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27 April 2012

La Severino: I blog possono fare più danni dei giornali



Ci riducono con le pezze al culo, ci lapidano di tasse, fanno entrare oves et boves nel nostro paese, arrestano chi si difende da rapinatori armati stranieri mentre scarcerano i delinquenti, tolgono industrie piccole, medie e grandi, commerci e artigianato continuando ipocritamente a parlare di "crescita",  e ora dulcis in fundo? La mordacchia ai BLOG
Non c'è che dire: questa degli abusivi è  una giunta golpista e delinquenziale. Non chiamatelo governo.  Tanto vale per noi blogger trasferire i provider in Cina o in Iran, vista la loro  conclamata "democrazia". A dire la verità quella del controllo  della rete è un vecchio pallino di vari governi di "sinistra" e di "destra" (da Prodi ad Alfano). Ricordate l'idea di Ricardo (con una c) Franco Levi?  Ora la giunta dei "colonelli tecnici" ci riprova, forte del consenso di una legge "europea".
E sentite cosa dice la Severino (e cioè la scarceratrice di pregiudicati a scopo svuotamente delle carceri per motivi "umanitari"):
"I blog possono fare più danni dei giornali», ha detto Severino (ndr: si noti l'eliminazione dell'art. determinativo femminile da parte del cronista del Corsera, in ossequio alla Fornero)   accennando a una regolamentazione in sede di Unione Europea per evitare ch i provider si possano trasferire in Paesi dove le maglie della legge sono più larghe. «Il cittadino ha il diritto di interloquire con un altro. Ma deve seguire le regole», , ha detto il ministro creando non poco scompiglio nel mondo digitale dove i tweet sono subito impazziti. «Scrivere su un blog non autorizza a scrivere qualunque cosa, soprattutto se si sta trattando di diritti di altri. I blog hanno capacità di diffondere pensiero ma questo non deve trasformarsi in libertà di arbitrio», ha ripeuto Severino che appunto prevede presto una forma di regolamentaziome. Anche se sarà «difficile pensare a un'obbligo di retifica nei blog» (notare gli errori di ortografia del cronista Corsera). E conclude con un monito: «Sappiate che quello che voi fate ad altri potrà essere fatto a voi. Cominciate ad autoregolamentarvi».

Temo che la Severino sia in cerca di nuovi prigionieri per le future carceri del NWO: fuori i delinquenti, dentro i blogger poco allineati al pensiero Unico. La loro ipocrita missione della "falsificazione del Bene" sta cercando di edificare  nuovi Muri repressivi con sempre nuovi mattoni.

23 April 2012

Le guerre democratiche e umanitarie: quanto ci costano?



Questo è un lucidissimo intervento di Massimo Fini (tutto di lui si può dire fuorché sia un giornalista cortigiano e organico ai poteri forti) su come nascono le guerre "democratiche" e "umanitarie". Sui diritti umani quale "grimaldello" per mettere i piedi a casa d'altri. Solo la  guerra in Afghanistan ci costa un miliardo di euro all'anno, ha seminato stragi e terrore  presso la popolazione civile (una vera ecatombe di 65.000 persone) e ci abbiamo lasciato sul campo tanti nostri bravi soldati. Volendo tralasciare l'immane costo delle vite umane, con una simile cifra qualche buco del nostro bilancio si potrebbe senz'altro riempire e risanare.  Ma risparmiare questi soldi e operare altre scelte non dipende da noi, dato che abbiamo perso sovranità e siamo obbedienti soldatini al servizio altrui (la cosidddetta comunità internazionale, leggi: la Nato). Quello afgano  è solo un esempio, e non è finita, poiché di missioni all'estero ne manteniamo molte....Ma ascoltate il video di Massimo Fini.

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Il ministro (non eletto) degli Esteri  Terzi Sant'Agata ha rassicurato le famiglie che i nostri marò torneranno presto a casa sani,  salvi e liberi . Ma intanto pagando profumatamente le vedove indiane per la morte dei pescatori, ci siamo accollati colpe che i marò non avevano e questo ci sottoporrà fatalmente ad altri ricatti: un fallimento per la diplomazia. Questa è la politica estera "antiitaliana" disonorevole  dei  cosiddetti tecnici .

Qui  alcuni approfondimenti della vicenda dei due marò:

Aggiornamento sui marò arrestati dal blog Euro Holocaust

Cosa si nasconde dietro al sequestro dei marò dal sito Etleboro

21 April 2012

Il filosofo e la politica: su Monti lo stalinista amerikano




Pubblico questo importante analisi del filosofo antimondialista Costanzo Preve sul golpe che ha portato al governo Monti e sulle sue intenzioni di smantellare pezzo per pezzo l'Italia, dal titolo Monti, lo stalinista americano che devasterà l'Itali:

1) deindustrializza e smantella la piccola  e media impresa
2) toglie certezze dall'oggi al domani su stipendi, salari e pensioni
3) ha una pessima politica estera (il caso dei due marò e degli ostaggi)
4) accelera sul piano del NWO (carceri da svuotare, diritti  di ius soli agli immigrati, coppie gay  ecc)
5) tassa praticamente tutto: conti correnti, maggiorazioni nelle bollette, accise, generi di prima necessità come cibo ecc.
6) aumenta pesantemente  l'IVA
7) mette una tassa iniqua espropriativa sulla casa,  detta IMU che nei fatti raddoppia la vecchia ICI
8) ha costruito una rete asfissiante e paranoica di spionaggio, controllo fiscale, tracciabilità con strumenti di oppressione tributaria (Serpico, Equitalia, rastrellamento del contante ecc.)
Purtroppo con un siffatto governo siamo in terra incognita e non sappiamo come ne usciremo vivi.

I colpi di Stato? Oggi non si fanno più coi carri armati, ma con un'abile gestione extraparlamentare di magistrati, giornalisti ed economisti. «È il post-moderno, bellezza!», ironizza il filosofo Costanzo Preve, che denuncia due golpe: «Quello di Monti del 2011 non è il primo ma il secondo, dopo quello di Mani Pulite del 1992», un "colpo di stato giudiziario" per abbattere il sistema partitico della Prima Repubblica, «non certo più corrotto di quello venuto dopo, ma pur sempre garante di un certo assistenzialismo sociale e di una sovranità monetaria dello Stato nazionale, sia pure all'interno dello schieramento post-bellico americano». Stavolta non c'è stato neppure bisogno di manette: «Sono bastati i mercati internazionali e soprattutto la regia di Napolitano, il rinnegato ex-comunista passato al servizio degli americani».

Già nel '92, aggiunge Preve nel suo dialogo con Luigi Tedeschi sulla "mutazione antropologica degli italiani" pubblicato da Arianna editrice e ripreso da "Megachip", era stato decisivo l'ex Pci nell'assestare il "colpo di Stato giudiziario extraparlamentare", Stessi attori, sempre in prima linea: «Allora per odio verso Craxi, oggi per odio verso Berlusconi, entrambi già largamente indeboliti e delegittimati da asfissianti campagne di stampa». Orfani di Berlinguer, quelli che Preve chiama "rinnegati" si trovavano «improvvisamente privi di qualunque legittimazione storico-politica, ma ancora dotati di un seguito identitario inerziale da sfruttare come risorsa politologica». I seguaci identitari «furono prima fanatizzati contro Craxi (il corrottone, il porcone, il maialone), e poi contro Berlusconi (il nano di Arcore, il puttaniere, il crapulone)». L'eterogenesi dei fini, segnalata da Vico, si è sposata con l'astuzia della ragione storica teorizzata da Hegel.

«La politica non è stata sconfitta solo nel 2011, perché era già stata sconfitta nel 1992», aggiunge Preve. Inoltre, l'Italia nel 2011 non è stata sconfitta solo una volta, ma due: la prima volta in Libia, dove «è stata costretta dalla Nato a fare una guerra contro i più elementari interessi nazionali ed economici, con barbarico linciaggio finale del nazionalista panarabo nasseriano Gheddafi, trasformato in feroce dittatore dai gestori simbolici monopolisti dei cosiddetti "diritti umani"». La seconda volta appunto a Roma, con il commissariamento diretto del suo governo. Destra e sinistra? Ormai sono solo «segnali stradali e simboli di costume extra-politico». Esempio: «La sinistra vota il transessuale Luxuria, mentre la destra non lo voterebbe mai». Dicotomia ormai inesistente, eppure «continuamente reimposta, per motivi di tifo sportivo, dal ceto intellettuale».

Pura manipolazione simbolica, dice Preve, dotata di un potere inerziale ancora forte anche se non più fondato sulla realtà. «Quando Bobbio difese la dicotomia, sostenendo che la sinistra era egualitaria e la destra anti-egualitaria, descriveva uno scenario sorpassato, perché questo scenario presupponeva la sovranità monetaria dello Stato nazionale e delle scelte politiche alternative di redistribuzione dal reddito». Ora questo scenario non esiste più. Ad al suo posto, ci sono solo «questioni di gusto estetico e di snobismo culturale». La classe politica ? «Si è allineata a Monti non per responsabilità, ma proprio per il suo contrario, per deresponsabilizzazione». I politici, «ricattati dalle polemiche contro la "casta" e inseguiti dalle plebi furiose per i loro privilegi alla mensa semigratuita di Montecitorio», si sono «consegnati ad una "giunta di economisti" per cercare di zittire, almeno provvisoriamente, il linciaggio mediatico».

Quello di Monti? Un ben strano liberalismo, perché il fondamento del liberalismo nella sua moderna forma liberaldemocratica è la volontà popolare espressa da un corpo elettorale sovrano, laddove il caso della Grecia, ma anche quello della giunta Monti, ci mostra l'esatto contrario. «Nel Medioevo c'erano i Re Taumaturghi. Ma oggi il medioevo è finito, e ci sono gli Economisti Taumaturghi». Il modello capitalistico di Smith ed il modello comunista di Marx, ricorda Preve, avrebbero entrambi dovuto funzionare senza Stato, o con uno "Stato minimo" tendente verso lo zero. «Pura utopia modellistica astratta». In realtà, il comunismo di Marx nel '900 «funzionò unicamente con lo Stato, anzi con uno stato autoritario di partito monopolista del potere, dell'economia e della cultura». Idem il capitalismo di Locke e di Smith: «Funzionò unicamente incrementando il dirigismo statale al servizio dell'accumulazione capitalistica».

Poteva andare diversamente? No, perché «un mercato puro, senza intervento riequilibratore di un potere statale, getterebbe nella miseria più nera la stragrande maggioranza della popolazione». Finché sono ancora in funzione le solidarietà comunitarie pre-capitalistiche (famiglia, tribù), c'è ancora riparo, ma con la generalizzazione dell'individualismo anomico ci sarebbe solo la guerra di tutti contro tutti, come mostra il tragico esempio della Grecia di oggi. «E' dunque del tutto triste, ma anche fisiologico, che al bel comunismo utopico ma inapplicabile di Marx succeda il comunismo autoritario ma "realistico" di Lenin e di Stalin. Ed è pertanto fisiologico che al capitalismo utopico di Locke e di Smith succeda il capitalismo oligarchico ma "realistico", di Draghi e di Monti».

La «dittatura oligarchica dei mercati di Draghi e di Monti» è fuori dal liberismo che si studia nelle università: «Si tratta di uno scenario completamente nuovo, di un capitalismo assoluto o "speculativo"». Potremo difenderci da questa sorta di "stalinismo occidentale"? Non nel breve periodo, dice Preve: «Non possiamo aspettarci a breve termine un risveglio di coscienza e di conoscenza: troppo forti sono le forze inerziali della simulazione destra-sinistra, dell'identitarismo di partito di origine Pci, dell'antifascismo in assenza di fascismo e dell'anticomunismo in assenza di comunismo, oltre alle cantilene del politicamente corretto». Per il filosofo, «questa dittatura dei mercati è ancora relativamente nuova ed inedita, ed é normale che in questo momento domini la paura ed il ricatto del mancato pagamento dei salari e delle pensioni». La realtà? «Siamo appena all'inizio del "tempo di cottura" che la storia ci prepara: la ricetta vuole il suo tempo».

Monti coltiva un disegno pericoloso: «Vuole attuare un progetto di ingegneria antropologica tipica del fanatico liberista che è». Mettendosi consapevolmente sulla scia di chi ha definito i giovani "bamboccioni" e "sfigati", e non vittime di un ignobile sistema di lavoro flessibile e precario, Monti vorrebbe una sorta di artificiale anglosassonizzazione forzata della figura storica dell'italiano. «Come tutti gli economisti professionali, egli è probabilmente del tutto ignaro di storia e di filosofia, che ha certamente abbandonato con la fine degli studi liceali» e quindi sembra non sapere che l'utopia dell'uomo "nuovo", dell'uomo rinato, «non nasce affatto con l'ingegneria economica oligarchica neo-liberale e le sue ignobili porcherie sul "lavoro fisso noioso", la cui oscenità raggiunge quella di chi mette un affamato in guardia contro i pericoli dell'obesità e del colesterolo».

Stalin fu un grande sostenitore della "creazione sovietica dell'uomo nuovo": «Ne abbiamo visto le conseguenze a medio termine, poco più di mezzo secolo». Il progetto di "americanizzazione antropologica forzata dagli italiani", iniziata sul piano del costume con la sconfitta militare del 1945 «addossata al solo fascismo», secondo Preve «solo ora, nel 2012, può realmente dispiegarsi senza ostacoli, con l'integrazione completa in questo progetto del ceto politico e del clero intellettuale, giornalistico ed universitario». Monti sembra "l'uomo dei tedeschi", perché da essi mutua la politica recessiva e l'ossessione anti-keynesiana del pareggio del bilancio, ma in realtà è "l'uomo degli americani": «Si è creduto a lungo che una Europa unificata dall'euro potesse in prospettiva fare da contraltare strategico all'arroganza unipolare degli Usa, e con questo argomento l'unità europea fu "venduta" alla sinistra ed al suo variopinto circo intellettuale».

La tradizionale disattenzione degli italiani per la politica estera, «tipica di un paese privo di sovranità politica e militare», ha fatto sì che passassero praticamente inosservate le nomine dei nuovi ministri degli esteri e della difesa, «un diplomatico di carriera amico della Clinton ed un ammiraglio bombardatore in Afghanistan per conto della Nato». I due personaggi che hanno sostituito «i precedenti pittoreschi berlusconiani Frattini e La Russa», in realtà sono «servi degli Usa al cento per cento». Berlusconi? Non poteva certo piacere a Washington: non solo per il suo «stile di vita immorale di puttaniere, improponibile all'ipocrita puritanesimo Usa», ma soprattutto per i suoi "giri di valzer" con Gheddafi e con Putin, «fatti non certo per ragioni politiche o geopolitiche, ma per il vecchio fiuto del faccendiere e del venditore "chiavi in mano"». E ora, eccoci serviti. «Sono ottimista sulla nascita di anticorpi di resistenza – conclude Preve – ma ci vorrà sicuramente del tempo: probabilmente, molto più tempo di quello che resta alla nostra generazione».


18 April 2012

Il trio Monnezza ABC


Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere a crepapancia. Il Trio Monnezza ABC  si è fatto la legge sul finanziamento pubblico dei partiti su misura, vuole una legge elettorale su misura, pretende di continuare a essere nutrito di ricchi  e sostanziosi emolumenti su misura, ma non vuole metterci la faccia, nel fare il lavoro sporco ordinatoci dalla Ue, e che solo Monti sa fare senza batter ciglio . Uno pensa: "Beh meglio così".
Ma intanto questi qua ce li manteniamo come una Royal Family senza fare un tubo, se non consigliare a Monti di fare anche di peggio di quel che già fa di nefando.
A pensa alle frequenze tv, B pensa alle patrimoniali e C  esorta l'Androide a continuare come prima e più di prima...
No! guardate, care le mie brutte facce che imperversate in tv e nei talk show: a far del suo  peggio ci pensa già Monti; pertanto non c'è bisogno di voi,  o servili consiglieri fraudolenti!
Ieri si è votato sul pareggio di bilancio con tanto di maggioranza bulgara schierata all'unisono.  Il Senato ha approvato con 235 sì , 11 no e 24 astenuti il ddl di riforma dell' art.81 della costituzione introducendo il pareggio di bilancio come legge costituzionale, impedendo perfino al popolo bue la miserrima arma del referendum. Non soltanto è stato modificato solo  l'art. 81, ma anche anche gli articoli 97 e 119, quelli che subordinano le pubbliche amministrazioni locali (Comuni, Province e Regioni) ai vincoli economici della Ue. Leggere questo articolo di Rischio Calcolato.

C'è stato una maggioranza bulgara, la vostra, a completare il golpe e ad ordire questa oscena blindatura che ci ridurrà sempre più schiavi dei poteri oligarchici sovranazionali. Quindi è inutile venirvi a chiedere "ma voi dove eravate?" dal momento che eravate lì e che  la sottrazione di sovranità l'avete causata proprio voi.
Ogni giorno un imprenditore si suicida e voi siete in giro a cazzeggiare parlando del sesso degli angeli e di come mantenere le vostre prebende da qui all'eternità.
Inoltre ora perfino i giornali (o meglio qualche giornale) sono costretti ad ammettere che la mazzata dell'IMU  oltre ad essere letale per tante oneste famiglie, farà precipitare di botto il mercato immobiliare, mentre le case saranno deprezzate. Ma il Trio Monnezza se ne impippa saldamente, dato che le loro magioni saranno intoccabili. Che gli frega al Trio Monnezza se un povero vecchietto all'ospizio dovrà pagare la sua unica casa come se fosse a Cortina o a Capri a spassarsela?
Una domandina al Trio Monnezza ABC, però,  gliela voglio fare: ma una volta trovato l'inganno di qualche legge truffa, il solito porcellum in versione rinnovata del winner takes all,  o altra alchimia che inventerete per reinsediarvi al potere dopo il paesaggio di fine guerra lasciato dagli Androidi, non avrete mica la faccia tosta di candidarvi e di pretendere che gli Italiani vi rivotino, eh?
A   B   C

15 April 2012

Sempre più sotto il giogo di Befera

Come avevo scritto in precedenti post, i giorni dell'IMU si avvicinano nella peggiore confusione e nella totale mancanza di rispetto verso i contribuenti che non sanno ancora come, quando ma soprattutto quanto dovranno pagare e in che modalità.
Non hanno ancora fatto i riaccatastamenti (imposti dalla Ue, anche questi) adeguati ai valori "di mercato" in caso di eventuali confische da parte delle solite banche, e c'è da giurarci che li faranno nel più iniquo e affrettato dei modi.  Insorgono già i comuni se il poveretto dovrà pagare in rate salate: loro vogliono tutto e subito. Insorgono le banche, le dirette beneficiarie di questa rapina ( ricordiamoci che i gruppi immobiliaristi sono tutti sotto la loro egida).
Basta aver visto l'altra sera il nervosismo di Luigi Abete della BNL a Ballarò, e come è scattato solo a sentire parlare di "rate". Che gliene cale a lui di irritarsi? E'  forse un ministro della repubblica?  Ovvio,  qui gatta ci cova.  

Come non notare l'intento volutamente punitivo ed espropriativo di questa mega tassa che fanno già sapere  non sarà UNA TANTUM?
Mi pare palese l'esproprio staliniano voluto dal governo degli "illuminati" non eletti, sottolineato e ben analizzato anche da questo pezzo dal titolo "Lo stato totalitario fiscale" di Maurizio Blondet per Rischio Calcolato.

Equitalia, ormai definita Nequitalia o Iniquitalia, si frega già le mani per tutti quelli che non potranno pagare e che saranno requisiti, attraverso le sue temibili ganasce fiscali come fece Stalin con i kulaki. Befera il Vampiro è il riscossore dell'eterno super Pizzo, dell'eterno Racket che non viene mai sanzionato né messo mai in galera. Organizziamoci in associazioni civiche  per la difesa e  la salvaguardia dei cittadini.

 Imponiamo con forza il concetto costituzionale del rispetto della proprietà quale conseguenza del  nostro lavoro, del risparmio, del sacrificio familiare di una vita. Il furto, l'esproprio, l'usura e la rapina che ci stanno confezionando è la conseguenza di questa Ue delle banche, della sottrazione di sovranità nazionale  e della speculazione finanziaria in atto nonché dell'occupazione abusiva della "macchina dello stato" da parte di alti funzionari di holdings bancarie e finanziarie internazionali, quali Monti, Passera, la Fornero.
Come ho già scritto, le fondazioni bancarie non pagano l'IMU  perchè considerate "associazioni benefiche", i vecchi all'ospizio invece dovranno pagarla "doppia", poiché un'altra leggina iniqua scritta su misura per un fisco vorace e predatore, prevede che l'unica casa di abitazione del poveretto, scatti come "seconda casa" (la prima viene considerata la casa di riposo dalle rette  sempre più esose).
Si cerca di confondere e di intorbidire giuridicamente le acque fra "domicilio" e "residenza", un'altra vergogna nella vergogna!  Chi lavora a Milano pagando l'affitto ma possiede un'unica casa a Lecce, avrà l'IMU quale "seconda casa". E'  fin troppo evidente  su dove vogliono arrivare. Inoltre l'IMU si applica anche a chi paga un mutuo e questa è una solenne porcheria. Si è  tassati su un bene che non è ancora tuo e chi non paga può essere privato del suo unico tetto dallo Stato.
Intanto martedi 17 si rivota per la modifica costituzionale (leggi la manipolazione giuridica che va nel senso della sottrazione di sovranità) dell'art. 81  per il "pareggio di bilancio". Se passa, la Ue diventa il riscossore diretto e permanente di tutti i nostri averi, della nostra vita, e le manovre finanziarie si susseguiranno con scadenze sempre più ravvicinate, in uno scenario da incubo.
Ad maiora.









10 April 2012

Lavorano per la nostra distruzione


Palazzo di una fondazione bancaria: sarà esentato dall'IMU
Archiviate le festività pasquali, mi viene in mente una battuta  fulminante dell'amico Massimo: "Purtroppo in vacanza ci vanno i buoni. Bin Loden e Frignero resteranno per escogitare altri taglieggiamenti nei nostri confronti, probabilmente non paghi del pizzo che pretendono a giugno...". Niente di più vero.  Saranno contenti quei moralisti che ce l'avevano tanto con la "casta fancazzista", dato che gli attuali abusivi lavorano alacremente e indefessamente, sì, ma per la nostra distruzione. Sta scrittto nei loro programmi:  Italia delenda est!  Con ciò non voglio difendere i politici castaroli, ma sottolineare che quando si predica superficialmente l'efficientismo ad ogni costo, può perfino capitare di rimpiangere i fannulloni, non foss'altro che per limitare i danni.
Sottolineo intanto una notizia non abbastanza urlata a caratteri cubitali  su tutti i giornali come andrebbe: le fondazioni bancarie che vivono in palazzi imperiali modello reggia di Versailles, non pagheranno l'IMU perché considerati "enti benefici". Questo è un ennesimo regalone del governo dei banchieri alle Banche. La ferale notizia qui su Libero.  In compenso granai, stalle, casali di campagna e capanne pagheranno aliquote esose calcolate sulle superfici e debitamente riaccatastate secondo i valori del cosiddetto "mercato".  Mentre i vecchi all'ospizio che possiedono un'unica casa, si vedranno calcolare l'IMU come fosse una seconda abitazione. Questa è solo qualcuna delle tante nefandezze in progamma.

Saranno contenti i laicisti che ce l'avevano tanto con la Chiesa: il Vaticano, dopo gli accordi con Bagnasco paga l'Imu in tutti i locali non addetti al culto;  in compenso le vere cattedrali e i veri santuari  inviolabili d'oggi,  sono e restano le banche. Ciascuno ha le Signorie che si merita.
L'amico Marco ha diramato poi un'altra funesta  notizia che va sottolineata. Mercoledi e cioè dopodomani, voteranno al Senato la modifica costituzionale dell'art. 81 per quel "paregggio di bilancio" ordinato dalla Ue (Fiscal Compact). Occorre manipolare la nostra costituzione per poter "armonizzare" questo provvedimento con quello degli altri stati membri,  e questo lo stanno facendo ad insaputa dei cittadini. Un vero e proprio golpe istituzionale denunciato dal sito economico Voci dall'Estero:

Ci può essere una via d'uscita da questa trappola mortale? E' molto molto esile, dato che i tempi sono strettissimi e che delle nostre email di protesta se ne fanno un baffo. Qui tuttavia, gli indirizzi email dei Senatori della repubblica, regione per regione: http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/Regioni/01.html

 Come si dice, la speranza è l'ultima a morire, ma intanto il Vaso di Pandora ci è stato rovesciato violentemente addosso. O spes ultima dea!

02 April 2012

Considerazioni pre-pasquali


Ieri era il primo di Aprile, ma non ho visto una gran voglia di fare scherzi e i tradizionali innocui "pesci" erano più muti che mai. Sarà perché siamo tutti imbufaliti dalle sorprese dell'uovo di Pasqua che ci stanno preparando gli abusivi al governo. Sarà perché siamo entrati nella settimana di Passione. Una cosa è certa, la Quaresima impostaci da questo governo ha dell'incredibile, più  che una Quaresima è un Ramadan: torce umane alla Jan Palach che si danno fuoco davanti alle Agenzie delle Entrate, dichiarazioni agghiaccianti di Befera il Vampiro, caramelle al cianuro della Fornero, una sorta di Madame Brutal, che i lavoratori li vuole semplicemente condannare all' estinzione. Altro che articolo 18 come si incaponiscono le camusse! Madame Brutal ha trovato una nuova categorie di poveracci da inviare sotto i ponti: gli esodati.
All'inizio capivo "esondati", cioè alluvionati e non sapevo raccapezzarmi nel gergo.  Poi ho capito che sono,  qualcosa che rassomiglia molto al personaggio di Tom Hanks in Cast away. Cioè scaraventati via, lontano in terra incognita. Leggere qui sui poveri "cast away",  e guardare il video della Gabanelli che chiama chiaro e tondo le cose col loro nome: vigliaccate! Coraggio giornalisti servi, non lasciate sola la Milena, quale che sia il vostro orientamento politico o padrone da cui prendete ordini.  Imparate l'arte di scrivere dando alle cose il loro vero loro nome.
Sarà perché Monti stesso ammette di essere stato troppo "rozzo" con troppe tasse "per non finire come la Grecia". Sarà questo, sarà quello, ma sembra che ci abbiano portato via perfino la primavera e le 4 stagioni della vita.
Ma caro Gold-Bild-Monti, la Grecia è arrivata ai punti che sappiamo proprio per aver subito analoga cura dai voi banchieri. Questo significa che la cura non funziona affatto, ma che è l'anticamera del fallimento.
Frattanto continua l'ecatombe di quei poveracci  di imprenditori che si suicidano perché Befera il Vampiro pretende il salasso, senza schiodare i crediti che hanno accumulato con lo stato. Coraggio, brava gente: frenate questo vostro distruttivo cupio dissolvi e  ribellatevi! Organizzate le vostre proteste insieme ai vostri dipendenti e a tutti  quei vostri colleghi che si trovano in analoghe situazioni.
Come diceva il filosofo della notte Catalano, molto meglio aggredire che essere aggrediti. Lo so bene che è la filosofia dell'ovvio, ma non c'è altra strada.
Le sgradevoli sorprese (rincaro delle accise e Imu comprese) dell'uovo di Pasqua di Mortimer le conosciamo già, ma cristianamente ragionando, dopo la morte c'è la Resurrezione La nostra, ovviamente. Non la loro. E' quel che si spera. 
Questo blog si prenderà una breve pausa primaverile. Non si può pensare che la vita sia sempre e solo un solenne bidone, dopotutto. E il mio cahier des doléances  è  già più che saturo per aver voglia di aggiungere ancora altre voci.
Pertanto auguro Buona Pasqua a tutti i lettori  e internauti!