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27 April 2011

Incentivi a delinquere


Rieccoci. Qualche volta evitare di leggere i giornali fa bene alla salute. Come pure evitare di guardare  i TG. Però la carta stampata non letta durante le feste pasquali, poi si accumula. E allora capita che ti cada l'occhio su qualche titolo che ti fa sobbalzare, proprio quando stai per buttare i giornali nel cassonetto.  E' accaduto nell'intervista di Alemanno su Libero in data domenica 24 aprile, giorno di Pasqua. Il sindaco di Roma dichiara "Siamo al collasso, non c'è alternativa". E di chi parla? Degli zingari detti rom che hanno occupato la basilica di S.Paolo fuori le Mura. Sì, proprio quella in cui il cardinale Ruini celebrò la messa solenne ai  nostri soldati caduti di Nassiriya. E siccome a quanto pare non basta nemmeno l'incentivo di mille euro per nucleo per farli sloggiare,  eccoci allora alle solite accuse di "mancanza di umanità" da parte della Comunità di Sant'Egidio nei confronti del sindaco di Roma. "Queste persone non sono disperati, profughi scampati alla guerra. In Romania la casa ce l'hanno e s'installano a Roma convinti di potere fare, con attività più o meno legali, un po' di reddito" obietta Aleamnno. E vanno nelle baraccopoli per non spendere nulla di affitto e massimizzare il proprio profitto".
Capito? Ipse dixit. Ovviamente i furbastri non sloggiavano perché giocavano a battere asta sempre più al rialzo, e c'è voluto del bello e del buono per convincerli. Il denaro da elargire è pubblico e questo non è un argomento da poco. 500 euro vengono pagati dal Comune e altri 500 li paga la Curia: una specie di buonuscita per questi angioletti che hanno occupato abusiviamente il suolo pubblico e hanno rovinato la Pasqua a tanti bravi fedeli e  onesti cittadini in regola, che non poterono accedere in tranquillità alle funzioni. Siamo ai soliti premi per Caino e alle beffe per Abele.
"Normalmente non paghiamo" continua Alemanno, "Lo abbiamo fatto per dare una mano a risolvere una situazione difficile che coinvolge la Chiesa. E comunque 500 euro per 30 famiglie non è una cifra enorme. Mantenerli con vitto e alloggio ci costerebbe molto  di più".
Ed è vero che costerebbero di più, però al solito, pagando si trasmette un pessimo messaggio che può sintetizzarsi nello slogan delinquete delinquete e pioveranno monete. Ovvero incentivi a delinquere.

Capitolo 2 -  Ai tunisini sbarcati a Lampedusa, 1.500 euro per ciascuno.
Non è finita.Credevate che con Ventimiglia ci fossimo tolti dai piedi i clandestini? Errore. Una parte considerevole è qui da noi non solo col fatidico permesso semestrale, ma secondo un interessante articolo di Andrea Morigi (sempre su Libero del dì di Pasqua) con 1500 euro al mese da ripartirsi in questo modo:
Diaria giornaliera di 30 euro elargita dai Comuni. In più è sempre il comune che deve provvedere a tenerli occupati onde evitare vagabondaggi e delinquenza. Si fa così scattare il meccanismo dei "lavori socialmente utili. La retribuzione è scarsa e non supera i 3 euro all'ora, ma se si ha voglia di darsi da fare, si possono guadagnare 24 euro al giorno che moltiplicato per i 26 giorni lavorativi, fanno 624 euro che sommati ai 900 euro al mese spettanti di diritto, fanno un totale di 1524 euro mensili. Uno dei nostri cassintegrati se la sogna, questa sommetta!
Ma dove sono i clandestini? ecco il quadro dei "migranti economici" (così li chiama la Boldrini dell'ONU)  regione per regione per un totale di oltre 19.000:

Lombardia :   3.240
Campania:     1.920
Lazio:              1.880
Sicilia:              1.660
Veneto:             1.620
Piemonte:         1.460
E.Romagna:     1.360
Toscana:           1.220
Calabria:             660  
Sardegna:            540
Liguria:                520
Marche:                500
Friuli V. G :          400
Trentino AA:        340
Umbria:                 300
Basilicata:              180
Molise:                    100
Valle d'Aosta:         40

Di questo passo si chiederà ai bambini tunisini: "Cosa vuoi fare da grande?"
Risposta: "Il clandestino".
Si gira per pittoresche regioni italiane e in tempi di crisi come questi si ha un salario decente garantito. Con vitto e alloggio a spese dei comuni. Mica male!
Ora avrete capito, perché in talune circostanze, i giornali è meglio non leggerli.
  


21 April 2011

Finalmente Pasqua!

Orto del Getzemani


GIOIA DELLA RESURREZIONE

Suono di campane;
 voce che trasvola sul mondo,
 canto che piove dal cielo sulla terra,
 nella città sorda e irrequieta,
 e nel silenzio dei colli.
 Suono che viene a te,
 a offrirti la gioia di ogni primavera,
 a chiamarti alla rinascita;
 a dirti che la terra rifiorisce
 se il tuo cuore si apre come un boccio,
 che ripete un gesto d'amore e di speranza
in questa chiara alba di Resurrezione.

                    Gabriele D'Annunzio


Sospendo l'attività del blog per qualche giorno per le festività  pasquali. Agli amici , ai blogger, ai navigatori, lascio questa poesia e un augurio di Buona Pasqua!

17 April 2011

Gastone e Paperino

Come ho detto fin dall'inizio, la mossa di Maroni di regalare i permessi semestrali di soggiorno per "motivi umanitari" a tunisini privi di veri documenti di riconoscimento oltre a non essermi piaciuta,  la trovo profondamente inefficace. Capisco che quella dell'emergenza immigrazione sia una castagna bollente, ma non è girandola ai vicini di casa che ne verremo a capo, poiché con le furberie ci si limita,  per l'appunto, a fare  i "furbetti del quartierino", ma non si va molto lontano. Inoltre non si potrà più usare il medesimo espediente, quando ci sarà la prossima e imminente ondata che preme dalla Libia già alle nostre porte.
  • Non mi è piaciuta la mossa "comunista" di Maroni (che tra l'altro è un ex sessantottino che suonava in una boy band di provincia) di distribuire per tutto il territorio italiano, creando 10, 100, 10000 Lampeduse e focolai di protesta (legittima) di cittadini autoctoni, e di rivolta (illegittima) di tunisini clandestini (finiamola con questa solfa ideologica  dei "migranti").
  • Non mi è piaciuto l'escamotage della concessione del permesso di soggiorno, per scaricare il fardello sui francesi,  antipaticissimi finché si vuole, ma strapieni a loro volta di immigrati dai 4 angoli del pianeta, e con una Costa Azzurra, diventata ormai Costa Nera.
  •  Da ultimo, più sistemiamo immigrati trovando anche degli escamotage  creativi e "furbetti", più diamo loro un pessimo messaggio: quello in cui è possibile sbarcare in Italia, perchè intanto noi siamo i più fessi d'Europa e qui è possibile quel che altrove non si può fare.

Il governo faccia propria l'opinione della maggioranza degli Italiani che in questo momento ne ha le cosiddette piene, e non sia né il governo dell'ONU né quello del Vaticano et similia.
Poniamo pure l'ipotesi più ottimista che i popoli africani vogliano andare in Francia o in Germania, e non si vogliano fermare da noi. A noi non ne torna comunque indietro proprio niente di buono, perché diventeremmo terra di pascolo e di transumanza infinita. E dove passa il pascolo, non cresce più un filo d'erba, tanto per rimanere in metafora. Ma purtroppo, data la già visibile conta dei danni, non è solo metafora. I primi svantaggi concreti si riscontrano nel turismo: dove c'è transito migratorio, la gente non ci va a fare le vacanze, poiché il turismo (una delle nostre principali risorse) vive innanzitutto d' immagine. Le zone adiacenti a Ventimiglia come Sanremo, Bordighera, Ospedaletti e altre perle rivierasche, saranno le prime a registrare un pesante calo del turismo, finché dura questa emergenza. Ecco perché non dobbiamo farne entrare più.
E invece da Genova, da sempre zoccolo duro e uso capione del più arrogante sinistrese, partono i cosiddetti "treni della dignità" con avvocati pro migrantes, ong & rossa compagnia. Col risultato di farci bloccare i treni alla frontiera dai francesi.
Ministro Maroni, che effetto le fa dover tirare acqua al mulino della sinistra? Ma davvero vogliamo porci al cospetto dell'Europa del Nord, come  i "nuovi ascari" dell'immigrazionismo?Avremmo contro i partiti identitari d'Europa, per chi non ci avesse ancora pensato.
Finora l'Italia si è comportata con la Francia con la sindrome Paperino, il cugino meno fortunato che cerca  per ripicca di farla pagare ad ongi costo, all'antipatico cuginastro Gastone. Quel che forse è difficile da afferrare ai più,  è che, un domani potrebbe toccare a noi la stessa sorte dei francesi. Voglio dire che se dovessimo fare il muso duro e respingerli tutti al mittente senza SE e senza MA, ci  sono già così tanti immigrati nordafricani in tutta Italia che potrebbero ricattarci e prenderci in ostaggio con sommosse da periferie italiane, da mettere a ferro e fuoco, sul modello "banlieue" francese. E come dice un'antica e saggia strategia militare, quando il nemico lo si ha già in casa, si è già persa in partenza la propria battaglia.

13 April 2011

Fuori dalla UE!

Questa maledetta Europa ci ha reso più poveri, grazie all'Euro,  moneta troppo forte che non può essere svalutata,  più aggrediti dai flussi clandestini (l'area di Schengen e la mancanza di confini dell'area mercantile Ue e della nuova Upm che si va facendo-disfacendo sotto i nostri attoniti occhi),  più insicuri (stupri, uccisioni e rapine giornaliere ad opera di gang straniere), più sradicati e senz'anima, più scristianizzati (le varie crociate contro il crocefisso e contro i simboli della nostra religione). E ad onta delle sue costituzioni antibelliche e pacifiste (l' art. 11 della ns. costituzione),  adesso ci ha trasformato pure in guerrafondai controvoglia. Guerrafondai per incomprensibili guerre altrui e per interessi altrui (si veda il confiltto libico) , ma imbelli nella nostra legittima difesa. Non ci resta che liberarcene.
Non tengo affatto per la Francia di Sarkozy che prima si imbarca in prima persona con i suoi caccia da guerra contro la Libia eppoi rifiuta di accogliere quei profughi di guerra, che almeno avrebbe dovuto mettere nel conto.  O per la Germania con la tentennante Merkel che si sfila dal conflitto libico solo per ragioni elettorali, perché amo il mio Paese.Tuttavia,  essi dimostrano di saper difendere i LORO interessi, mentre noi con quella mossa di aver concesso il permesso di soggiorno semestrale ai tunisini, ci siamo dati la zappa sui piedi da soli. Sei mesi con questa gente sul groppone, sono lunghi da passare. E da noi il "temporaneo" diventa in fretta "definitivo".
Roberto Maroni in tutta questa pesante crisi migratoria non ha detto, ma soprattutto non ha fatto nulla di "leghista". Perché? perché dare lo status di rifugiato a chi rifugiato non è? Sparpagliare per tutta Italia questi tunisini senza denaro per mantenersi, che poi vanno a zonzo per le nostre città e i nostri quartieri a molestare donne, a creare problemi di ordine pubblico, non può che estendere il malcontento e il risentimento degli Italiani. Non si tratta della solita sindrome NIMBY, come viene banalmente riportato sui media, ma di una sgradevole sensazione di esproprio di territorio, a pervadere i nostri stati d'animo in queste ore.
Ma torno alle recenti dichiarazioni di Cecilia Malmstrom. Ci ha detto  che chi non è in regola può essere respinto e cacciato? Benissimo, allora non dobbiamo far altro che eseguire questi dettami a nostra volta: respingere e cacciare. Non possiamo mantenere interi quarti d'Africa a nostre spese.
Ricordiamoci che la Ue non è una macro-nazione al servizio dei popoli europei, ma solo una holding, una filiera  di istituti bancari apolidi che predica la libera circolazione delle merci, degli uomini e dei capitali. E quando poi gli uomini da vari continenti si spostano, attratti dal miraggio mercatista, allora chiude le sue porte e fa valere il diritto del più forte, o dei due più forti economicamente: Francia e Germania. Infischiandosene degli altri.

Ma torniamo alla politica migratoria comune che non c'è. E' un male o un bene? E' forse un bene, poiché ci costringerà a prendere iniziative unilaterali negli interessi dei cittadini.  "L'idea di cui tutti si rendono conto ma che nessuno dice è che l'Europa non è più in grado di accogliere migrazione. Quindi ognuno faccia da sé, ci si arrangi e si salvi chi può. Noi siamo i più esposti, visto che Francia e Spagna hanno deciso di operare respingimenti con la forza delle armi, già da anni",  scrive Paolo della Sala su La pulce di Voltaire.
Avete mai visto allo stato attuale come si è ridotta una capitale come Bruxelles? O Parigi? O Londra? Non abbiamo nulla da invidiare, perché sono piene anch'esse come uova più di allogeni che di autoctoni. L'Italia, geograficamente è in prima fila, e questo è un destino che non abbiamo scelto noi. Ma ha una rara occasione di poter dare il buon esempio ad altri popoli europei che in questo momento soffrono e tacciono. Che non la perda. Perciò blocco navale subito per frenare l'emorragia migratoria all'origine e nel contempo uscire in fretta  dalle forche caudine della Ue, prima che sia troppo tardi.

10 April 2011

Unione per il Mediterraneo, un disastroso cantiere di demolizione

Questa  che vedete è la nuova  carta gegrafica di come dovremmo essere a breve, una volta che i riassetti geostrategici dell'area mediterranea, saranno andati perfettamente "a regime" dopo le "rivoluzioni" colorate e profumate del Nord Africa  e dopo la guerra libica. Lo stesso Tremonti con quel suo modo un po' così... tra il ti dico e non ti dico, tra l'allusione e l'elusione, parlò di "un cantiere di demolizione in cui niente sarebbe stato più come prima" nel suo libro "La paura e la speranza" di cui ho riportato qualche stralcio in questo mio post pregresso del 1 febbraio 2009  "La Chimerica genera solo mostri". Questo "cantiere di demolizione" si chiama "Accordo di Marrakech" del 15 aprile 1994 nonché "data misteriosa" per i media, dell'allargamento  da parte del WTO (l'Organizzazione mondiale per il commercio) ai paesi africani, "data misteriosa"  secondo lo stesso Tremonti. L'anno dopo, nel 1995 abbiamo in nuce attraverso il Processo di Barcellona,  un' altra alchimia geostrategico-politica, l'Unione per il Mediterraneo (riportata sia in francese Union pour la Méditerranée, che in arabo الاتحاد من أجل المتوسط   ). Questa ennesima "Unione", nome che non lascia presagire niente di buono, è  organismo internazionale ispirato al modello della UE che intende avvicinare i rapporti fra le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, pur non costituendone una prerogativa, e che  è  stata ufficialmente presentata a Parigi il 13 luglio 2008 dal Nicolas Sarkozy allora in carica anche come Presidente del Consiglio europeo.
L'Unione per il Mediterraneo è una conseguenza naturale del citato Processo di Barcellona, che dal 1995 ha intenzione di avvicinare l' Unione Europea alle nazioni mediorientali e africane. Ora per favore leggete bene tutta la storia di questa UPM già progettata quando ancora era presidente Chirac ma poi ripresa da Sarkozy qui. Soprattutto osservate le nazioni che fanno parte di questo progetto oltre ai magnifici 27 della Ue (tra i quali, ovviamente anche noi).   Si tratta, come si vede dalla grafica,  di ben 17 nazioni costiere affacciate sul Mediterraneo più i 27 della Ue. Non compare la Libia, se non come semplice "osservatore". Infatti nella grafica è stata "tratteggiata" a righe. Vi dice niente?
Ebbene il Maghreb e l'Egitto se la sono cavata con qualche rivoluzione e la destituzione degli "autocrati". Per la Libia invece ci sono in corso i violenti attacchi bellici. Una volta finito il conflitto è evidente che la Libia non potrà più stare alla finestra a scegliere di  fare "l'osservatrice" della sedicente UPM. A proposito del quale, dico:  quale popolo d' Italia e d'Europa  vuol far parte dell' UPM? Ci hanno chiesto qualcosa nel merito? C'è stata - chessò - una consultazione referendaria?  Non solo Eurabia, ma ora anche Eurafrica ed Eurasia!
Il progetto UPM, subì una battuta d'arresto durante l'11 settembre 2001 e la guerra "unilaterale" di Bush al terrorismo internazionale in Afghanistan e in Iraq. Poi con l'amministrazione Obama, ha ripreso la brusca accelerazione che sappiamo, le cui disastrose conseguenze in termini di vittime dei conflitti, di profughi e clandestini, della guerra demografica scatenatasi sull'Italia, stiamo già vedendo ogni giorno sulle nostre coste.  
Un'ultima domanda: ma davvero pensate che Berlusconi e Maroni non sappiano nulla di tutto ciò, che siano delle ingenue e inconsapevoli  mammole? e davvero pensate che l'opposizione di sinistra sia all'oscuro di questo disegno egemonico neomercatista? e la grande stampa, pensate forse che non ne sia al corrente?  Tutti SANNO, nessuno ci informa, e la consegna è quella del silenzio.

07 April 2011

La nave dei folli

Strana guerra è quella libica che avviene alle porte di casa nostra. Alla fine ci siamo tristemente abituati a vedere le immagini orrorifiche degli effetti collaterali delle "bombe intelligenti" sulle ignare povere vittime. Dove invece non ci siamo affatto abituati è nel subire queste bibliche migrazioni che vanno a scombussolare il nostro già disastrato Paese. E anche questo è lo scenario di una guerra  demografica silenziosa, dove il pericolo senza nome proviene dal mare, per dirla con le parole del bell'articolo di Guido Ceronetti, specialista in "pensieri pirata".
E per rimanere al tema del Mare Nostrum divenuto sempre più Mare Monstrum, lunedi scorso 4 aprile il comandante della nave Excelsior Pasquale Mendoza, un po' teso prima di salpare, mentre i tunisini entrano a bordo, racconta in una sua intervista a firma Felice Cavallaro concessa al Corriere, elencando la triste nota dei danni a bordo da parte di quelli che secondo il linguaggio onusiamo, vengono chiamati   migranti economici, ovvero i tunisini clandestini: divani delle sale bar squarciati a coltellate, poltrone reclinabili danneggiate, materassi di cabine devastate, vetri rotti, porte sfondate, portarotoli di carta igienica e phon divelti: insomma un vero e proprio campo di battaglia "su questa meraviglia del mare costruita nel '99 con arredi e servizi pari a quelli delle navi da crociera". Ecco la testimonianza del cap. Mendoza:
"Un disastro. Con risse continue tra tunisini, anche per la coda ai quattro punti di ristoro".
Quali i danni peggiori?
"Nessuno che riguardi la sicurezza sulla nave per fortuna. Ma questo è un gioiello con 420 cabine, ristorante à la carte, bar, negozi, un cinema, piscina con lido bar, idromassaggio, sala giochi e adesso bisognerà ricostruire quasi tutto. Hanno perfino scardinato due grandi televisori nelle sale lanciandoli in mare".
E' accaduto solo sulla Excelsior?
"E' accaduto di peggio sulla nave "Catania" salpata qualche giorno fa verso Taranto con 5 poliziotti e un mediatore culturale. Anche lì risse e assalti continui. C'era il rischio di soccombere sovrastati dalla violenza. Con amara ironia, potrei pensare che vogliono portarsi un souvenir a casa. Ma sembrano saccheggi".
Vandalismo che scatta per quali scintille?
"Diciamo che sono ingovernabili , che i caporioni si impongono su una massa pronta a seguirli anche in azioni prive di ratio. Tutti presi da una forza distruttiva che fa terrore. Impossibile per i miei uomini fronteggiarli. Ecco perché ho chiesto il rafforzamento della sicurezza e imbarchiamo 200 poliziotti e carabinieri".
Squilla il telefonino del comandante. E' la moglie che chiama dalla Toscana e lui, rassicurante: "Tutto tranquillo cara, nessun problema, lo sai che i giornali esagerano...".

03 April 2011

Ecco il nuovo trappolone della Ue sui tunisini

 Dato che sono sospettosa e diffidente per natura, qualche volta ci azzecco.Questo pigolare ed elemosinare  l'intervento della Ue da parte di Maroni e di Frattini, mi lasciava alquanto freddina. Perché? Perché di solito, nessuno nella vita ti dà niente per niente. Figurarsi un'entità inesistente come l'Europa degli eurokommissar al servizio dei banchieri! E' vero che non possiamo far fronte ad un simile cataclisma da soli, ma la Ue, non so perchè ma la considero un po' come quel tal Malvagio che se stai per affogare ti dà in testa una remata definitiva, anziché trarti in salvo su un canotto.

E difatti puntualmente il sospetto ha preso corpo nelle parole del sottosegretario dimissionario all'Interno Alfredo Mantovano. Sulle beghe all'interno del governo, sorvolo, perché in queste ore gli Italiani vorrebbero SOLUZIONI e non risse continue, camarille varie e strappi all'interno della coalizione che dovrebbe governare uno tzunami umano. E' vero che non è facile, ma con le risse e le ripicche lo sarà ancora meno. Ma ecco la frase-chiave comparsa nell'intervista del Corriere del 2 aprile. Titolo
"Mantovano: Non torno indietro finché resta la linea del "tutti al Sud". Alla domanda della cronista Virginia Piccolillo: "Cosa pensa della concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari? La risposta di Mantovano è stata: "Al netto dei delinquenti dopo i controlli, prima si fa meglio è: sarebbe l'unico modo per portare il problema in Europa". Dunque la Ue ci aiuta solo se si delinea uno stato preciso da parte di  tutti costoro. Il che vuole dire che una volta ottenuto questo, non ce li togliamo più di torno. Della serie, quando il rimedio è peggio del male.

Ora secondo chi legge, tutto questo che conseguenze potrebbe avere? Il bordello continuo tra clandestini, rifugiati, profughi che si risolve solo in una baraonda: costoro una volta ottenuto lo status di rifugiati saranno liberi di circolare liberamente per tutti gli stati comunitari grazie a Schengen; magari un bel po' di loro saranno dirottati pure in Francia. E sotto sotto molti Italiani saranno contenti di rifilarne un buon numero ai cuginastri boriosi d'Oltralpe, ma poi nessuno (oltre a cercare di mettere in salvo la propria angusta botteguccia) si curerà di impedire per davvero l'Eurabia, l'Eurafrica e l'Eurasia che ne sorgerà . Questa degli immigrati clandestini, è inutile nasconderlo, è una mina fatta ad arte per creare zizzannia tra Nord e Sud d'Italia, tra Nord e Sud d' Europa, tra stato membro Ue ed altro stato membro Ue. E, mettendo ancora un po' più a fuoco l'obiettivo, nel caso della piccola Italia, tra comune e comune, regione e regione. Insomma è già Discordia Globale!



Pochi hanno capito, anche perché nessuno ci informa per davvero, che si stanno delineando attraverso queste guerre, guerre civili tra tribù fomentate per l'uopo, e "rivoluzioni" nel Maghreb, nella Libia e nel Mashreq (e cioè quei paesi arabi a est dell'Egitto),  dei nuovi riassetti mondialisti, volti a voler abbattere i confini nazionali per creare una nuova mega-comunità di 756 milioni di abitanti mescolati tra di loro, chiamata, guardate un po', UPM (Unione per il Mediterraneo). Certo, ci sono materie prime come il petrolio, risorse strategiche come l'acqua del Nilo, terre, canali come il Suez a fare gola. Ma quella a cui assistiamo è anche una rivoluzione geostrategico-politica, della quale, noi siamo, in questa prima fase, solo ignare cavie da sperimentazione.
Le cartine geografiche dell'Africa e dell'Asia con squadra è compasso di sir Winston Churchill saranno solo uno sbiadito ricordo scolastico, mentre le nuove mappature da delinearsi (a nostre spese) non promettono niente di buono. A cominciare dagli incessanti spostamenti di masse di sfollati a ridosso della povera Europa. Quel che stiamo già vedendo è ancora niente, rispetto a ciò che verrà.