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27 December 2013

Previsioni astrologiche per il 2014



Ultimo post di un anno faticoso che per fortuna sta finendo. Apprendo dal quotidiano Libero che il direttore Sallusti si è fatto fare delle previsioni da un'astrologa circa il 2014. Ma no?!?
Ma allora non c'era solo Napoleone Bonaparte che prima di intraprendere battaglie col nemico consultava gli oroscopi. E udite udite cosa prevede l'astrologa in oggetto: "Rivoluzioni e tumulti in tutti i settori" . E ancora : "Colpa di Plutone in Capricorno. L'ultima volta causò la presa della Bastiglia in Francia".
Beh, ci volevano proprio gli astrologi per fare di queste ovvie previsioni. Ne azzardo una io: queste proteste e ribellioni dilagheranno a macchia d'olio per tutta Europa.
 I decreti di Letta prevedono una gragnuola di tasse maggiorate che andranno a colpire ulteriormente tutti i settori produttivi, le libere professioni nonché famiglie di ogni ceto sociale. Per giunta, col decreto 
Salva-Roma l'apprendista  Letta è riuscito perfino a superare il suo maestro Stregone Napolitano, costretto, sotto la pressione degli eventi ,a fermarlo (Lega e M5S, hanno minacciato ostruzionismo ad oltranza fino a far saltare la tradizionale "pausa natalizia", se non veniva cancellato dal mille proroghe).
Non farò questa volta, il solito resumé degli accadimenti peggiori di questo funesto 2013, forse  tra gli anni peggiori della Repubblica. Basta scorrere l'archivio mese per mese per vederli. Vorrei invece concentrarmi sulle possibili "vie d'uscita". Vere, verosimili o utopiche che siano è necessario concentrarci su "cosa realmente potremmo fare" per uscire da questa Eurogalera, invece che continuare a stracciarci le vesti, a inveire e stramaledire i nostri carcerieri e aguzzini sul web. Pregherei pertanto chi partecipa a  questo blog, di fare un altro tipo di sforzo: invece di postare links catastrofisti prelevandoli dai gufi di professione della stampa ufficiale e/o "alternativa", cominciare a ipotizzare soluzioni concrete. Lo so, non è facile, ma ad esempio, al globale si risponde col locale dove si è meno controllabili. Per cominciare occorre convincere i sindaci dei nostri comuni a "fare spesa" positiva a favore dei  servizi per i cittadini, invece di tenere da parte "tesoretti" per poi farseli scippare dalla "legge di stabilità" voluta dalla Merkel e dalle cancellerie Ue.
A che serve essere amministrazioni "virtuose" se poi la virtù, serve a legittimare il vizio (usuraio) altrui? 
Cosa preferiscono i sindaci? Venir prelevati  coattivamente a domicilio dai loro cittadini imbufaliti e angariati di pesanti decime feudali, o sottostare agli usurai di Bruxelles, col rischio di venir scippati di tutto il risparmio nelle casse?  Sappiano: la sudditanza non paga mai. Essi saranno l'ultimo boccone inghiottito da un coccodrillo famelico, che non farà sconti a nessuno. Pertanto, è ora di scegliere da che parte stare...
Vi sono possibili micro soluzioni per la sopravvivenza dei cittadini e per ricucire quel senso della comunità attualmente disgregata. Ovvio che nuove forme di moneta locale e complementare nonché il baratto servono per poter resistere, ma non a rilanciare l'economia.  Comunque qualcosa si deve pur fare. 

 

Inoltre nell'ultimo libro di Ida Magli "Difendere l'Italia" (che consiglio a tutti di leggere) viene fatto un ottimo esercizio intellettuale su come rispondere al Laboratorio per la Distruzione voluto dalle oligarchie (analizzato nella prima parte del libro), con un ControLaboratorio per la Ricostruzione espresso dalla parte migliore dei cittadini italiani di buona volontà. Ecco alcuni stralci significativi, dell'ultimo capitolo dal titolo "Breve itinerario di un sogno ad occhi aperti".
Sul tema "identità e cultura" sono state erette barriere, paletti e trabocchetti d'ogni genere. "Più estesa è l'informazione, meno si agisce", afferma l'autrice. Non è certamente il mondo del web e l'eccesso di informazione nella quale siamo tutti quanti immersi che farà deviare il percorso della Troika. Quando si parla di "identità" occorre tener presente che non è lo Stato che crea un popolo, ma il popolo che crea lo Stato. Anche la lingua è frutto di una lunga sedimentazione culturale. E nessuna lingua al mondo, è pervasa da musicalità come quella italiana. Amante della musica nonché studiosa e musicista, Ida Magli, dedica un capitoletto a come dovrebbe essere formulata una legislazione speciale riguardante le scuole d'arte e i conservatori di musica, da sempre nostri punti forti. In particolare La Scala, alla quale auspica il ritorno di un maestro italiano.

Altri importanti paragrafi sono riservati alla scuola, all'istruzione universitaria,  alla ricerca scientifica, all'ambiente e alla sua salvaguardia, con un occhio di riguardo alla demografia, al territorio e all'immigrazione massiva. Al rapporto tra densità demografica e natalità (siamo a un pericoloso rapporto di 198 abitanti per km quadrato, dati allarmanti che dovrebbero far riflettere). La Magli si spinge anche più in là: elabora una nuova organizzazione del potere che vada nell'ottica della salvaguardia dell'identità-cultura dell'Italia e degli Italiani. Non aggiungo altro, per non rovinare le sorprese che certamente non mancano in questo prezioso volumetto. Forse non tutto è ancora perduto: "Non siamo ancora morti e abbiamo intenzioni di NON farci impiccare dai banchieri".
Ecco, credo che quest'ultima esortazione dovrebbe servire a renderci più forti e più coesi. 

Buon Anno a tutti! e che crepino lupi, squali, sciacalli, coccodrilli, rettili e pesci piranas (nel senso dei predoni)!

PS: Questo blog boicotta il discorso  di fine d'anno del Pulcinella del Colle! 

22 December 2013

Miracolo a Milano, miracolo italiano



Ricordate? C'era una volta un Androide surgelato senza cervello e senza cuore. L'Androide pensava di farsi una lista elettorale, ma si sciolse come la neve al sole e fu così che  da scelta civica,  divenne sciolta cinica. Purtroppo, numerosi ed ingenti furono i disastri e  i danni da lui provocati durante il suo governo di Replicanti che rimase ibernato per oltre un anno.  Poi venne il suo occhialuto Ologramma, autore di certi pizzini a lui indirizzati:   "Mario, per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!".
Sogni per lui, incubi per noi.
Nel sogno dell'Ologramma c'è  un doppio panettone di Natale: quello da mangiare nel 2013 e nel Natale 2014. E' troppo!
Sogno per lui, incubo per noi.
L'Ologramma non ha una parlata robotica e telecomandata come quella dell'Androide, ma in fatto di sacco delle strenne natalizie non è dissimile. E' un Babbo Natale occhialuto dallo sguardo distratto, freddo e crudele, inespressivo, la cui caratteristica è una profonda anaffettività e sociopatia, come se quel che dicesse non lo riguardasse. Egli  reca nella sua gerla:

  • Tasse immobiliari ancora maggiorate
  • Pesanti tasse sui rifiuti
  • Rincari Iva sui consumi
  • Perdita di  posti di lavoro
  • Nuovi Suicidi (come già avvenne sotto il suo predecessore)
  • Nuove cartelle di Equitalia recapitate anche alle vedove dei morti, già vittime dell'Usura del suo Predecessore
  • Legioni di immigrati a Lampedusa
  • Procedure di infrazione da parte della Ue (a cui l'Ologramma dice "Obbedisco")
  • Provvedimenti immorali  su come condannare a pagamenti i comuni virtuosi che respingono le slot machines
  • Minacce di "patrimoniali" del 10% da estorcere dai nostri risparmi che trattano già come fosse roba loro.


E molto altro ancora...Di fronte a questo paesaggio di  guerra infinita che ci riporta indietro nel tempo di almeno 60 anni, cos'ha da dire l'Ologramma a sua discolpa?
"Io non sfascio conti". Certo, i conti no. Il popolo, le persone e il Paese invece sì.
L'Ologramma occhialuto guarda lontano e promette con l'Expo 2015 un Nuovo Miracolo a Milano. Sapessi come è strano, trovare un Ologramma a Milano.
Il finale di questa nuova crudele favola a ridosso del Natale non lo so ancora, ma faccio i miei più sentiti auguri ai lettori di questo blog per trovare sotto l'albero ed il Presepe quel che veramente desiderano. Compresa la via per liberarci di questo nuova tirannia.
Tanti nuovi sogni  da realizzare per noi ma incubi per lui e per il suo vecchio Mentore mummificato del Colle.



Sapessi come è strano, cacciare un Ologramma da Milano. E da tutta l'Italia, naturalmente. Non ci resta che credere nei miracoli, almeno sotto Natale.  Non si può pensare che questi funzionino a senso unico e  soltanto per loro.


Buon Natale a tutti i lettori amici che hanno partecipato, ai blogger e visitatori di questo blog!

19 December 2013

Ue, il Paese delle Meraviglie (Spagna e Grecia)


Siamo in Eurolandia, il paese delle Meraviglie. Zona Pigs.  Avete notato lo zittificio globale sulla Spagna e sulla Grecia da parte dei nostri giornali che poi lamentano licenziamenti e riduzioni drastiche di organico? Ditemi voi come si fa a difendere una categoria di disinformatori cronici nonché di congiurati del silenzio permanente, come i giornalisti. Quando poi si decidono a dare notizia come avviene in questo articolo sulla Spagna, lo fanno raccontando la fòla del ritorno del franchismo da parte di Rajoy che fa le leggi speciali sull'ordine pubblico. Qui, un compendio di favolette "antifranchiste" da parte della rassegna-stampaglia internazionalista (Repubblica, El Pais ).  Oh no, cari pennivendoli prezzolati! Non c'è alcun bisogno di resuscitare il fantasma del Caudillo! Ci pensa  già molto bene la Troika a silenziare il popolo spagnolo col divieto di manifestazioni e con le leggi speciali. Lo avete letto bene, o cari disinformatori, il Trattato di Lisbona? Lì c'è già spiegato tutto, anche cosa devono fare i governi degli stati cosiddetti "membri", in caso di sommosse. Si può perfino sparare. Avete sentito? SPARARE.
Perciò la favola del fu Francisco Franco  e di come agisce dal  suo Regno dei Cieli, contatela ai fessi. Tagliando le tredicesime e lasciando ai suoi scherani  il compito di azzittire il dissenso nelle piazze,  Rajoy o Zapatero, non cambia di molto il quadro, dato che sono ambedue di provata fede euromondialista.  Tuttalpiù divergono solo nella foggia dei calzini. Perché è inutile raccontarci l'eterna favoletta del che cos'è la destra che cos'è la sinistra,  quando ben sappiamo che entrambi gli schieramenti praticano il cieco e ottuso fideismo verso l'Euro, l'Eurocrazia e le politiche di strozzinaggio. Cambiano i premier, ma in ambedue i casi di "alternanza" (ma quale?), ricevono ed eseguono gli stessi ordini di scuderia.
Veniamo ad un altro paese caduto sotto la cortina del silenzio da parte dei nostri media: la Grecia. Perché tacciono  è semplice: dovrebbero ammettere quel che solo i blogger scrivono esplicitamente sul fallimento dell'euro, dell'Europa e sui crimini perpetrati dalla Troika presso il popolo greco.  Temono il de te fabula narratur.
 Qui notizie  sul massacro sociale in Grecia, prelevate dal sito Gaulliste Libre:
Les mots manquent quand on décrit ce qui se passe en Grèce depuis trois ans. Hier, les émissaires de la Troïka sont revenus à Athènes pour de nouvelles négociations, alors qu’un projet de budget pour 2014 doit être voté demain. Les plans européens ont produit une situation révoltante.



Un massacre social

Bien sûr, la notion de crime contre l’humanité a un sens, précis, et il peut paraître excessif de l’appliquer à ce qui passe en Grèce. Quoique… Après tout, en 2012, le nombre de suicides a augmenté de 26%. Médecins du Monde s’alarme du fait que près de 30% de la population vit désormais sans couverture sociale, avec une baisse des vaccinations et une augmentation de 21% des embryons morts nés. On peut également rappeler que le PIB a baissé de 25%, le pouvoir d’achat de la population de 40%, que le taux de chômage (tasso di disoccupazione)  dépasse 25%, et même 50% pour les jeunes, que le SMIC a été baissé de 22%, et même 32% pour les jeunes et enfin qu’1% de la population a quitté le pays en 2011 !

S’il existait une notion de crime économique, il est évident que les plans (que Médecins du Monde a encore la naïveté de qualifier « de sauvetage ») qui sont mis en œuvre dans ce pays seraient de bons candidats pour être qualifiés de la sorte. Les émissaires de la troïka veulent discuter du déficit pour l’année prochaine, qu’ils estiment plus important que les autorités du pays. Ils veulent également une levée du moratoire sur les saisies immobilières (ndr: revoca sulla moratoria dei pignoramenti immobiliari), qui protège plus de 150 000 ménages des banques. La troïka n’a aucun scrupule à protéger les banques des conséquences de la crise mais n’a que faire du sort de ces ménages que la crise a envoyé dans le mur, dans un acte d’une incroyable inhumanité

13 December 2013

Tanto vale vivere




Alcuni amici del blog stanno facendo un'esperienza invidiabile: uscire dalle pagine del web per parlare con gente vera, con i nostri stessi problemi, che hanno la nostra stessa fissa: far risorgere questo paese, disincagliandolo dalle secche nelle quali si è arenato. Johnny, Lif, Vanda e altri che magari non scrivono perché ora non vogliono perdersi questi preziosi attimi veri, sono animati da una nuova ventata di freschezza. Non sappiamo se sarà questa protesta a far saltare il Vaso di Pandora di un Parlamento sempre più delegittimato. Ma è certo che ce ne saranno altre, sempre più creative ed articolate, e sulla base di esperienze andate a monte, ne rinasceranno altre più incisive e graffianti, eppoi ancora altre.Non ultimo, anche lo sciopero fiscale, il più temuto da chi ci strozza. Peccato non avere un Partito di rappresentanza, che coordini questi movimenti! Peccato davvero. Ma prima o poi arriverà...

In queste ore, imperversano i soloni malmostosi che arricciano il naso nei confronti dei blocchi e dei presidi cittadini: "non sappiamo chi c'è dietro", "forme di proteste ambigue, corporative, settoriali", "i Forconi sono autoreferenziali, e non rappresentano che se stessi" "infiltrazioni mafiose", "infiltrazioni di gruppi violenti" e via strologando. Insomma i soloni della solita sinistra (un tempo di lotta e di governo, e ora solo di finanza rossa), vorrebbero il certificato di arianesimo preventivo degli organizzatori delle proteste.

Il problema è che mentre il Palazzo è ostaggio della sua arroganza, della sua totale noncuranza, nonché disprezzo nei confronti di tanta sofferenza del popolo italiano, c'è chi non si rassegna all'estinzione. Non siamo ancora morti, e non abbiamo nessuna intenzione di venire indotti al suicidio dalla nuova Inquisizione fiscale dei Befera-Torquemada, dei Mastrapasqua ammazza-pensionati, dei Letta piglia ordini da Bruxelles, degli Alfano che se ne è venuto fuori con una ridicola affermazione contro le proteste in atto nel paese: "la deriva ribellistica"; dei Napolitano che si infuria perché secondo la sua lesa Maestà, votare non è più di moda. A proposito di "deriva ribellistica", ma dove se l'è andata a studiare quel due di picche di Alfano, quest'ennesima idiozia? Devono proprio avere tutti quanti una fifa boia, poveracci! Hanno paura che salti tutto il baraccone dei loro privilegi.

Sulla deriva fiscale manco una parola? Sulla deriva espropriativa delle varie IMU che che nessuno è riuscito a evitarci nel gennaio prossimo venturo, nemmeno un cenno? E che dire sulla "deriva eurocratica" che ci affligge di giorno in giorno distruggendo sempre più il nostro paese e gettando il nostro popolo nella disperazione?
Non cantate vittoria, o scherani tirapiedi del "ce lo chiede l'Europa": non moriremo per Maastricht, né per Lisbona né per Schengen. Eppoi ci avete ammazzato già tante altre volte. Tanto vale, vivere e magari alzarsi in piedi e risorgere.





NB: Foto in alto prelevata dalla fotogallery di Johnny Doe. Alfano dice che fa parte della prassi delle forze dell'ordine, togliersi il casco. E magari  è "prassi" comune anche vedere che  il manifestante trombato quanto il povero agente di polizia, ormai costretto a pagare di tasca propria la sua uniforme, si abbracciano, perché si sentono sempre più simili.

09 December 2013

9 dicembre: riprendiamoci la dignità calpestata




Mentre scrivo questo breve post non ho alcuna idea su come evolverà la protesta  del coordinamento 9 dicembre, protesta che da ieri sera  alle 22  sta bloccando l'Italia e che i media si sono ostinati fino all'ultimo a sottovalutare e a  silenziare. Non credo che l'abbiano fatto solo perché temevano le razzie nei supermercati. Più semplicemente non volevano offrire "cassa di risonanza" a categorie che si stanno sostituendo ai sindacati. Chiamiamola una semplice azione di pompieraggio preventivo.
La "guerra mediatica" (poiché trattasi anche questa di guerra) la conosciamo già a priori, prevedibilissima del resto : lo sputtanamento nei confronti dei cosiddetti "infiltrati", "terroristi", "fascisti", " facinorosi".
L'insistenza con la quale ci hanno stordito con la sceneggiata parahollywoodiana delle primarie con il trio Renzi, Cuperlo, Civati (scontato l'esito), fa pensare che questa gente è scollegata dalla realtà, non ha né vuole avere il polso della situazione del paese. Non vuole sapere quando il troppo è troppo. Non sa sondare l'esasperazione che ormai serpeggia per tutte le regioni d'Italia. Ogni categoria sociale, ha la sua da ridire, ha molti motivi per protestare e per ribellarsi: i lavoratori autonomi, il popolo delle partite IVA, gli artigiani, gli agricoltori, gli operai, i disoccupati, i sottoccupati, gli impiegati in fase di proletarizzazione, i lavoratori del pubblico che sta diventando privato, i lavoratori del privato che perderanno il lavoro e diventeranno precari a 50 anni, i commercianti che hanno negozi vuoti e la GdF alle calcagna che fa loro le pulci, mentre lascia correre gli abusivi cinesi; gli studenti senza futuro, i giovani senza belle speranze, gli anziani senza la sicurezza di una vecchiaia serena, i bambini senza servizi educativi qualificati., ai quali però l'OMS e le organizzazioni onusiane predicano nelle circolari ad uso delle scuole,  che masturbarsi è bello. Gente italiana del Nord, del Centro e del Sud di questa disgraziata penisola che vuole tornare ad essere nazione che rinasce.



Che altro scrivere? Alzi la mano chi se la sta passando bene in questo periodo.
Letta minaccia sfracelli e parla con toni allarmati,  di nazionalismi e populismi che ridurranno l'Europa in "macerie". 
Macerie? Ci vuole un bel coraggio... Più macerie di quelle create dal suo governo e da quello precedente del suo maestro di consorterie massoniche Mario Monti, cos' altro deve ancora arrivare? Perciò è ora di riprenderci in mano il destino e la dignità che ci stanno calpestando di giorno in giorno,  di ora in ora. Il  9 dicembre sarà una data spartiacque, da ricordare.  


http://piovegovernoladro.altervista.org/blog/2013/12/09/diretta-nazionale-della-manifestazione-9-dicembre/

05 December 2013

Guidiamo tutti la Ferrari e siamo tutti finti poveri




Con la tempistica di un razzo spaziale, il governo Letta ha varato l'ISEE, un nuovo marchingegno detto anche riccometro. Ma come? Siamo in braghe di tela, il paese è in decrescita recessiva, il benessere è finito, le nostre tredicesime verranno immolate all'altare di tasse rapinose che hanno tanti di quegli acronimi che non ci si sta più dietro e che succede? Si inaugura  un altro trappolone (l'ennesimo) per venire a ficcanasare nei nostri conti.

E’ bastato che una studentessa stupida e disonesta andasse all’università in Ferrari, dichiarando un reddito inferiore al dovuto e  pagare meno tasse universitarie, per indurre questo governo ad introdurre in fretta e furia il “riccometro”, che dà un’altra stangata alla maggioranza  di quegli onesti italiani proprietari di un’abitazione, spesso ottenuta dopo anni ed anni di sudati risparmi (già ultra-tassati!) e di rinunce. La stampa, usa questo esempio per fare utile cassa di risonanza.
Perché come tutti sanno l' Italia è piena zeppa di studentesse e di studenti che vanno all’università in Ferrari, vero? E magari se ne vanno a sciare a St. Moritz ogni weekend.

Inoltre siamo tutti finti poveracci che millantiamo miseria che non c'è, per questo non finiscono mai di angariarci, di angosciarci, con una nuova tassa al giorno. Con i Befera e i suoi redditometri, poi gli spesometri , perché sì, siamo  pure dei sudici consumisti spreconi che ci cibiamo di ostriche e champagne quasi ogni giorno. E ora abbiamo la spada di Damocle del "riccometro". Che misura ha la ricchezza? Quanto è lunga? Quanto è larga? Soprattutto, quanto dura?
Il calciatore  finlandese Olli Rehn  tira le orecchie a Enrichetto il Chiericchietto. Gli dice che l'attuale manovra non basta ancora. Forse è infuriato perché lui e i suoi compari della Ue, volevano massacrarci in quattro e quattr'otto, ma vedono che siamo duri a morire. Siamo ancora vivi per Dio, e tutto questo non gli va!

Ecco  dunque l'ultima notizia-lampo di un iniquo provvedimento-lampo, l'ISEE. Mi sbaglierò, ma questa è l'antifona per togliere l'assistenza sanitaria e altro welfare a tutti quanti. Col pretesto della "falsa povertà", si comincia a raccogliere un'immensa banca-dati che serve a tagliare, eliminare e sopprimere.
Intanto, proprio alla maniera dei Soviet si usa il solito esempio isolato, per punire, criminalizzare e penalizzare tutti quanti.
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Punto due. Ecco "la cosa più bella del mio governo". Così definisce Letta la ministra Kyenge. Sentite qui  cosa dice la bella del governo delle larghe intese sui fatti di Prato dove sono morti i cinesi. Tutti sapevano delle fabbriche clandestine, dei loculi maleodoranti, dei cinesi che lavorano come cinesi tra topi e scarafaggi. La Procura sapeva, la Guardia di Finanza sapeva ma evidentemente preferisce torchiare i commercianti italiani facendo le pulci per uno scontrino non dato (Cortina, Portofino, Capri sono solo gli esempi più eclatanti, ma poi ce ne sono tantissimi meno noti, costretti a vessazioni continue fino alla chiusura). In pratica nell'articolo  che ho linkato, è colpa nostra, dato che non abbiamo saputo "integrarli", i cinesi.
Spero che questo governo non arrivi a mangiare il panettone di Natale. Prima se ne va a casa, meglio sarà per tutti quanti. Oltre a essere delinquenziale si comporta pure da idiota. Si può sopportare la malvagità intelligente, ma quella inetta è intollerabile!

29 November 2013

Nome: Carlo; cognome: Cottarelli; professione: Talpa del FMI


Chiedetegli di esibire un bel distintivo di riconoscimento, che so, un pass, o un cartellino con la scritta  commissario FMI. Sì, perché gli uomini della Troika (e il Fondo monetario ne è una componente fondamentale) sono già sbarcati nel governo, anche se per ora fanno i "clandestini a bordo".  O se preferite le talpe. Qual è il ruolo della talpa? Scavare sotto terra, raccogliere informazioni, passando inosservata. La talpa è capace di avanzare per parecchi metri senza essere vista. Avete visto nell'intervista qui sopra, come Cottarelli sta tentando di fare il giulivo e pure il piacione col cronista? Mica viene a dirci: "Mi manda la Lagarde".  Macché, lui  se la ride pure.
Siamo commissariati? Potrebbe essere già una forma di commissariamento soft in attesa di tempi peggiori. Ma intanto lui se ne sta  lì e fa l'Edward Mani di Forbice con uno stipendio da Nababbo.
Altri 32 miliardi di nuovi tagli in arrivo, per la felicità di quelli...che ..."bisogna tagliare la spesa pubblica" e che non vogliono capire che in regime di perdita di sovranità, questi  di cui si parla, altri non  sono che espropri  di pezzi di nazione, orchestrati e diretti su larga scala: soluzioni alla cipriota, svendite di infrastrutture, perdite di altre realtà industriali, desertificazione dei posti di lavoro ecc.
 In realtà si tassa già laddove si può e si taglia l'essenziale (salari, pensioni,  sanità, strutture ospedaliere, municipalizzate, utilities ecc.). Insomma gli oligarchi, non si fanno mancare di nulla: tagli né tasse (si veda il caso Grecia).

Intanto regna il caos più completo fra acronimi e sigle di nuove tasse che spuntano come funghi dalla sera alla mattina. E' di queste ore,  l'atroce beffa governativa  dell'IMU prima casa per dopo la Befana 2014, della quale ne verrà fatta pagare un 40% ai cittadini, a seconda dell'aumento delle aliquote ad opera di numerosi Comuni, i cui sindaci ora fingono di stracciarsi le vesti. Doveva essere cancellata e invece risorge dalle sue ceneri come la Fenice.
Vogliamo continuare a farci prendere per il fondo schiena e a farci rapinare la nostra vita e il nostro futuro?
Sveglia, o brava (troppo brava) gente!


 Sullo stesso  tema, anche "Stalking Review" di Johnny Doe

26 November 2013

Grillo non é né identitario né sovranista

Con quella carta geografica dell'Europa sbarrata da una svastica, Grillo ha finalmente e definitivamente gettato la maschera. A tutta prima, senza aver letto il suo post credevo che  Grillo avesse  lanciato l'allarme nei confronti di una Ue legata alle oligarchie finanziarie. E siccome abbiamo detto dozzine di volte che il progetto europeo è totalitario,  pensavo si trattasse di questo. Invece no. Leggendo il suo post, Grillo fa il depositario della "linea giusta" a fronte di tutti gli altri partiti  e movimenti  identitari europei che a - detta sua - sfocerebbero nel nazifascismo (Orban, Marine Le Pen, ecc) . E allora dove si butta?
Si butta a sinistra con la solita retorica dell' "allarme arriva il fascismo". Il PCI ci ha lucrato sopra per più di 60 anni. Ogni volta che era a corto di argomenti, c'era sempre di mezzo il pericolo del "ritorno della camicia nera" e "le masse" da mobilitare. Poco importava che ci fosse la legge Scelba ad impedire  la ricostituzione del fu "partito fascista".
 Di volta in volta il "fascista" era un DC ("San De Gasperi, protettore dei fascisti"), un PSI (Bettino Craxi), un Forza Italia (Berlusconi), una Lega (Bossi),  a seconda dei casi e della propaganda elettorale.
C'è una crisi? Arriva il fascismo. C'è la benzina troppo cara? C'è il ritorno della camicia nera, che fa rima con "galera".
Il 25 aprile poi era (ed è) la festa dove chi non salta con noi, un fascista è. E via con questa retorica bollita e ribollita,  fino ad arrivare all'aberrante teoria che "uccidere un fascista non è reato".
Per non dire dei governi berlusconiani usciti democraticamente dalle urne (per quasi 9 anni) che vengono fatti durare per l'uopo un "ventennio" di "berlusconismo" (neologismo di sinistra che storpia pur sempre il concetto di "fascismo").
I gonzi (di destra e di sinistra) che hanno votato il M5S, credevano forse di trovare il nuovo che avanza? Nient'affatto, le categorie di pensiero sono sempre quelle.
Il problema di Grillo e dei suoi è che mescolato al Sel e ad altre frange di estrema sinistra,  non si distingue affatto. E allora è costretto a urlare con qualche decibel in più; a fingere di fare qualche capriola verso i suoi elettori di destra, per poi lasciare tutto come prima. Intanto però...

  • Grillo non dice chiaramente qual è il suo piano anti-euro (semmai ne ha uno)
  • Non si oppone allo scempio giuridico-parlamentare della decadenza di Berlusconi (retroattività della legge Severino), ma al contrario, mostra accanimento e ammicca al partito dei giudici
  • Confuta poco niente l'immigrazione massiva e quando sporadicamente lo fa, ritratta subito dopo
  • I suoi grillini si sono scambiati il bacio gaio in parlamento e hanno votato a favore del reato di omofobia
  • Non riesce a promuovere alcuna alleanza tattica coi numerosi partiti identitari europei di cui fa il costante detrattore.
Ricordo che il nostro Paese ha avuto la classe politica più vergognosamente filo Ue di tutti i 27 stati cosiddetti "membri", messi insieme. L'Italia è il Paese che oltre a dare di più in materia di politiche di rigore (quel famoso 3% con cui veniamo strozzati) nonché  quattrini al Fondo salvastati, è quello che riceve di meno. Ora sempre l'Italia costantemente sotto tutela dalle oligarchie finanziarie straniere e dagli Eurokomissar, è quella che a differenza di altri paesi, ha  partiti identitari molto esigui e deboli (la Lega, a cui auguro la risalita) e un movimento-ciofeca  di ben 25% di voti come il M5S,  sponsorizzato dalle ong e dalle onlus dei circoli statunitensi per l'esportazione delle cosiddetta "democrazia" (usuraia). Detti "esportatori" usano sempre il solito metodo "criptogolpista" delle ong con "finte parti terze" che soffiano con tanto di mantice, su frange locali. I loro media, costruiscono il resto dell'evento mediatico creato ad hoc.
L'ultima trovata pentastellata è quella di andare a contestare Putin insieme a Luxuria, affinché la Russia si apra alle politiche "gender". Leggere qui sui fatti di Trieste.
Conclusione: la premiata ditta Casaleggio & Grillo non è né identitaria né sovranista. Essi sono i tarocchi giusti, usati al momento giusto, per far bottino della diligenza-Italia.

Nel contempo, alle "masse" si deve dare l'illusione della ribellione e della costante "mobilitazione", magari..."antifascista". Al PCI questa strategia,  ha fruttato oltre 60 anni di potere. E continua coi piddioti... Ora ci prova anche Grillo.


su Rischio Calcolato: Grillo contro Le Pen e Orban

22 November 2013

Discount Italia

Ascoltate bene questo video prelevato dalla trasmissione La Gabbia andato in onda mercoledi 20 alle h. 21, 10 su La 7. Riassume in poche immagini la missione del duo Letta-Saccomanni: portare a termine l'operazione Britannia del '92 a proposito di dismissioni dei nostri più qualificati assetti industriali. E senza bisogno del panfilo. Evidentemente,  il barile non è ancora stato raschiato fino in fondo. Per la serie "ce lo chiede l'Europa" vogliono di più, ancora di più, sempre di più. Mancano all'appello altre importanti industrie e infrastrutture relative ai servizi pubblici...


Qui un'interessante intervista di Giulio Sapelli su a cosa servono esattamente queste "dismissioni" che non arriveranno nemmeno a coprire una goccia del nostro vero debito ( oltre 2mila miliardi) , in sé inestinguibile.  Il governo ha poi annunciato un primo pacchetto di dismissioni da 10-12 miliardi che prevede, tra l’altro, cessione di quote di controllo e non di controllo di alcune società e la cessione del 3% di Eni senza discesa sotto il 30%, con un’operazione di buyback. «Abbiamo intenzione di intervenire su alcune partecipazioni, dirette e indirette, con la cessione al mercato di quote non di controllo tranne che per Sace e la parte commerciale di Grandi Stazioni», ha detto ScendiLetta annunciando che si tratta di Stm, Enav, Fincantieri, Snam, Cdp Reti, Tag.




Ma come racconta il fantomatico sig. Nessuno del fumetto di La Gabbia del video qui sopra, se passa il piano A, perderemo tutte queste risorse produttive, in quanto dovremo cederle più o meno "spontaneamente" alle oligarchie finanziarie straniere. Viceversa se passa il piano B, arriva direttamente la Troika  entro pochi mesi a costringerci "ai saldi obbligatori". Non c'è che dire: abbiamo delle grandi libertà d'opzione....

19 November 2013

L'Italia che si sbriciola (2)


Quello che è accaduto in Sardegna è un tragico copione già visto a Genova, già visto in Val di Vara, in Val di Magra e alle Cinque Terre  nell'autunno 2011. Tant'è vero che ho mantenuto lo stesso titolo di un analogo post che parlava di un'analoga sventura manifestatasi in questo stesso periodo dell'anno. I morti in quest'ultima (?) sciagura, sono ancora di più (16 le vittime di cui quattro bambini, tremila, gli sfollati), ma è un bilancio ancora provvisorio.  Che L'Italia e la fascia mediterranea, abbiano subito modificazioni meteorologiche, nessuno osa dirlo. Eppure lo sappiamo e lo constatiamo sempre più. Sappiamo che questo caldo sciroccoso di metà di novembre è anomalo. Come è anomala la fioritura degli iris (fiori che secondo il calendario botanico sbocciano in aprile-maggio) nel giardino di novembre. Come è anomala la bougainville in fiore, in un periodo in cui dovrebbe perdere le foglie. Come è anomalo il mare surriscaldato. Se uno  ci si tuffa dentro, sta quasi meglio in acqua che fuori, da tanto è tiepida. Quella massa acquea che fa sì che poi si incontrino le correnti di aria calda come ai tropici, creando trombe d'aria. Il linguaggio di questa nuova disgrazia è simili ai bollettini di guerra: bomba d'acqua, muro di fango, strage di persone ecc. ecc.




E' di queste ultime ore il solito rimpallo delle responsabilità: la Protezione Civile doveva allertare prima la popolazione? il ministro Orlando (Pd) difende l'operato della  Protezione civile dicendo che erano già stati diramati gli avvisi per tempo; il governatore della Regione Sardegna Cappellacci avrebbe dovuto diramare l'allarme della Protezione Civile,  ecc.ecc. Scenario déjà vu. 
Ma intanto nel disagio, nella calamità e nella sventura ci sono i sardi (Olbia è sommersa, la Gallura pure, Nuoro e Oristano idem), una regione già gravemente in ginocchio, poiché alle prese con una crisi economica senza precedenti. Una crisi che ha sradicato quegli impianti industriali che davano lavoro a questa meravigliosa regione. Con quei fieri sardi  che avevano coraggiosamente messo in fuga il tecno-banchiere Passera del fu-becchino governo Monti, inducendolo a prendere in fretta e furia un elicottero, allorché venne a far finta di risolvere i loro problemi.
Ora c'è Letta (stavolta non potranno dire che è Berlusconi che porta iella) e lo stato di calamità non fa che aggiungere danno ai già molteplici danni che stiamo subendo.




Eppure è già da parecchio tempo che si parla di Italia come paese a rischio idrogeologico, che ci vorrebbero dei bei miliarducci per metterlo in sicurezza. Quante volte l'abbiamo sentito dire?
Così, nell'indifferenza generale, abbiamo nella nostra Penisola pezzi di scogliere e di falesie che  si sgretolano e cadono a picco in mare (il Conero, ad esempio), montagne dolomitiche che franano (è di questi giorni la frana di un pezzo del monte Civetta nel Veneto),  spiagge che spariscono, poiché trascinate via dal mare. Per curioso paradosso, le spiagge spariscono, ma c'è chi vuole "privatizzarle". Roba da neurodeliri!

I suddetti miliarducci dove credete che vadano a finire? Mica nella sicurezza del nostro territorio. No, finiscono nelle fauci di banche internazionali che incassano montagne di denaro a non finire, per tasse rastrellate dalle tasche dei cittadini... a non finire... per un debito inestinguibile. La misura è davvero stracolma. L'Italia che si sbriciola e che cade in pezzi è una metafora del nostro cupio dissolvi.

Solidarietà e affetto al popolo sardo e un  vivo augurio affinché prenda celermente in mano il proprio destino.


Una cosa sul cinismo dei media: finitela di chiamare il ciclone col nome di Cleopatra ("Cleopatra ha colpito", "Cleopatra qua, Cleopatra là")  e di scrivere sul Corriere e su altri giornali "Come ti senti dopo questa catastrofe?" (Triste, soddisfatto, non so, con  le relative emoticon, accompagnate da  percentuali statistiche ).
Si muore anche di infelici bischerate, oltre che di tragedie.




 Due euro per la Sardegna e la sua ricostruzione telefonando al 45500 o componendo un sms (a cura della Croce Rossa).

15 November 2013

Il Dovere morale della Ribellione

In questo post pubblico solo proposte di ribellione con tanto di scadenze imminenti: il 9 dicembre prossimo, una data che con ogni probabilità segnerà uno spartiacque, rispetto al silenzio assordante degli Italiani dopo tutte le angherie, gli abusi e le vessazioni subite in questi ultimi anni. Non entro nel merito di chi organizzerà queste proteste. Presto sapremo se saranno petardi o fuochi d'artificio. Pubblico invece un manifesto prelevato dal blog di Marista.




Oltre a ciò,  ho caricato qui sopra,  anche il video proposto  da Vanda sul blog.




 E anche l'articolo di Blondet Ribellarsi è un diritto. Cominciamo? 

Riprendo la domanda: sì, cominciamo?

12 November 2013

Grecia, faremo la stessa fine?





Leggendo il drammatico articolo di Ida Magli sulla Grecia che annienta se stessa per vie parlamentari consegnandosi alla dittatura, vien fatto di chiedersi: "Faremo la stessa fine?".
Il Parlamento sta per approvare, infatti, una norma che, riassumendone in poche parole il senso, punisce con la reclusione per almeno sei mesi chiunque violi le decisioni del “regolamento UE”. A questo punto di sottomissione sono giunti, dunque, i governanti greci?
Aggiungo però a detto articolo, che ci vuole poco a manipolare i popoli e le persone a far loro credere quel che fa più comodo. A indurli ad agire contro i loro stessi interessi. A fare sì che diano retta ai loro nemici pensando che siano amici. Ma questo ci riconduce dritto dritto al concetto di che cos'è oggi veramente la democrazia, una delle parole più screditate che ci sia. Chi rappresenta?  A cosa servono i parlamenti, se poi le decisioni da prendere vengono prese in quelle consorterie di cui questo blog si è già occupato e delle quali il popolo ne è completamente all'oscuro? A cosa serve il voto? Quando il tavolo del gioco è truccato a priori, quando le carte sono truccate, a che serve pensare di far vincere una forza politica piuttosto che l'altra? Esaminiamo bene chi siede negli scranni dei parlamenti dei singoli stati facente parte della Ue: quelle forze politiche che devono già presentare il certificato di purezza garantita pro Ue. Non importa che siano di centro, di destra o di sinistra.
I despoti di Bruxelles pretendono a priori il certificato di arianesimo eurocratico dei parlamenti degli stati sudditi e non sovrani. In pratica fatti salvi i pochi casi come Orban in Ungheria, abbiamo dei governi-fantoccio, dei parlamenti-fantoccio e dei politici pupazzi. Così, ad esempio, abbiamo uno Zapatero omologato in Spagna, e in alternativa a lui,  un Rajoy altrettanto omologato.
Un Sarkozy omologato a cui fa da contraltare un altro omiciattolo legato ai poteri finanziari ed eurocratici come Hollande. In Germania la Merkel succede a Schroeder entrambi eurocrati di ferro. Per non parlare del precedente Helmut Kohl, uno dei padri fondatori di questa cloaca di Ue. Ricordiamoci della sua famosa battuta: "Voi avrete sempre paura dei Tedeschi… soltanto se legherete la Germania come i Lillipuziani hanno legato Gulliver , vi sentirete al sicuro dalla sua forza… la Germania è il vostro destino”.
Con la differenza che nel romanzo di Swift furono i Lillipuziani a legare Gulliver, mentre secondo il Kohlpensiero è la Germania che ambisce a legarci, offrendoci pure cordami e ceppi a piedi per non muoverci più (il famoso 3% oltre il quale non si sfora).
Con ciò, non voglio giustificare il sonno della Ragione della Grecia e come si sta adattando alla svendita del suo meraviglioso territorio. E' di questi giorni, infatti, la notizia che l'emiro del Qatar si sta comprando 6 isole greche nello Ionio:
Hamad bin Khalifa al Thani, 61 anni, si è comprato sei isolette greche nello Ionio. L'arcipelago delle Echinadi, situato di fronte a Itaca, è stato acquistato per 8,5 milioni di euro, il più ingente investimento privato in Grecia dall'inizio della crisi del debito. L'emiro, uno degli uomini più ricchi del mondo e che in Italia ha già investito nella maison Valentino e in Costa Smeralda, si era innamorato delle isole quattro anni fa.... (fonte: il Sole 24 ore)

 Mi preme  solo ricordare che il governo di Samaras è una sorta di cabina di regia della Troika stessa e che al suo interno vi si trovano pure uomini del FMI. Pertanto,  i piani di devastazione della democrazia  e i durissimi meccanismi di coercizione del popolo greco (e non solo) sono stati  ben congegnati e studiati fino al millesimo.

Omogeneizzare i popoli che saranno governati da un unico centro di comando, riducendoli a singoli individui tutti uguali perché privi di ogni bene che li differenzi (senza sesso, senza parenti, senza patria) e sono tutte provviste della stessa pena per chi non le osservi: il carcere. Lo è la legge sull’omofobia e nessuno, sebbene si tratti di reati d’opinione, se ne è meravigliato. L’idea che “Europa” e “carcere” siano un tutt’uno è già stata introiettata, o meglio: tutti sanno che soltanto con la dittatura e il carcere sarà possibile tenere unito l’impero europeo (Ida Magli - art. cit).

08 November 2013

Lo scippo delle tredicesime




Non sanno come fare a dirci che anche quest'anno le tredicesime degli Italiani saranno erose e  risucchiate dalle tasse. Ce lo chiede l'Europa, naturalmente. Se dovessero non erogarle più e dire chiaro e tondo: "Cari Italiani, quest'anno sarà un Natale da fame, perché le vostre tredicesime ce le teniamo noi, nelle saccocce di Saccomanni", allora e solo allora finalmente il popolo si solleverebbe furiosamente. E invece no. Il trucchetto-scherzetto è sempre quello di  servirsi di sigle e acronimi per giustificare l'estorsione e lo scippo delle tredicesime.
L' Imu prima rata : ve l'abbiamo abbuonata quest'estate, ma ora dovrete rendercela. E pure  con gli interessi; più Tares, Tarsu, Trise, Tasi e Tari e altre porcherie che iniziano con T.
T come Troika.

Lo avete sentito Olli Rehn? ...Lancia seri dubbi sulla possibilità che quest'anno l'Italia blocchi il deficit al 3%. Per centrarlo è opportuno che tutte le misure previste dal governo siano applicate alla virgola. All'appello, però, mancano 600 milioni attesi dalla sanatoria per i gestori delle slot machine (ne entreranno, 235); 600 milioni dal blocco delle spese discrezionali dei ministeri; ma soprattutto c'è incertezza sul gettito della seconda rata dell'Imu sulla prima casa.
 No, gli Italiani  non l'hanno sentito: sono troppo occupati a guardare i partitucoli che non contano più un tubo, mentre litigano in tv  tra di loro (seduti a destra, seduti a sinistra, col falso conduttore super partes che finge di stare nel mezzo). Ebbene, se invece di perdere tempo ad ascoltare questa  piccionaia di futili  minus habentes, qualcuno si fosse preso la briga di ascoltare Olli Rehn, avrebbe capito che più sborsiamo e meno questi eurocrati criminali sono sazi e contenti. Non basta mai....non basta mai...Ancora, ancora...
E se per caso, si dovesse trovare quella famosa "copertura" della fatidica e ormai ridicola prima rata IMU, state certi che ci sarà uno "scoperto" di non so quante altre tasse nascoste sotto altre sigle cui dovremo far fronte.  Sicché questo è il solito gioco delle tre tavolette. Anzi, cinque tavolette, visto il numero di tasse che iniziano per T.
Poi tornerà Olli Rehn, Van Rompuy, la Culona criminale e tutto il caravanserraglio eurobabbeo a scuotere la testa,  e ad aprire nuove procedure di infrazione contro di noi (sui rifiuti, sulle galere esorbitanti, sui delfini negli acquari non a norma, sulla Nutella troppo grassa, sulle api nelle arnie, le mosche,  le zanzare e chissà quale altro demonio...). Non basta mai a questi criminali della Troika.
 Di quel  3%,   che ci soffoca e ci sospinge nel baratro, si muore.



A' la lanterne les eurocrates! E quando penzoleranno dai lampioni, nessuno avrà pietà di loro.
Già in Bretagna  i contadini con in testa i berretti rossi (les bonnets rouges) del 1675, si rifiutano di pagare l'ecotassa agricola. Nel 1675, gli agricoltori brettoni legiferarono e stabilirono un codice contadino  di varie leggi riguardanti, in particolare, l'abolizione dell'ordine feudale.
Molti anni dopo, nel 2013, i manifestanti brettoni scandiscono uno slogan significativo: "vivere, decidere e lavorare nel Paese".
Non sarà una semplice jacquerie, ma l'inizio di rivolte anti-Ue che incendieranno la Francia. Hollande (e non solo lui)  ne teme già l'effetto domino.
Berretto rosso di sera, bel tempo si spera...

05 November 2013

ECTR, l'occhio che uccide i popoli



Siamo ad un nuovo terrificante acronimo : l'ECTR. Ovvero Il Consiglio Europeo per la Tolleranza e la Riconciliazione. Sì, avete letto bene. Ed è fin troppo facile fare dei raffronti col Ministero dell'Amore di orwelliana memoria la cui funzione era quella di controllare i membri del partito e di convertire i dissidenti alla sua ideologia, dotato pure di una polizia politica, la psicopolizia, che interveniva in ogni situazione sospetta di eterodossia e di deviazionismo (oggi si direbbe di "negazionismo" e "revisionismo"). Non sto scherzando affatto: la realtà supera la finzione letteraria. Leggete quanto segue e tenetevi forte.

Il Consiglio Europeo per la Tolleranza e la Riconciliazione ( ECTR ) lanciato sotto la guida del presidente polacco Aleksander Kwasniewski e Moshe Kantor, presidente del Congresso Europea Ebraico, ha chiesto l’istituzione di organismi di sorveglianza per monitorare direttamente il comportamento intollerante di certi cittadini e gruppi.

Siamo ancora una volta al linguaggio newspeak di Orwell, laddove tolleranza sta per repressione e riconciliazione sta per guerra ideologica, e  guerra di propaganda senza quartiere. Impariamo a decifrarla questa neolingua, perché queste orripilanti mistificazioni, sono ormai all'ordine del giorno. 

Il Consiglio, che comprende i presidenti della Repubblica Ceca, Slovenia, Albania, Lettonia e Cipro, e i primi ministri della Spagna e della Svezia, ha presentato la proposta in un rapporto consegnato alla Commissione per le Libertà Civili del Parlamento Europeo ( LIBE ). 
Il ECTR ha chiamato la sua proposta “Statuto Nazionale per la promozione della tolleranza” e lo ha , pubblicato con il titolo “Proposta di direttiva del Consiglio recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale".
L’ECTR richiede la messa al bando delle ”diffamazioni di gruppo” cioè ”commenti diffamatori fatti in pubblico e rivolti contro un gruppo … o dei suoi membri , al fine di incitare alla violenza , ridicolizzarlo o sottoporlo a false accuse“. Vengono considerati diffamatori anche commenti offensivi rivolti a gruppi in tempi (un'altra epoca storica) e luoghi diversi (al di là dei confini dello Stato)”.
Saranno inoltre soggetti a sanzioni penali i “crimini di odio“, che prevedono non solo “incitamento alla violenza”, ma “una palese approvazione di una ideologia totalitaria, della xenofobia o dell’antisemitismo”.
“I membri dei gruppi vulnerabili e svantaggiati “, aggiunge , ”hanno diritto a una protezione speciale” in aggiunta alle normali protezioni legali offerte da parte dello Stato. Questa “protezione speciale … può implicare un trattamento preferenziale ”per quelli individuati come ”vulnerabili ”.
Il fine è quello di prendere “azioni concrete per combattere l’intolleranza, in particolare al fine di eliminare il razzismo, pregiudizi di colore, la discriminazione etnica, religiosa, ideologie totalitarie, la xenofobia, l’antisemitismo, anti-femminismo e l’omofobia”.

Riprende la notizia in oggetto anche il sito Infowars di Alex Jones con un articolo dal titolo.
"L'Unione Europa sta monitorando i cittadini intolleranti".

"Una proposta spaventosa attualmente all'esame del Parlamento europeo avrebbe dato mandato  ai governi di controllare i cittadini ritenuti "intolleranti" e potrebbe anche portare ad un divieto di ogni critica dell'Islam e al femminismo". 
E ancora: 

"Scuole a partire dal livello elementare saranno imposte dal governo a "introdurre corsi di incoraggiare gli studenti ad accettare la diversità e la promozione di un clima di tolleranza per quanto riguarda le qualità e le culture degli altri."

Ecco nel dettaglio il paragrafo relativo alle sanzioni penali.
Sezione 7. Sanzioni Penali

  • I seguenti atti saranno considerati reati punibili come reati aggravati: 
  • i crimini d'odio come definiti nella sezione 1 . 
  • l'incitamento alla violenza contro un gruppo come definito nella sezione 1 . 
  • la diffamazione di gruppo come definito nella sezione 1 . 
  • la palese approvazione di una ideologia totalitaria, la xenofobia e l'antisemitismo. 
  • l'approvazione pubblica o la negazione dell'Olocausto. 
  • l'approvazione pubblica o la negazione di qualsiasi altro atto di genocidio la cui esistenza è stata determinata da una corte penale internazionale o da un tribunale. (fonte: Comedonchisciotte).

Ovviamente oltre a tutto ciò, ci sarà la messa al bando dei soliti simboli nazisti, fascisti e comunisti. Che è un po' come voler sbianchettare surrettiziamente la storia. Putin giustamente si rifiuta di fare abiura e di dar vita a operazioni di iconoclastia  e di  cancellazione dei simboli del regime comunista in Russia, perché anche gli errori (ed orrori) della Storia, servono a comprenderla nel suo insieme. E perché la storia di un popolo, nel Bene e nel Male,  è pur sempre il suo destino. Noi Italiani, invece facciamo molto rumore e reprimende a non finire, se solo qualcuno osa proporre di intitolare una via di Roma a Giuseppe Bottai. In questo modo non saremo mai padroni di nulla: senza passato, né presente, né futuro.
Ci attendono tempi foschi, cupi e oscurantisti, e l'Occhio del già famigerato ECTR è l'occhio che uccide. Ferisce a morte la  speranza dei popoli. Ne fiacca la tempra e il loro legittimo desiderio di riscatto. Sopprime il loro spirito critico e ne uccide la ragione.  Li uccide nello spirito e nel corpo.
Che Dio ci aiuti!

30 October 2013

Contante: ancora con le Mani nel Sacco




Provaci ancora Sacc! Non bastava Monti e il suo mille (euro) e non più mille. Ora Saccomanni (nomen/omen) in materia di contante,  ci chiederà di più. Chi è Fabrizio Saccomanni? Qui la sua biografia.  Come al solito i peggiori esperimenti criminali si fanno qui da noi. L'assalto alla diligenza Italia, non è ancora stato completato. Vogliono di più, ancora di più, sempre di  più. Che sta succedendo? C'è aria di grande default in arrivo da parte delle banche internazionali ed è il caso di dire che si  preparano a mettere le mani avanti.

Oggi mercoledi 30 ottobre è una data storicamente grama da ricordare: scompare definitivamente il segreto bancario ai fini fiscali. Entro il 31 ottobre, infatti, banche e operatori finanziari dovranno comunicare all'Anagrafe tributaria tutti i dati dei propri correntisti. Pertanto, dovranno essere comunicati i conti correnti (con relative movimentazioni) aperti entro il 2011. Entro il 31 marzo 2014 quelli del 2012. Ed entro il 20 aprile del prossimo anno, i conti correnti, deposito titoli e ogni operazione effettuati nel 2013. A quel punto, la mappatura sarà completa. E il fisco italiano avrà a disposizione il sistema di monitoraggio e mappatura contro l'evasione fiscale più completo al mondo. Nella sostanza, banche, Poste italiane, organismi di investimento collettivo, società di gestione del risparmio, dovranno comunicare tutti i dati identificativi del titolare del conto corrente. In più, dovranno comunicare all'Anagrafe tributaria gli importi totali delle movimentazioni effettuate nei dodici mesi. Vale a dire, dovranno fornire i dati sugli importi totali degli accrediti e degli addebiti dell'anno. E infine, fornire il saldo all'1 gennaio e al 31 dicembre. (leggere tutto l' articolo tratto da Il Giornale)

Ma torniamo ai mai sopiti desideri di rastrellamento del contante da parte di Saccomanni e dei suoi mandanti internazionali. 

Nella vita comune, l'utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista. La possibilità di utilizzare denaro contante per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l'utilizzo del denaro contante, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta.

L'utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.

Questo, unito alla possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso tecnologico ha reso disponibili, contribuisce ad elevare il grado di efficienza della società e delle pratiche commerciali le quali, a seconda dei casi, richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie di spese.  (...)

Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato oltre che di questa forma di libertà (cioè quella di utilizzare il contante), anche dell'unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario. Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero e proprio incubo: la corsa agli sportelli (da Comedonchisciotte)


Resta comunque evidente che queste grandi manovre finanziarie, basate sul sistematico controllo poliziesco e spionistico del patrimonio e del risparmio privato dei cittadini, nascondono qualcosa di losco, di terribile, di non detto e di ben occultato dai camerieri della nostra classe politica, letteralmente impotenti non solo a difenderci, ma anche a comunicarci la tempesta perfetta che sta per abbattersi addosso ai paesi della Ue. Questo vale anche per lo scandalo intercettazioni di Obama verso i paesi cosiddetti "alleati". Figuriamoci poi chi non lo è! Non stracciamoci però le vesti: questo del Datagate  è il segreto di Pulcinella. In passato leggevamo tutti troppe spy story di Le Carré, e la spia aveva lo sguardo algido di chi veniva dal freddo. In realtà, c'era la Prima Repubblica ed eravamo spiati (si veda la fine fatta fare a Enrico Mattei e
Adriano Olivetti) dagli esponenti del "mondo libero, occidentale e democratico"; c'era Mani Pulite che è stata messa in piedi direttamente dall'Intelligence americana (Clean Hands) e siamo stati spiatissimi. Molte nostre eccellenze aziendali sono cadute nella rete delle intercettazioni da parte di Echelon, il Grande Orecchio, d'Oltre-Atlantico. E' caduto il Muro, ma dopo l'11 settembre,  continuavamo a essere spiati con la solita scusa del "terrorismo internazionale". Fino ad arrivare ad oggi con il Datagate col sistema spionistico PRISM, l'orecchio killer del "democratico" Obama dal Nobel preventivo. Siamo sempre stati un Paese a sovranità limitata. Triste dirlo, ma questa purtroppo è la nostra Storia, dal dopoguerra ad oggi. 
Non invadiamo la privacy dei popoli. Vogliamo solo sapere cosa stanno facendo


Nel comunismo, la proprietà privata era un crimine; nell’ipercapitalismo speculativo, è una «inefficienza» sorpassata, che vi faranno passare di testa con la pubblicità: «Perché rinunciare all’ultimo modello? Ve lo diamo noi. È gratis!». Il risultato è lo stesso del comunismo: nessuna proprietà privata, significa nessuna libertà politica. Avrete tutti lo Smartphone: lo stesso. Lo stesso automezzo elettrico-ecologico. Le stesse scarpe, lo stesso vestito. Tutto americano.



È il vostro futuro. ( da Il Super-stato canaglia senza freni)


25 October 2013

Paga e TASI ! (ovvero La danza degli acronimi)



Confesso che nel valzer degli acronimi propinati dalla nuova legge finanziaria di Letta, non ci ho capito nulla. Parlo di Tares, Tarsu, Trise, Tari e Tasi. Ci capite qualcosa? Ogni quotidiano fa a gara nel pubblicare quadri riassuntivi, specchietti sinottici dove si tenta di spiegare le varie sigle con relative aliquote, ciascuno in modo diverso dall'altro.    Personalmente, capisco solo che hanno fatto finta di toglierci l'IMU sulla prima casa, per poi metterci di colpo tre o quattro altre tasse alla volta. Con buona pace per la campagna elettorale del PdL sull'Imu che è stata una beffa atroce. Esattamente il contrario del gioco dei fustini della lavatrice. Ricordate? Paghi uno e porti via due. Qui invece,  fingono di scontartene una (l'IMU) per poi rifilartene ben quattro o cinque alla volta. Leggere qui  e anche qui.
Ci prendono  brutalmente per la pelle del fondo schiena, ma nessuno si ribella. Perfino il Sole 24 ore è costretto ad ammettere che la tassazione sulla casa, non lascia, ma raddoppia. Anzi, triplica pure.
La tassazione immobiliare non lascia, ma raddoppia. Anzi triplica. Con la nascita del nuovo tributo sui servizi (Trise), a sua volta suddiviso in due parti: la Tari sui rifiuti e la Tasi sui servizi indivisibili. Che sostituiranno la Tares e l'Imu sulle prime case non di lusso. Imu che invece resterebbe sull'abitazione principale di pregio e sulle seconde case. Tari e Tasi non differiranno solo per una consonante, ma per l'intera struttura. La prima sarà una tariffa e sarà commisurata alla superficie calpestabile già utilizzata per pagare fin qui Tarsu, Tia 1 e Tia 2. Per poi trasformarsi più avanti in Tarip, una tariffa puntuale e commisurata alla quantità e qualità di rifiuti prodotti. La Tasi invece sarà un tributo con un'aliquota di partenza dell'1 per mille che utilizzerà la stessa base imponibile dell'Imu. Fermo restando che il tetto massimo del prelievo non potrà superare le aliquote massime Imu: 6 per mille sulla prima casa 10,6 sulla seconda.

Ma ce n'è un'altra. Pare che il botto siano le seconde case tenute sfitte nello stesso comune di residenza della prima casa,  e magari date in comodato a figli o nipoti, a giustificare aumenti da capogiro. In particolare in grandi città come Milano e Roma. Aumenti a carattere espropriativo come spesso si è puntualizzato in questo blog. Non più tardi di ierisera (giovedi 24) a Porta a Porta salta fuori dal cappello del cilindro del Pd, il nuovo che avanza: Gianni Cuperlo, l'esile biondino reclamizzato dal Pd come il "bello e democratico", che afferma serafico di doversi occupare anche degli inquilini sfrattati e non solo dei rentiers. Avete sentito bene? Rentiers, pronunciato alla francese (proprietari fondiari, latifondisti , titolari di rendite),  un termine usato dai giacobini durante la Rivoluzione Francese e successivamente dai comunardi.
Dirò subito che è un termine (usato anche da Barnard in alcuni suoi scritti) che non mi piace, in quanto crea confusione. Quando in Italia era possibile, poiché il fisco non era ancora così vorace come oggi, non sono stati pochi quegli Italiani che hanno investito nel mattone, in quanto sapevano benissimo che in banca, i loro risparmi sarebbero stati polverizzati (se metti 1000 euro, alla fine dell'anno te ne trovi 700). E allora più che titolari di "rendite parassitarie",  trattasi della semplice e contadinesca norma del "mettere il fieno in cascina. ".
Cuperlo, il "bello e democratico"
Se proprio Cuperlo (nella foto)  deve parlare di rentiers, è il caso che si ricordi che il vero "latifondo",  le vere rendite di posizione, ce le ha sempre avute storicamente il suo partito, a partire da EdilCoop e da altre cooperative rosse immobiliari presso i loro feudi regionali, vere e proprie holding di autofinanziamento del suo partito nonché importanti centri di clientele. E' il caso di dire che non capisce un cuperlo.
Cuperlo non capisce, ma si adegua al Dio Mercato: fuori gli Italiani e i loro figli "in comodato", e dentro, le agevolazioni di "edilizia popolare" per gli stranieri. Ecco cosa, come e a chi serve l'alluvione demografica in atto nel nostro Paese e gli sbarchi senza fine di questi giorni.  A creare "nuova edilizia" cosiddetta "popolare", con gravi conseguenze ambientali e idrogeologiche per il nostro territorio, già fortemente provato.
Intanto per gli autoctoni vale il  detto "paga e TASI", che in veneto vuol dire taci.
La danza macabra col resto degli acronimi basati sulla più assoluta nebulosità e totale mancanza di trasparenza (voluta)  nei confronti dei contribuenti, continua...
Per  inciso, questa "finanziaria" è stata fatta sotto dettatura di Olli Rehn e dell'Eurocrazia di Bruxelles. As usual.