole numero di disoccupati e la costruzione di alloggi per le famiglie a basso reddito.

Da allora però, gli Italiani ne hanno fatto dei passi avanti. Hanno lavorato sodo, e si sono costruiti in proprio, con le loro forze una redditività patrimoniale invidiabile, tenuto conto che l'80% è proprietario di immobili. Ma ultimamente c'è qualcosa che non mi quadra: troppi conti nelle tasche nostre. Che dire, ad esempio, della proposta prevista dalla manovra Monti,  di girare all'Erario tutti i nostri estratti conti dei movimenti bancari, a partire dal 1 gennaio 2012?
Troppi conti sui nostri muri : compresa quella rapinosa proposta del duo Monorchio-Aletta di voler emettere un derivato sul 10% delle nostre case, subito rientrata, per fortuna.
E allora cosa pensare?
Che la finanza rapace e predatoria sta facendo pressing,  sta cercando di fare cassa sulla pelle dei popoli e sui loro averi, disgregando e sconquassando le nazioni. Se Homo homini lupus,  non ci  resta che ribellarci strenuamente.




05 December 2011

L'attacco di Rigor Mortis al ceto medio

Rigor Mortis : se lo conosci lo eviti. Non c'è bisogno di essere lombrosiani per vedere le loro brutte facce da pignoratori, da becchini cimiteriali, da ragionieri senza qualità, di questo governo detto tecnico, ma in realtà politicamente camuffato. Non un guizzo di vivacità nei loro sporadici opachi interventi. Occorre qui ricordare che quando Berlusconi si schermiva con la stampa, ecco fioccare gli attacchi  della sinistra nei confronti della scarsa democraticità del premier,  le rampogne interminabili sulla presunta lesa "libertà di stampa". Lui  invece, il professor bocconiano  si permette di blindarsi in stanze riservate e dire Niet ai cronisti senza che insorgano per rivendicare  la loro fatidica "libertà di stampa". Del resto i nostri miserabili pennivendoli si sono tutti quanti profusi in lodi sperticate il giorno stesso del suo ben poco democratico insediamento, senza nemmeno averlo ancora visto all'opera. Ormai oltre che alla guerra preventiva, alla pace preventiva, al Nobel preventivo, siamo arrivati pure alla fiducia preventiva, quella a scatola chiusa.  E come dimenticare il vertice "trilaterale", tra Monti, Bersani, Alfano e Casini a palazzo Giustiniani, sede del Grande Oriente, la più importante massoneria ? Neanche più il pudore di smentire la loro provenienza.
L'altro vertice "trilaterale" con il duo Merkozy, dove dichiara di portarsi diligentemente  a casa "i compiti", ci ha fatto capire che i veri scolaretti un po' mongolini, da punire severamente siamo noi.
Ecco il testo integrale della manovra passata alla storia con l'aggettivo "impressionante". Ci voleva giusto la loro grande scienza economica per mettere pesanti tasse dappertutto: carico d'Iva, aumento dell'Irpef (? ora si parla di ritocchi), lavorare finché morte non ci separi, bloccare l'adeguamento al caro vita dei pensionati, impedire ai cittadini il rapporto diretto col denaro reale, per allenarli alla spesa di plastica strettamente controllata. Cioè  all'esproprio delle banconote, dopo averli espropriati di una vera moneta con tanto di zecca di stato. Ricorrere alla tracciabilità informatica, trasformandoci in gasteropodi che lasciano la scia. E non è finita. I ceti medi, spina dorsale di questo paese, quelli che abitualmente non hanno santi in paradiso, né in parlamento, né godono di  camusse loro avvocate nelle piazze urlanti, hanno investito i loro risparmi, frutto del loro duro lavoro,  prevalentemente nel "mattone" quale bene rifugio? Benissimo,  e allora tassiamo il mattone.
I ceti medi hanno comprato una seconda casetta in campagna dove rifugiarsi in vacanza coi figli, la madre, la zia, la vecchia nonna, il cane, il gatto,  così da evitare di spendere i soldi per le vacanze alle Maldive, e di lambiccarsi ogni anno  con l'eterno tormentone su "dove vado in vacanza"? Molto bene, si annuncia una super ICI con  relativa revisione di tutti gli estimi catastali. E' evidente che l'attacco di Rigor Mortis ai ceti medi, è la quintessenza della guerra finanziaria contro gli stessi, allo scopo di creare una sorta di capitalcomunismo  mondiale privo di stratificazioni sociali, all'insegna dell'esproprio e della progressiva pauperizzazione dei popoli. In altre parole, quello che non sono riusciti a fare Marx, Lenin e Stalin riescono a farlo i finanzieri internazionalisti e i loro commis, al servizio del saccheggio e della predazione di quel che resta dello stato.  
Intanto in Europa si preannuncia un Meccanismo di Stabilità Economica (MES) che prevede prelievi fiscali  "armonizzati" da parte degli stati sudditi e vasalli, ogniqualvolta gli Eurocrati lo  riterranno necessario. Provate un po' a pensare come voteranno tutti i tecnici di Rigor Mortis entro il 31 dicembre al riguardo?
Li hanno messi lì bell'apposta.
Mi è venuto un altro atroce dubbio. Ormai sono in molti a  parlare di euro che deve fallire e che sarebbe d'uopo avere un piano B, per la lira o altra valuta corrente. Lo ha scritto anche Ida Magli nel  recente articolo " La crisi dell'euro non è sanabile ".  Qualunque politicastro eletto direttamente dal popolo potrebbe dichiarare un default controllato, un congelamento del debito, o altra alchimia, per uscire da questo gulag. Non è che l'eurocrate Rigor Mortis ce l'abbiano messo lì, per irrigidirsi come uno Zombie da film di Romero, legarci le zampe come si fa con le pecore cui praticare tosature sempre più frequenti, con salassi di sangue  fino allo schianto dell'Eurozona, su modello muoia Sansone con tutti i filistei?  
Chissà se con queste allettanti prospettive,  si  riesce a dormire stanotte...

Post correlati: "Governo chiagne e fotte" di Massimo ovvero La Fornero si commuove della sua riforma.

01 December 2011

MES, superstato di polizia tributaria Ue

Un nuovo trattato europeo, di cui nessuno ha sentito parlare? Ebbene sì. E' un trattato che riguarda tutti i paesi dell'eurozona. E non è un caso che nella maggior parte dei paesi interessati non circoli assolutamente alcuna informazione su questo trattato. La ragione è che è molto pericoloso per i cittadini! Non dovreste saperne niente prima che le cose non siano diventate definitive.
Il trattato istituisce una nuova amministrazione europea, chiamata Meccanismo Europeo di Stabilità (MES): da non confondere con i predecessori, i fondi di soccorso europei MESF e FSFE, di cui si sente molto parlare nei telegiornali in questi giorni!!! Il FSFE è dotato di massimo 440 miliardi attualmente, ossia 1320 euro per euro-cittadino.

Il MES sostituirà i due precedenti e avrà la facoltà di svuotare le Casse degli Stati quando e tutte le volte lo vorrà. Il MES non ha limiti. Il Consiglio del MES sarà composto dai 17 ministri delle Finanze che ne diventeranno i Governatori. Sono loro che prenderanno le decisioni. I parlamenti nazionali non avranno voce in capitolo sul MES, né sui suoi Governatori che godranno di una totale immunità (come del resto tutti i suoi dipendenti). Ecco un filmato indicativo  in proposito:

Fino a oggi Bruxelles ha reso pubblico un unico esemplare del trattato… in inglese! (il 96,5%della popolazione dell'eurozona parla altre lingue!).
TRATTATO CHE ISTITUISCE IL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA' (ESM)

E' stato firmato l'11 luglio 2011. Curiosamente nessun giornale francese o internazionale vi ha consacrato  il sia pur minimo titolo. Il trattato diventerà definitivo dopo la ratifica dei parlamenti nazionali. Normalmente tali ratifiche sono una semplice formalità ed è poco probabile che i deputati abbiano già capito che il testo significa la fine del potere supremo del parlamento, quello di decidere il bilancio. E quando le Casse saranno vuote, anche noi dovremo stringerci la cintura sempre di più per salvare l'euro e le banche.

Bruxelles vuole che i Parlamenti dell'eurozona diano il loro accordo entro il 31 dicembre 2011.

Se agiamo rapidamente, possiamo ancora allertare l'opinione pubblica e tentare di impedirne la ratifica.

Articolo di Rudo de Ruijter

27 November 2011

Massimo Fini, il contante e il moralismo di sinistra

Non amo Il Fatto quotidiano e non capisco cosa ci faccia,  una penna brillante e polemica come quella di Massimo Fini che ha un pensiero aristocratico legato a Nietzsche, Spengler e Junger,  dentro quella congrega di "travagliati" e di "padellari". L'uomo non ha un carattere facile, perciò penso che prima o poi litigherà e uscirà da questo giornale. O almeno lo spero. In attesa pubblico un suo articolo del 26 novembre di aspra critica contro la proposta di Mario Monti di togliere dalla circolazione le banconote da 500 e rendere "tracciabili" i prelievi di banconote oltre i 300 euro. Dure sono le sue bordate contro il khomeinismo della Gabanelli, la quale dopo aver fatto un' inchiesta sulle agenzie di rating e lo strapotere bancario (peraltro condivisibile) in una puntata di Report, nella puntata successiva, fa una virata a 180 gradi, con un  mega-regalo alle banche facendosi fautrice della moneta elettronica. Della serie, un colpo al cerchio e uno alla botte. Se  abbasseranno la soglia a € 300,00 per il contante, "le creste" saranno tutte per le banche, mentre perfino quei poveri vecchi pensionati che campano con la "sociale" saranno costretti ad aprirsi un conto correnteUno stato di dittatura fiscale.

Fra le "impressionanti" misure che il governo dei banchieri si accinge a prendere viene ventilata quella di togliere di mezzo il biglietto da 500 euro o, il che fa lo stesso, di mettere una tassa, operata dalle banche per conto dello Stato, sul deposito o sul prelievo di monete di questo taglio. In un pacchetto di sigarette ci stanno 20 mila euro, in una ventiquattr'ore 6 milioni. Si vuole quindi far la lotta agli evasori, ai corruttori, ai riciclatori che si servono di questi tagli. Gli obiettivi sono nobilissimi, le vere ragioni di questo provvedimento un po' meno.

Negli ultimi mesi molti piccoli risparmiatori, temendo un crollo delle banche, hanno prelevato tutto il possibile dai conti correnti, lasciandovi il minimo indispensabile, per metterlo al sicuro in casa propria. E altri li stanno seguendo. Naturalmente questi prelievi sono avvenuti con banconote da 500, per poterli nascondere agli occhi dei ladri. Adesso, con questa misura, il governo dei banchieri vuole impedire ai risparmiatori che temono un crac degli Istituti di credito di ritirarvi il loro denaro e imporre a quelli che lo hanno già fatto di rimettercelo. Devono rimanere ostaggio delle banche.

Nella stessa direzione va la misura, molto apprezzata dalla sinistra, che vuole rendere "tracciabile" ogni pagamento al di sopra dei 300 euro o addirittura, come pretendono alcuni khomeinisti, a cui ha dato voce Milena Gabanelli, qualsiasi pagamento in contanti. I pagamenti avverrebbero quindi, in gran parte con assegni, carte di credito, bancomat, bonifici, tutte operazioni sulle quali le banche hanno le loro commissioni. Se poi ogni pagamento in contanti, di qualsiasi entità, dovesse essere tassato le banconote sparirebbero dalla circolazione, perché nessuno, nemmeno il giornalaio o il fruttivendolo, le accetterebbe (la "fresca" rimarrebbe, forse, solo al tavolo del poker, l'unico luogo pulito di questo Paese marcio fino al midollo). Saremmo obbligati a tenere tutto il nostro denaro in banca. Ma le banche sono delle società private e lo Stato non può obbligarmi a tenervi il mio denaro. Io il mio denaro ho diritto di metterlo dove mi garba.

Lo Stato nasce, oltre che per amministrare giustizia, per battere moneta. Se non ha fiducia nella propria moneta non è più uno Stato. Se uno Stato non è capace di contrastare l'evasione, la corruzione, il riciclaggio senza far pagare un pesante pedaggio ai cittadini che non sono né evasori, né corruttori, né riciclatori di denaro sporco, non è più uno Stato. Rovesciamolo assieme alle sue classi dirigenti, politiche ed economiche, che ci hanno portato a questo punto e ricominciamo da capo. Infine non è possibile che lo Stato (che non per niente Nietzsche chiama "il più freddo di tutti i mostri") si intrufoli attraverso la cosiddetta "tracciabilità" nella mia vita privata fino a conoscere, nel dettaglio, i miei acquisti, le mie predilezioni, i miei gusti, i miei vizi. Milena Gabanelli sostiene che "la gente comune non ha necessità di più di una cinquantina di euro alla settimana". Ma dove vive, in un monastero? Una buona bottiglia di vino e un pacchetto di sigarette fan già 15 euro al giorno. Il moralismo della sinistra è insopportabile. E ora capisco perché tanti, senza per questo essere dei lestofanti, votavano Berlusconi. Perché Berlusconi difendendo la sua libertà criminaloide difendeva anche, per estensione, la libertà di tutti dallo strapotere dello Stato. Aridatece subito il Cainano.
Massimo Fini



24 November 2011

Ora Basta!

C'è un limite a tutto. L'Italia non è una repubblica presidenziale, ma abbiamo un Presidente che si comporta ogni giorno come se fosse stato eletto direttamente per plebiscito nazionale. Ci siamo sopportati un governo "tecnico" di euroburocrati molti dei quali in palese conflitto di interesse con le cariche ricoperte di cui poi darò conto. Abbiamo assistito stupefatti ed attoniti ad un Capo dello Stato che dà un'investitura dell'ultimo minuto,  di senatore a vita  ad un Eurocommissario, con pesanti accuse dalla commissione Santer, un uomo proveniente dalla peggior banca d'affari che ha rifilato titoli-porcheria per  tutto il pianeta: la Goldman Sachs; che è un membro della Trilaterale, del Bilderberg e  di Moody's l'agenzia di rating.  Napolitano ci ha imposto dalla notte al giorno un governo di non eletti. Non pago di tutto ciò, si mette a strologare che il problema più importante per gli Italiani rapinati  quotidianamente dallo spread e dalle manovre di macelleria economica decise a Bruxelles, è regalare la cittadinanza-premio ai figli dei clandestini perché sarebbe "una follia ", non farlo. E' aberrante invece,  che un presidente "non eletto" dal popolo, ci gravi di un governo parimenti "non eletto" e ci IMPONGA (e sottolineo imponga), lo ius soli  in materia di immigrazione. La Costituzione di cui ogni due per tre, questo vecchio solone si riempie la bocca, parla di ius sanguinis, se ne ricordi. Inoltre una legge sulla cittadinanza esiste già: si è cittadini italiani dopo dieci anni. Ed è già un premio, per un paese così piccolo e popoloso. Se Napolitano da buon comunista pulcinellesco, servo di due padroni (Mosca prima e Washington adesso), è convinto di rifilarci sotto la maschera dei ragionieri, il programma del fu-governo Prodi in materia di immigrazione e di politiche familiari, sappia che l'allerta sarà altissimo e non ci sarà tregua sociale. Vengo ora alla composizione dei ministri dell'attuale governo-Fantoccio che lo ha visto all'opera,  come il principale demiurgo - ministri, ognuno dei quali ha un personale conflitto di interessi.  Della serie, scacciare Berlusconi, per poi averne 12, tutti quanti con lo stesso problema.  
Giustizia. Paola Severino:  Docente di Diritto Penale e Vice Rettore dell'Università privata LUISS. Vicepresidente del Consiglio della Magistratura Militare. Avvocato. Moglie di Paolo Di Benedetto, ex commissario Consob, ex AD di Banco Posta Fondi nominato da Corrado Passera
 Interni: Anna Maria Cancellieri: Laureata in Scienze Politiche, prefetto, commissario del Comune di Bologna e poi del comune di Parma.
Esteri: Giulio Terzi di Sant'Agata. Diplomatico di carriera, impegnato in particolare all'ONU, su temi di sicurezza internazionale come Balcani, Medio Oriente, Afghanistan. E' stato ambasciatore italiano in Israele. Si interessa di nuove tecnologie
.
Difesa: Giampaolo Di Paola. Ammiraglio, ex capo di Stato Maggiore, attualmente Presidente del Comitato Militare della NATO.
Lavoro e Welfare: Elsa Fornero. Docente di economia, ex consigliere della Banca Mondiale, vice presidente del Consiglio di Sorveglianza della Banca Intesa San Paolo.
Istruzione e Ricerca: Francesco Profumo. Ingegnere, Rettore del Politecnico di Torino, Presidente del CNR. Nei consigli di amministrazione di Unicredit e Telecom.
Beni Culturali: Lorenzo Ornaghi. Laureato in Scienze Politiche, allievo di Gianfranco Miglio, Rettore dell'università privata Cattolica di Milano, vicepresidente del quotidiano cattolico Avvenire.
Salute: Renato Balduzzi. Laureato in giurisprudenza, consigliere di vari ministeri e aziende ospedaliere dal 1989, ex presidente del movimento ecclesiale cattolico di impegno culturale, docente di diritto all'università del Piemonte orientale.
Politiche Agricole: Mario Catania. Laureato in giurisprudenza, da sempre al Ministero dell'Agricoltura, lunga esperienza a Bruxelles.
Ambiente: Corrado Clini:  Laureato in Medicina, da sempre al Ministero dell'Ambiente, membro di CIPE, ENEA, Presidente di moltissimi comitati e organizzatore di meetings internazionali, VicePresidente della Commissione Europea dell'Ambiente, coordina le attività del Ministero presso ONU, G8, G20, WTO, Banca Mondiale. Coinvolto nello scandalo dell'uranio Jolly Rosso bruciato a Porto Marghera.
Sviluppo e Infrastrutture: Corrado Passera. Banchiere e manager. Laureato all'università privata Bocconi, è stato supermanager in CIR (De Benedetti) , Espresso, Mondadori, Olivetti (indagato), Banco Ambrosiano Veneto (indagato) e privatizzatore delle Poste Italiane. Oggi AD di Banca Intesa (indagato per Cirio e Parmalat). Coinvolto in operazioni di derivati con le Poste, nella questione delle intercettazioni Telecom, nella faccenda RaiFiction-Saccà, con Impregilo-Ponte sullo Stretto, nel salvataggio di AirOne a spese di Alitalia. Qui un riepilogo. 

Si tratta di uomini provenienti da Banche, da organismi sovranazionali come Onu, WTO , Nato e Banca Mondiale; da lobby e oligopoli, da Università private, dalVaticano. Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo sprofondati nella notte. Ciliegina sulla torta: aggiungiamoci anche il via alla cittadinanza facile per gli immigrati. E' davvero troppo!
NB: Lo specchietto riassuntivo sui ministeri è stato prelevato dal blog " Crisis? What Crisis "? di Debora Billi

21 November 2011

La via mondiale al Debito Italiano


Questa grafica l'ho presa dal quotidiano francese Le Figaro del 10 novembre scorso. Chiunque può vedere la percentuale di debito ("la dette", femminile in lingua francese)  in mano ai francesi. Da qui si possono arguire (ma non certo giustificare) gli eccessi di nervosismo e di impazienza di Sarkozy in questi ultimi giorni di crisi. Lo zelo  con cui voleva venire in Italia a ficcanasare nei nostri affari, perorando la causa dell'insediamento di Mario Monti, con il quale insieme alla Merkel è prossimo a un meeting per mezzo di conferenza telefonica a tre.

Il debito pubblico” è uno di quegli argomenti  che investe la nostra quotidianità rimbalzando continuamente nei TG, nei dibattiti politici, sul web e su tutti i media in generale. Sta alla base delle difficoltà economiche dei ceti più deboli, tenuto conto che i governi giustificano le loro pesanti manovre finanziarie sulla base proprio della necessità di risanare questo debito. Ma quanti e quali misteri nasconde questo strano mostro che ai più risulta incomprensibile? Tanti...

Fissiamo innanzitutto delle date. Fino  al 1995, il 90% del nostro debito pubblico era nelle mani di investitori italiani. E sappiamo che lo stato batteva asta di titoli come BOT e CCT, acquistati da risparmiatori di casa nostra.  Oggi non è più così, visto che il nostro debito pubblico è per circa metà, in mano a soggetti stranieri. E qui cominciano le dolenti note. Mi sono molto stupita in questi giorni di crisi governativa constatare che in tempo reale le decisioni del nostro parlamento riguardo la mancata fiducia al  nostro ex premier fosse rimbalzata su tutti i media mainstream del mondo. Lì per lì ho pensato ai gossip,  alle vicende private di Berlusconi che hanno fatto il giro del mondo. Poi, nei giorni successivi il quadro è stato più chiaro: in realtà gli investitori erano preoccupatissimi del loro ghiotto boccone da Re, la fetta di debito del nostro paese, nelle loro mani. Chi se la filava la nostra litigiosissima Italietta ai tempi dei governicchi balneari intercambiabili ogni tre mesi? Chi si interessava a  scandali e scandaletti, alle bustine di cocaina di qualche democristianone o alle orge di Spadolini?  Nessuno. Ed erano bei tempi, perché i panni sporchi ce li lavavamo in casa così come il nostro debito veniva comprato direttamente  dai suoi cittadini. Ora invece siamo notte e giorno sotto i riflettori internazionali. Lo Stato straniero (o gli stati stranieri) creditore può infatti esercitare un potere negoziale notevole, ottenendo in contropartita, favori particolari nei trattati commerciali. In pratica la sottoscrizione del debito ha l’effetto di incrementare le esportazioni dal paese creditore a quello debitore, favorendo la crescita economica, commerciale e strategica del primo. E non di rado, a discapito del secondo.

"L’Euro è una cella le cui mura sono sorvegliate a vista dagli scherani armati di Francia e Germania, i quali sono a loro volta i kapò locali del carceriere d’oltreoceano. Scopo della cella è tenere rinchiusi i paesi europei, ormai da tempo liberi dallo spauracchio sovietico, in un gulag economico che garantisca coattivamente la loro permanenza nell’Alleanza, nei modi e nei termini che sono i dominatori a definire di volta in volta. Per uscire da questo carcere, non è sufficiente volerlo con tutte le proprie forze (ammesso e non concesso che in Italia qualcuno lo voglia davvero). Occorrerebbe una forza militare in grado di opporsi alle pressioni..." (Gianluca Freda bloggete) .
E tuttavia sognare è lecito. Sognare di riapproprirci della nostra moneta e con essa del nostro debito, saldamente nelle nostre mani, così da non essere influenzati dalla nuova dittatura dello spread e dei cosiddetti mercati finanziari stranieri.  Il resto,  sarebbe tutto grasso che cola.

18 November 2011

Nigel Farage: quello che i nostri politici non dicono


Van Rompuy, l'uomo dai capelli albini e dall'aria viscida simile a quella di Smigol  ("il mio tessoro" dal Signore degli Anelli), l' omiciattolo che nessuno ha eletto Presidente del Consiglio Ue è venuto in Italia, ricevuto con tutti gli onori da Napolitano e dal Papa. E' venuto, nell'indifferenza generale della classe politica (sia quella di maggioranza oggi uscente che di quella d'opposizione), per comunicarci che in Italia non c'è bisogno di elezioni. Nessuno ha fiatato, nessun giornalista (se non i blogger sul web che giornalisti non sono) ha osato chiedersi a che titolo costui è venuto a blindare e a sequestrare la democrazia, ordinando l'insediamento del "governo tecnico" dell'eurocrate Mario Monti. 
Anzi, il Partito trasversale del "sequestro della democrazia" ha visto tutte le corazzate giornalistiche mediatiche ("Osservatore Romano" compreso) schierate  per il "non voto".
Questo è l'intervento di Nigel Farage del UKIP (UK Independance Party) il  partito indipendentista britannico. Ovvio che se lui tuona contro lo strapotere della Germania della Merkel, lo fa  per i suoi tornaconti nazionali. La libertà e l'indipendenza è merce rara e non ce la regala nessuno, se non noi.
Ma intanto però,  questo è un leader nevrile,  un coraggioso con la schiena dritta, di quelli che noi non abbiamo e non avremo.  E la domanda che lui fa a Van Rompuy per chiedegli a che titolo si permetta di sequestrare il diritto al voto del popolo italiano, avrebbero dovuto fargliela i nostri politici ridotti ormai a miserabili scendiletto. Quegli stessi che ieri hanno applaudito la neoeletta squadra governativa dei dodici uomini di "goldman" Mario Monti  al Senato e che oggi fanno altrettanto alla Camera. Siamo alla notte dei morti viventi.
Ascoltate e riascoltate Farage!

17 November 2011

Blindati ma ad "alta caratura tecnica"



Habemus gubernum. Sarò lombrosiana ma solo a vedermeli apparire davanti agli occhi,  i dodici apostoli del nuovo governo Monti, sono presa da una desolante sensazione di rigor mortis. E se i cialtroni di prima (governo ed opposizione) facevano pensare ai personaggi di una commedia di Dino Risi o di Monicelli, quelli che abbiamo davanti sembrano il governo dei morti viventi. Dev'essere l'effetto Plutone, dio del denaro, degli inferi, delle ricchezze nascoste a darmi questa sensazione mortifera. E costoro sono qui con lo stesso sguardo serioso e accigliato di un impresario di pompe funebri.
Obama dagli Usa giubila e si congratula per il nuovo governo. Ora anche qui in Italia,  ha il suo Karzai.  E' solo che qui non ci sono Talebani con tanto di attributi pronti ad andare ai...monti, quelli veri per combattere col coltello tra i denti, contro questi golpisti della finanza.
Applaude anche la Federal Reserve per bocca del suo governatore Charles Evans  "Stanno facendo le cose giuste" e questo è motivo per "essere fiduciosi". Fine dell'Italietta cialtrona e  anarchica da governicchi balneari, quella del miracolo imprevisto  come un goal che nessuno si aspettava ma che arriva all'improvviso, delle lunghe vacanze,  della vita un po' bighellona ma poeticamente e autenticamente italiana. Ora ci controlleranno i conti preventivamente, le manovre finanziare, le leggi di stabilità, di pareggio di bilancio. Tagli ai dipendenti pubblici, tredicesime decurtate, patrimoniali, rastrellamenti alla...tedesca. Arriveranno le lobby e le corporation multinazionali a papparsi quel che resta del nostro patrimonio industriale.  E non solo. La sinistra più stolida e vassalla della finanza delega a Monti (cioè al Karzai della Fed)  udite udite...perfino la legge elettorale. Ma si può essere più idioti di così?
Napolitano poi, in queste ore sembra  un paranoico Barone di Munchausen, sempre pronto a porgere l'orecchio per sentire se l'erba cresce:  annuncia fiducioso che l'indice Mibtel (la cosa più importante dell'universo) ora crescerà, perché i mercati (e cioè le bische per scommettitori) ci daranno fiducia.  Dal Sol dell'Avvenire di comunistica memoria,  alla riduzione dello spread: invero, una sublime weltanschauung!.
Ecco qualcuna delle singolari esternazioni di Mario Monti in queste ore per encomiare il suo governo "ad alta caratura tecnica":
La non presenza di personalità politiche nel governo, agevolerà anzichè ostacolare il radicamente, perchè toglierà un motivo di imbarazzo. La blindatura di un governo dipende dalla sua capacità di agire incisivamente e di spiegare ai cittadini e al parlamento la portata della sua azione. Questa è la blindatura che cercherò con i miei ministri".
Evviva i blindati Goldman Sachs, i professori della  Bocconi e della  Cattolica del Sacro Cuore, allora.
E a proposito di questi ultimi mi scrive l'amico Scarth:
"Professarsi cattolici e contemporanemente praticare il credo globalista della finanza predatrice, appartenendo perfino alla Chiesa bocconiana, goldman e chissà cos'altro, impartendo lezioni di moralismo a qualche libertino di passaggio  poi è un capolavoro nonchè un insulto prima di tutto a quei cattolici spediti a dormire sotto ai ponti applicando allegramente le suddette dottrine economiche".
Qui la lista delle new entries governative. Doppio incarico per i due banchieri Mario Monti alla guida del governo e col Superministero dell'Economia e a Corrado Passera di Banca Intesa  che accorperà il Ministero dello Sviluppo economico a quello dei Trasporti e Infrastrutture.
A proposito, il programma (e cioè la cosa più importante)  non è stato ancora reso pubblico. Sarebbe stato troppo democratico e  trasparente e  avrebbe messo in crisi la blindatura del prof. Monti.
E'  nato pure un Ministero per l'Integrazione, ciò che lascia presumere che l'immigrazione continuerà. E pure un altro per la  Coesione Territoriale, che ha tutta l'aria di essere stato suggerito dal deus ex machina di questo golpe bianco, Giorgio Napolitano. Ovvio, bisogna pur festeggiare il 150esimo dell'unità di un'Italia che sta per cadere in pasto agli avvoltoi!

12 November 2011

E questi chi li ha mai eletti?



Ore di convulse e febbrili consultazioni, scenari in spostamento, pressioni su Napolitano riconosciuta massima autorità presidenziale  dalle élites eurocratiche, forse perché è l'unico che si fa sempre fotografare coronato di dodici stelle sul drappo azzurro come la Madonna della Guardia. Mai è stata varata una riforma per trasformare la nostra Repubblica Parlamentare in Repubblica Presidenziale. Ma non importa. Quando è questione di banchieri centrali si spalancano in fretta tutte le porte e tutte le finestre possibili, si fa carta straccia della Costituzione, dei rituali parlamentari che vogliono che  il Presidente del Consiglio presenti  formali dimissioni prima di avviare a nuove consultazioni. Ora invece, si lavora pure di sabato e perfino di domenica.
Ma il settimo giorno Iddio si riposò - si obbietterà.
Chissenefrega? c'è un altro Padreterno che si affaccia sul mondo e che ha fretta : il mercato finanziario.
Ergo per lunedi i giochi devono essere fatti. Forse a qualcuno sarà sfuggito che il vero giorno del Signore, adagio adagio  è diventato il lunedi.
E' spuntata pure quella camola albina di Hermann Van Rompuy presidente del Consiglio Ue in corsa da Napolitano. Che vuole la camola mai eletta? Rosicchiare, of course. Non appena giunto in Italia si è messo a dettare le linee della nostra politica interna, tanto da affermare che "questo Paese ha bisogno di riforme, non di elezioni" . Siamo ormai all'Italia militarizzata e allo spread come arma di distruzione di massa. E non è finita. Dopo le risatine con la Merkel, il Sarkonano che si credeva gigante, si è offerto pure di venire in Italia a fare da mediatore per farci accettare Monti,  per amore o per forza. Siamo all'esercito invasore di Carlo VIII è solo che mancano i Pier Capponi, in grado di rispondere a tono. Ditemi, che cos'è se non un golpe finanziario, con lo spread quale arma segreta di destabilizzazione ?
Intanto prelevo dal blog Liberty Soldier uno specchietto degli emolumenti assunti da  questi parassiti, da prendere con beneficio d'inventario. :
Allo scopo di ben far comprendere chi saranno gli uomini che chiederanno al popolo altri soldi da sperperare in cocaina, trans e ovviamente, consulenze esterne, pubblico gli stipendi di costoro:

GIULIANO AMATO, ad esempio è un signore che riceve una pensione mensile di 22.048 euro lordi dall'INPDAP, alla quale aggiunge un tantino di stipendio parlamentare da 9363 euro lordi e un terzo stipendio, dalla Deutsche Bank che non è dichiarato nella tabella che ho. Ci chiederà i sacrifici. LUI.

Altro simpatico signore è
LAMBERTO DINI che riceve da Bankitalia (cioé da noi, 18000 euro lordi al mese, più 7000 euro al mese di INPS e un modesto stipendio parlamentare di 19053 euro al mese....


ANTONIO DI PIETRO è andato in pensione alla veneranda età di 44 anni e riceve 2260 euro lordi al mese solo di pensione da allora. Però si pensa di aumentare le pensioni di vecchiaia..
Comunque Di Pietro resta un pezzente, se si considera che il buon comunista e amico dei lavoratori (nonché ecologista e gay che fa sempre molto chic) Alfonso Pecoraro Scanio è in pensione dall'età di 49 anni e prende 8836 euro al mese lordi.

Noi andremo in pensione a 67 anni a cifre che non voglio neppure ricordare.

Monti non so come sia messo, ma in compenso ho i dati di un altro "benemerito" banchiere italiano, osannato a più riprese.
MARIO DRAGHI il quale colleziona uno stipendiuccio di 37500 euro mensili lordi da Bankitalia (sempre noi) ai quali aggiunge 14843 euro mensili di pensione INPDAP.


Si accettano successive integrazioni del quadro sinottico di cui sopra. Intanto  lassù dall'Eurotower, qualcuno ci odia perché pure la Lagarde del FMI ci intima il suo "fate presto" : il denaro oltre che insonne, non può aspettare. E' il governo mondiale dei manigoldi. Anzi, dei many Goldman.

PS:  Non poteva mancare il  consueto lancio di monetine contro l'uscente Presidente del Consiglio da parte degli untori multicolor (in livrea viola, davanti al Quirinale in questo caso)  servi della Finanza: la sinistra di sempre.








10 November 2011

Napolitano come Caligola


Berlusconi esce di scena e forse sarà l'addio. I modi per farlo fuori sono sempre gli stessi: parlamentari del suo stesso partito, il PdL, che risvoltano la casacca passando ad altri gruppi parlamentari, che se la svignano come i topi di una nave che fa acqua nel timore di rimanere tagliati fuori dai centri di clientele; i mercati finanziari che non danno tregua con Borse in  furioso attacco ai nostri titoli di stato, la sinistra che s' inventa un corteo al giorno, che fa mancare i numeri in Parlamento ecc. Che dire? Il giudizio dell'uomo alla Storia, sempre che non sia scritta dai soliti mistificatori.  
Pochi però si stanno accorgendo che il vero Imperatore in queste ore convulse e febbrili è Napolitano. Il quale con un'ardita mossa da Komintern poche ore fa ha investito il tecnico Mario Monti, del ruolo di politico. E che politico! Nientemeno che senatore a vita. E dunque mentre tutti gli analisti si scatenano nel disegnare la carta topografica dei difetti del Premier, di quello che ha fatto durante la sua legislatura,  di quel che avrebbe dovuto fare e non fece, di quel che non ha mai fatto, l'uomo del Colle, a sorpresa mena per il naso gli Italiani: accredita il tecnico bocconiano della Trilaterale Mario Monti nonché advisor della Goldman Sachs, al ruolo di politico per confezionarcelo e riciclarcelo  sotto mentite spoglie. Un tecnico al governo? Ma il tecnico potrebbe non incontrare il favore del resto della classe politica. E così... oplà! ...  ecco  fatta la nomina.
Niente tecnico! Ora si tratta di un "politico". Una mossa di vero e proprio trasformismo…napolitano. Quei gonzi del Pdl e della Lega cascheranno in pieno dentro a questo trucco dell'ultima ora. Purtroppo per i fessi non c'è Paradiso.
Eppure basterebbe studiare la parabola del dittatore Caligola che nominò il suo cavallo senatore a vita. Ora in nome del risparmio, abbiamo un senatore-eurokommissar  strapagato in più. Siamo in crisi, no?
Berlusconi  un tiranno come Caligola? Ma no, qui il vero Caligola è Napolitano.
La sinistra sa che non può permettersi di fare macelleria sociale secondo i dettami della Lettera di Trichet, pena il perdere la faccia (più di quanto non la stia già perdendo) con la cosiddetta base. Inoltre non è pronta per governare, non ha un leader capace di guidarla nella tempesta perfetta finanziaria che ci attanaglia. E allora invoca un tecnico, dietro la cui maschera impassibile di sforbiciatore nonché regolatore di conti, lei possa nascondersi. Del resto lo ha già fatto in passato: sostenne Amato, Ciampi, Dini. La sua classe operaia l'ha sempre rapinata e spedita all'Inferno, per interposta persona.  Poi ipocritamente, finge di smarcarsi: "noi non c'entriamo".  Oh sì che c'entrate, c'entrate sempre, cari compagnucci!
Nasce da domani un nuovo tormentone: si vota, non si vota? governo di emergenza? di scopo? di salute pubblica? governo tecnico en travesti? Il governo del "senatore" Monti?
Intanto stasera gli osservatori fanno due nomi dati per sicuri: il citato Mario Monti, la cui biografia e frequentazioni vi consiglio di leggere qui,  e udite udite... il peggiore degli incubi degli Italiani: Giuliano Amato. Ovvero il Dracula dei nostri conti correnti del 1992. Come dire che gli Italiani stanno tra Scilla e Cariddi. Non ci resta che naufragare.

06 November 2011

L'Italia che si sbriciola





Se dovessi stabilire  un indice di gravità di quanto è accaduto venerdi 4 novembre non saprei dire qual è la peggiore: la fatale alluvione a Genova che ha cagionato sei vittime, o l'altra alluvione, quella metaforica a Cannes al G20. In entrambi i casi, constato solo che pezzo per pezzo l'Italia se ne va alla deriva  e che rischia di essere solo una bella cartolina illustrata di "come eravamo".
L'immagine  che abbiamo visto in tv, di quel poveretto intrappolato nel furgone bianco che cerca di uscire, ma viene frenato da un muro d'acqua tumultuosa e fangosa del rio Fereggiano, ci rimarrà sempre nella memoria. L'uomo non sa come mettersi in salvo: se esce rischia di essere travolto dalla bomba d'acqua e dalle auto che avanzano,  pesanti come relitti di morte. Se resta nel veicolo rischia di fare la fine del topo in trappola. E' un po' la metafora di ognuno di noi cittadini italiani travolti da uno tzunami alluvionale e finanziario.

La sindachessa di Genova Marta Vincenzi è una zarina del Pd, proterva e assai petulante che pretende avere ragione anche di fronte ad una tragedia evidente. La Protezione Civile aveva allertato con un allarme codice 2, pertanto le scuole andavano chiuse, la città doveva essere presidiata e il traffico nelle zone a rischio, vietato, come già avevano fatto assai più prudentemente di lei, gli amministratori delle 5 Terre, della Val di Vara, di Magra e di Lunigiana. Inoltre i genovesi lamentano la mancanza di pulizia dei tombini e il mancato dragaggio del torrente Bisagno e del rio Fereggiano. Ergo, la zarina deve sloggiare al più presto da Palazzo Tursi. Altrettanto indisponente e arrogante in queste ore è l'atteggiamento di Burlando, governatore della regione Liguria. Tra le disgrazie di questa regione, occorre dirlo, c' è un'ottusa nomenklatura politico-amministrativa che non ha mai effettuato un sano ricambio dal dopoguerra ad oggi, sempre eternamente avvitata nella solita retorica resistenziale, quale blasone  a garanzia e perpetuazione  del suo intoccabile feudo rosso. Se è vero che la concorrenza  è l'anima del commercio, in Liguria di concorrenza politica e di sana alternanza non ce n'è mai stata.

Christine Lagarde
Passiamo alla stangata di Cannes avvenuta lo stesso giorno della tragedia di Genova. Alla Croisette hanno fatto un po' di cinema, anzi di ciné, davanti alla macchina mediatica. Ma in realtà le vere decisioni sono state prese altrove. Madame Lagarde, la sostituta del trombato Strauss-Kahn al FMI, con la sua allure da "bilderberger" con tanto di  ditino alzato,  ha costretto l'Italia a porsi sotto tutela del Fondo. Ovvio poi che al nostro premier sia stato dato "l'onore delle armi" facedoci credere che sia stato il governo stesso a chiedere la tutela, ma ciò non corrisponde a verità. In realtà sono volati gli stracci e Berlusconi ha posto resistenze per l'intera mattinata.
Dopodiché oppresso dal duo Merkozy e dalla Lagarde, la capitolazione. Ora avremo ispezioni del Fondo ogni tre mesi, con tanto di monitoraggio di conti. Per cominciare, il primo viaggio del rappresentante americano del Fondo, un tal David Lipton si terrà il 15 novembre. Avremo questi benefattori dell'umanità mondiali col fiato sul collo a darci pagelle trimestrali. Fine della nostra libertà e sovranità, inizio dell'invasione e intrusione delle lobby, un fenomeno a noi prima sconosciuto. Il Debito italiano è sulla piazza straniera e gli investitori sono pronti a sbranarci. Ma, come osserva perfino Maurizio Molinari ne La Stampa, il vero vincitore di questo G20 è Obama che è riuscito, lui che ha un paese  in via di fallimento, senza più manifattura, con molti americani che vivono in tende e roulotte, a far porre sotto tutela,  un paese tutto sommato ancora benestante come il nostro, considerato la terza economia europea. Prima il liquidatore FMI riservava la sua "protezione"  (mai disinteressata) solo ai paesi del terzo e quarto mondo. Ora è riuscito attraverso la mostruosa  chimera Merkozy a porre sotto sorveglianza noi. Della serie , mors tua vita mea.
Frattanto dagli Usa, una perturbazione atlantica ha trasformato la Liguria, la Toscana e il Piemonte, in una zona da uragano Katrina. E dire che eravamo il bel Paese delle mimose e dei limoni d'inverno. Non siamo più sicuri di nulla, nemmeno più  del mite clima mediterraneo. Prima si diceva "piove governo ladro".
Dopo il G20 della Croisette,  c'è un salto di qualità: "Piove Governo Mondiale usuraio". Siamo nelle Canne-s.