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27 April 2013

Un governo di freschezza?





L'altro giorno ho sentito una trasmissione radiofonica demenzial-satirica "Un giorno da pecora" che aveva un tormentone preso dalla pubblicità. Ricordate quella della caramella balsamica con tre che fanno la sauna eppoi cantano in coro il nome della caramella: "Riiiicoooola"? Su quell'aria dopo la candidatura di Letta jr facevano in coro il tormentone "Enricoooolètttt". Subito dopo  la formazione del neonato governo suddiviso in dicasteri, vedo Napolitano vestito in  un grigio fresco lana parlare di "freschezza" al governo. E' encomiabile da parte di un quasi novantenne usare questo termine. Qui abbiamo la nuova  compagine governativa suddivisa per ministeri: http://www.corriere.it/politica/13_aprile_27/enrico-letta-dopo-braccio-ferro-governo_bcf59786-af46-11e2-a5a6-3fc36303fbd5.shtml
Su Enrico Letta detto Lettino per differenziarlo dallo zio Gianni, molto è stato detto e scritto. Le consorterie da cui proviene (Bilderberg, Trilateral, Aspen Institute) la sua scuola-quadri con Beniamino Andreatta sono cose arcinote.

Resta un fatto: i postcomunisti quando vincono (si fa per dire) hanno bisogno di nascondersi dietro a un bel democristiano. In altre parole, non hanno un leader:  è il loro  crudele quanto paradossale destino.
Questo passa il convento. O meglio le consorterie internazionaliste. Questa squadra governativa risponde appieno ai criteri del NWO: molte donne all’interno (quote rosa), qualche vecchio tecnico neanche troppo mimetizzato (Saccomanni, uomo di Draghi all'Economia ed Enzo Moavero Milanesi già reduce dal governo Monti); le quote multikulti (Cécile Kyenge), lo ius soli alle porte.
Non c’è lavoro nemmeno per noi, ma dovremo occuparci del Common Good, ovvero il Bene dell’Umanità.  E’ un governo che conviene  un po' a tutti:
1) Conviene al Berlusca per i suoi guai con la Magistratura e per mettere in sicurezza le sue aziende.
2) Conviene al Pd che è in pericolosa via di disgregazione e a rischio di scissioni interne
3) Conviene alla listarella civica Montiana-casinista, che altrimenti sparirebbe.
4) Conviene perfino a quel ciarlatano di Grillo che si augurava un bell’inciucio “Pd meno elle e Pd con L” per rimanere il rais incontrastato delle piazze italiane. Sai che consolazione!

Ecco, ora è stato accontentato. Ora potrà agitare quella sua chioma da Garibaldi taroccato e urlare a tutto decibel al "complotto del Mulino Bianco" tra zio Gianni e il nipotino Enrichetto. Per la sua felicità, ora c'è pure la coppietta bipartisan che ha già sperimentato le delizie dell'"apertura a domicilio": Nunzia Di Girolamo del PdL (giovane avvocato di 32 anni) moglie di  Francesco Boccia, del Pd, grande sostenitore di Letta. La Di Girolamo avrà il ministero dell'Agricoltura. Frattanto,  il Mulino macina...

Della necessità di sostenere questa "freschezza" generazionale al potere (ci sono in effetti molti giovani) ne ha parlato anche il  povero smacchiato Bersani.
Intanto, sempre in nome della "freschezza che avanza" arriva la ministra congolese Cécile Kyenge, che, agguerritissima, parla già di "ius soli" imminente, manco fosse la madre di tutte le priorità. Non c'è uno straccio di lavoro per noi, ma dobbiamo sostenere il Common Good Universale, regalando cittadinanze-premio ai nuovi arrivati dai 4 cantoni del mondo.

Tutti in coro: Enricooolèttttt!

21 April 2013

Tra fossili e folli

I partiti non sono riusciti a  mettersi d'accordo su niente e su nessun nuovo candidato presidenziale. C'è già chi parla di melina preventiva, per lasciare lo scenario invariato tanto caro ai poteri forti.  Arriviamo al paradosso che il Pd tratta i suoi candidati come ciocchi di legno da ardere. Marini da essi stesso proposto? bruciato sul caminetto. Prodi? acclamato all'unanimità per poi essere sacrificato da essi stessi sulla pira. Patetico, il PdL costretto a perorare cause altrui e a sposare la rosa dei candidati  piddini. Ora tutti parlamentari  della Repubblica vanno  come tanti sudditi col cappello in mano (perfino i governatori delle Regioni)  a chiedere la grazia a re Umberto...pardon, Giorgio, affinché rimanga ancora  sul trono. Costui ha compitamente annunciato da subito che in caso di sua rielezione (come poi è avvenuta ieri 20 aprile alle 18,15, in modo quasi plebiscitario ) i patti li detterà lui: Governo del Presidente o niente.  Larghe intese o niente. Rieccoci all'incubo di un governo commissariato dalla Troika , con tasse, espropri di risparmi ecc. ecc. 
 Per governo del Presidente, si intende ovviamente un uomo gradito ai "mercati finanziari". Monti si bruciato da sé con quella lista-fantoccio che è finita in nulla, pertanto non potrà più essere il futuro presidente del Consiglio dei Ministri, ma potrebbe ottenere una carica importante  nella nuova formazione dell'esecutivo (l'Economia). Perciò il delfino del Presidente sarà per la terza  volta in vita sua (non c'è due senza tre)   con ogni probabilità il Topo Mannaro, alias l'Amaro Giuliano roditore di risparmi. Spero che la Lega resista nel non candidarlo a presidente del Consiglio seguita da altri eventuali parlamentari. Ma ci conto poco.




Napolitano non è mai stato il mio presidente fin dai tempi della sua elezione nel 2006. A lui non perdono il governo "abusivo" dei tecnici 2011-2012. Non vedo perché dovrebbe esserlo ora che è stato rieletto per disperazione. Obama si frega le mani d' allegrezza e gli dichiara la sua ammirazione. E ci credo! Il "comunista preferito di Kissinger" durante il suo mandato presidenziale non ha fatto che fargli inchini e riverenze.
La cosa più paradossale è che la rielezione del  Napolitano 2 (la vendetta) fa piangere Bersani di commozione. Non ne ha azzeccata una in 55 giorni a Palazzo, e ora si rilassa e piange fino a smacchiarsi come quel fatidico giaguaro dei suoi sogni. Ride invece di contentezza Berlusconi diventato padrone del gioco diplomatico che lo ha visto in prima fila nella mediazione politica, mentre lo benedicono con  tanto di aspersione d' acqua santa i vescovi della Cei che si ritrovano a  recitare per la prima volta il Te deum per un comunista. L'Acqua Santa ha bisogno del Diavolo, e viceversa.  Altro che relativismo etico! 

Ma le cialtronate non finiscono qui. 
Grillo è partito con la lancia in resta per fare la marcia su Roma e mettere in atto  quel famoso  proposito mussoliniano di trasformare "l'aula sorda e grigia in un bivacco di manipoli". Avrebbe potuto... Ma poi ha dimenticato in un cassetto del suo  camper Tzunami Tour nientemeno che...  l'apriscatole. Così il parlamento è rimasto sigillato in mano alla  reale casta.
Re pullecené  Napolitano è  padrone della scena con la sua corte di ciambellani.

Quanto al popolo italiano, è evidente che non c'è una grande scelta. Pertanto si aggira smarrito tra una feroce Restaurazione (voluta altrove)  e un'improbabile caotica Rivoluzione tarocca (sempre voluta altrove) . Cioè tra fossili e folli. 

15 April 2013

Ciofeche for President



Il mandato presidenziale di Napolitano scadrà tra qualche giorno proprio come la mozzarella...napoletana.  Verrebbe da gioire,  dato che ci ha regalato il golpe dei tecnici e il peggior governo della nostra repubblica, ma...c'è un ma...
Settimana cruciale questa, dove si dovrà eleggere il nuovo capo dello stato. In un Paese normale, una figura  rispettabile in grado di unire tutti gli Italiani si sarebbe potuta  e dovuta trovare. Magari al di fuori delle conventicole politiche. Non qui, dove il PdL si prosterna al capriccio del Pd arrivando perfino a fare il nome di Amato, il Principe di tutti i Topi roditori di conti-correnti. O quel "gentiluomo vaticano" di  Gianni Letta, già consigliere di Goldman Sachs, o Massimo D'Alema contrabbandato come uno statista "super partes", o la Finocchiaro, oppure Violante. I grillini poi con il loro Truman Show nel quale la vita imita il web, molto più di quanto il web non imiti la vita, cosa ti vanno a  scovare? Una serie di brutte facce sia per qualità che per quantità. E' il nuovo che avanza Bellezza, e non puoi farci  proprio nulla. Così in nome del "nuovismo" ci ritroviamo Mortadella-Prodi, la Bonino, il manettaro Caselli, il girotondino Zagrelbeski, l'indipendente" rosso (assoluto e non relativo)  Rodotà, Gino Strada, una vecchia cariatide giullaresca come Dario Fo che alla tenera età di 88 anni, non sa ancora cosa farà da grande, la "fabiana" Gabanelli e pure Grillescou for President. Più che Quirinarie, delle vere e proprie urinarie. E del resto l'Urinoterapia è caldamente raccomandata come pratica di cura sul blog di Grillo. 




Curiosamente il Pd si comporta come la pubblicità del deodorante Denim: l'uomo che non ha bisogno di chiedere, dato che i mascheroni di cartapesta di sinistra li propongono già   il PdL e i grillini. Tendenza inciuciona, per le facce piddine proposte dal PdL, duri, puri e manettari, quelli proposti dal M5S. In ambedue i casi: ciofeche for President. Ma cosa hanno fatto di male gli Italiani per meritarsi di continuo questo sconcio? 
Bene, passiamo ora in rassegna i papabili con l'augurio che escano cardinali e non eletti  presidenti. 




Mussari, Amato e Ceccuzzi (fondazione MPS)

Comincio col più temibile accumulatore di cariche plurime nonché  resistente e idrorepellente alle alluvioni della prima, della seconda e  ora anche della Terza Repubblica,  l'amaro Giuliano (31.000 euro di pensione al mese) Qualcuno ha sentito odore di confische dei risparmi ciprioti, e  allora cosa c'è di più bello che dare un premio alla carriera a chi è stato l'anticipatore di questa pratica del  "mordi-rosicchia-divora"? 
Qualcuno sul web ha scritto che il suo 6 X mille sui nostri conti/correnti, depositi bancari del 1992-93 sarebbe un buffetto, una carezza, rispetto a quanto ci è toccato subire coi tecnici abusivi. Vero, ma è il principio dell'inaugurazione dell'esproprio che conta. E non c'  è dubbio che il Topo sapiens, abbia inaugurato una stagione luttuosa che perdura nel tempo. Per questo quelle zucche sopraffine del Pdl ce lo vogliono rifilare ad ogni costo! La sua biografia nel dettaglio la potrete trovare qui Va detto che oltre alla carica per la Treccani, la succulenta consulenza per Deutsche Bank, il nuovo incarico di premier per il governo dell'Ulivo dal  2000 al 2001, viene nominato Ministro dell'Interno nel Governo Prodi 2 (il 17 maggio 2006), e il suo ministero si caratterizzò per aver lanciato la locuzione "dobbiamo impedire che si svegli la Tigre della Reazione"  ,  in relazione all'uccisione della povera signora Reggiani a Tor di Quinto (Roma)  ad opera del nomade Mailat, dopo averla stuprata. Ovviamente ad Amato importavano di più i rom che  la morte di una cittadina italiana per stupro e successivamente finita a sassate. Fu un'altra delle sue pagine tristi  e nere, già caduta nel dimenticatoio. Inoltre le fondazioni bancarie sono il suo forte: Italiani/Europei con D'Alema, Fondazione Montepaschi con Mussari e Bassanini. Mussari è da considerarsi un suo figlioccio. L'elezione di Amato sarebbe un lutto, una sciagura per la nostra Repubblica. 



Su Prodi basta e avanza la  sua faccia da ipocrita Balanzone, le parole che farfuglia (ci vogliono i sottotitoli per non udenti), i soldi che ci estorse per entrare in Europa avendo la faccia tosta di chiamarla pure "tassa per l'Europa". Ovvero per entrare in un' associazione per delinquere. Per non dire di tutte le volte che ce lo siamo ritrovati tra i piedi in governi rapinosi e ad alto tasso di tasse e  di immigrazione, grazie  agli accordi che fece con la Romania. Prodi fu il pricipale liquidatore delle nostre migliori industrie di stato. Curò il processo di dismissioni delle nostre più accreditate realtà produttive per conto dei potentati stranieri.  Bene sarebbe per lui e per noi che rimanesse per sempre in Africa  per conto dell'ONU.  Ad ogni modo bastano le mie reprimende del 2006-2008 per chi volesse prendersi la briga di leggere l'archivio di queste annate. Prodi for President  (un altro consulente Goldman Sachs) sarebbe l'ennesima  jattura per il Paese 



Da ultimo le quote rosa. Un altro ritrovato per farci sopportare da una donna, quello che mai accetteremmo da un uomo (Fornero docet). Emma Bonino è a quanto pare, una donna (sempre quella) per tutte le stagioni della politica italiota ed è uscito su di lei un libro 
"Dagli aborti al Quirinale". Prelevo una frase significativa di quand'era commissaria europea: «Raramente quando fu commissario europeo, dal 1995 al 1999 la Commissione di cui faceva parte, presieduta da Santer, si dimise, travolta da brogli, corruzione, spese pazze, consulenti esterni e amici degli amici in violazione di ogni procedura legale. La Bonino, la moralista sdegnata che conosciamo, non si era accorta di niente o aveva taciuto».
 Per non dire di quell'atroce immagine che la riprende mentre pratica lei stessa aborti sulle donne. Un'immagine che non unisce ma divide l'opinione pubblica italiana.

Cosa ci vuole ad avere un Presidente della Repubblica da cui sentirsi unanimemente rappresentati,  di cui  andare orgogliosi, che sappia unire questo povero popolo martoriato, che sappia per davvero proteggerci dagli abusi? Così non è, e  il guaio è che non se ne vede manco l'ombra.

C'è un ultimo compromesso suscettibile di venir accettato  da tutti e tre i raggruppamenti: l'incappucciato o l'incappucciata dell'ultimo minuto, Quello (o quella) che tengono nascosto come l'asso nella manica e che fatalmente dovrà piacere a tutti e tre, poiché munito di grembiulino, di squadra e  di compasso. A tutti, tranne agli Italiani, naturalmente.

                                                                 

11 April 2013

Confische ed estorsioni interne ed estere

Strani tempi, i nostri. Pensavamo che la "confisca dei beni" fosse ad opera di qualche gelido atroce  regime staliniano, ma abbiamo scoperto che gli oligarchi delle banche Ue non hanno bisogno di mettersi i baffi né la divisa del compagno Giuseppe. Sentite un po' cosa dichiara Federico Ghizzoni di Unicredit: "Far partecipare i risparmi non assicurati al piano di salvataggio delle banche e' accettabile", posto che sia un opzione comune in Europa".
Mi piacerebbe proprio sapere cosa intende Ghizzoni per "non assicurati".
"L'Unione Europea", ha spiegato il 57enne banchiere, "dovra' pero' introdurre leggi identiche e condivise nei vari stati membri". "Non possiamo accettare una differenza tra paese e paese all'interno della stessa area. Bisogna che questa decisione venga presa non solo a livello europeo ma all'interno del Comitato di Basilea dove sono rappresentati tutti i Paesi. Altrimenti apriremmo le porte ad arbitraggi". Ah Basel-Basel! Si vuole dunque l'estensione  continentale della confisca.
A suo avviso i depositi delle banche fallite possono essere eventualmente toccati solo quando i bond non sono più sufficienti. E comunque i depositi sotto 100mila euro devono rimanere off-limits. Beato a chi ci crede e a chi si fida di gentaglia simile!
Qui tutto il pezzo preso da Wall Street Italia per il tramite di dagospia .
La sindrome cipriota del prelievo forzoso dei risparmi si è già diffusa a macchia d'olio e ha fatto accoliti. Sapevamo già che Cipro avrebbe fatto "scuola" e che non sarebbe rimasto un esperimento isolato. Il min. delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ci sta seriamente pensando...
Andiamo avanti e ne scopriamo un'altra all'interno del decreto legge N. 214/2012 detto Salva-Italia di montiana memoria. Ovvero Italia delenda est.
Pensioni e stipendi: ora è tutto pignorabile. Salta la norma etica del quinto imposto dal codice di procedura civile (Art. 545 cod. proc. civ ). C’era una volta il limite detto del quinto dello stipendio: ovvero, un creditore, o più spesso il concessionario della riscossione, poteva pignorare fino a un quinto, al massimo, dello stipendio (o della pensione) presso terzi, cioè la banca o le Poste. La norma sulla tracciabilità del contante contenuta nel decreto salva-Italia promulgato dal Governo Monti a fine 2011, ha introdotto di fatto l’obbligo di apertura di un conto corrente per i pensionati sopra i mille euro (dove l’Inps versa il mensile): questa norma sovverte tutta la disciplina dei pignoramenti presso terzi, compresa quella del quinto dello stipendio).
Pignorabili per intero sono quindi pensioni e salari dei dipendenti. Succede infatti che il limite succitato si applica solo solo se il pignoramento viene effettuato alla fonte, cioè direttamente a chi eroga l’emolumento e procede all’accantonamento delle quote pignorate (l’Ente di Previdenza o il datore di lavoro). Se il pignoramento avviene in un momento successivo, basta un giorno, all’accreditamento del mensile sul conto corrente presso la banca o le Poste, la clausola di salvaguardia (salvaguardia della dignità della persona, per inciso) non vale più. La ferale notizia qui.


Il popolo italiano è indifeso, vulnerabile e ormai ridotto allo stremo, ma nessuno lo protegge più dall'avidità spasmodica e dallo strozzinaggio accanito delle oligarchie finanziarie esterne ed interne. Se i politici non ci arrivano (i soliti "camerieri della finanza"),  ci si aspetta almeno che si levi forte la voce della Chiesa, che invece tace e continua a  fare apologia di povertà e di pauperismo. Non ce n'è bisogno: ci siamo già. Pertanto occorre ricordare che fu proprio S. Bernardino da Feltre a istituire il primo Monte di Pietà in Italia col preciso scopo di prestar denaro ai colpiti dall'usura senza richiedere "interesse". Lo Statuto dei Monti cattolici di Pietà era un modello di vera tutela giuridica per quelli che vi si rivolgevano, vietando rigorosamente che fossero ritirati in pegno, gli utensili e gli strumenti di lavoro, così come qualsiasi mezzo e oggetto necessario alla vita quotidiana. I moderni Shylock stanno invece, cercando di scorticare nuove libbre di carne intorno al nostro cuore. Ripristiniamo la civiltà al servizio  dell'uomo e per l'uomo. Oggi, siamo ritornati alla barbarie e urge uscirne quanto prima.
La cacciata dei mercanti dal Tempio

PS. Le confische si sono estese e allargate anche ai BTP come riportato in questo articolo di Wall Street Italia. Non c'è più alcun limite all'indecenza e alle scelleratezze.

08 April 2013

Il ruolo delle rivoluzioni internettiane




Ecco la rete dei Grillini. La struttura piramidale su cui sono stati progettati
i sistemi di controllo delle masse come Blog e Forum.
 
 

Il World Wide Web (nome di origine inglese), in sigla WWW, più spesso abbreviato in Web,anche conosciuto come Grande Ragnatela Mondiale, è un servizio di Internet consistente in un insieme vastissimo di contenuti multimediali e di servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti di InternetSpesso assumiamo certe sigle e acronimi dimenticandone la loro denominazione (e funzione) mondialista. Questo articolo prelevato dal sito Etleboro, ci spiega la natura delle rivoluzioni e rivolte colorate internettiane, chi le promuove e a chi giovano. Ovviamente rientra in questo novero anche il recente grillismo. Non siamo più al todo logo ma al todo avatar. Si pensi ad esempio al V del Vaffan Day a 5 stelle. Un V rossa che emerge anche dalla parola moVimento. Non siamo più al medium come mezzo di comunicazione di massa, ma al mezzo-fine in sé e per sè. Al medium-message al di là del contenuto. Credo che questo pezzo fornisca un'ottima riflessione di quanto stiamo vivendo, dei mezzi informatici adottati che stanno diventando per noi, invasivi come comuni elettrodomestici. Ma anche delle trappole ivi nascoste. Le potenti oligarchie finanziarie ci inoculano il veleno ed esse stesse ci danno l'antidoto. Il loro.






Resterà una vana illusione la tanto attesa rivoluzione che il cosiddetto ‘movimento del web’ ha previsto, lasciando dietro di sé terra bruciata e delusione in chi ha creduto di poter cambiare il sistema. Questa osservazione non vuole essere un’espressione politica, bensì solo l’amara constatazione scaturita dall’analisi della manipolazione demagogica che è stata effettuata sulle masse, grazie agli efficienti strumenti forniti dal web. Tutto sembra facile, campagne elettorali e conferenze mondiali in streaming senza alcun dispendio di denaro pubblico, comunicazione trasparente e partecipazione collettiva. Un miraggio che diventa realtà, se si pensa che il costo della politica si aggira intorno a 1-2 miliardi di euro. Ma quello che può sembrare un’utopica realtà, alla portata di tutti e a costo zero, si rivela un’arma a doppio taglio, consegnando nelle mani dei ‘nuovi Banchieri’ le chiavi per comprendere e quindi raggirare l’elettorato italiano. L’entità che infatti si annida dietro questo movimento, non è il frutto di un complotto degli Illuminati o del Nuovo Ordine Mondiale, non è una lobby petrolifera o del nucleare.

Il fenomeno del grillismo è davvero il prodotto del Web, e quindi delle lobbies della cybernetica, dell’open source e delle multinazionali dell’informatica. Google, You Tube, Yahoo, Facebook, Skype, ecc., sono i nuovi banchieri, che non avranno bisogno di petrolio perché è cambiato il controvalore economico. "La crisi è proprio questo, è l’ingresso della cybernetica nella produzione reale, la distruzione del controvalore numerario di oro e valuta, per far posto all’unità di valore intellettuale cibernetico, che può essere il click dei banner, il download e il numero delle ricerche: questi saranno i parametri che misureranno le nostre prestazioni intellettive, la compravendita di servizi e merci, e la stessa visibilità sociale" ( Da Etleboro, “ISP e informazioni: banche centrali e moneta del futuro”, 17 dic 2008).

Società come You Tube e Facebook, forniscono in maniera gratuita gli strumenti , per far sì che si vengano a creare dei movimenti spontanei che possano utilizzarli per comunicare. Anche se non si condividono i metodi e gli applicativi imposti, con il tempo non si potrà fare a meno di loro, entrando inevitabilmente negli usi e costumi quotidiani. Non è necessario essere d'accordo con loro, ma impongono che tu gli dia fiducia, anche se loro non si fidano di te. Dovremmo cominciare a fare un po’ di conti, e quantificare il costo ipotetico da sostenere per far riecheggiare nell’etere il suo Tsunami Tour in diretta streaming in HD, con migliaia di utenti collegati in tutto il mondo. L’effetto domino è stato simile a quanto accaduto con la Primavera Araba e i movimenti di Occupy , dove tutto è stato organizzato attraverso blogger e attivisti anonimi, sapientemente addestrati per diffondere idee e simboli sintetici di false rivoluzioni. Il tutto amplificato dall’accreditamento dei media internazionali, che hanno presentato al mondo “il volto della resistenza al regime”, consacrando loro il ruolo di opposizione ufficiale ai poteri da abbattere. Nella realtà, le rivoluzione amare del “Game Over” di Egitto, Libia, Tunisia e Algeria non hanno fatto che riportare la bandiera di Al quaeda nel Nord Africa, fanatici tagliagole e violentatori, che hanno preso il posto di quella che era chiamata democrazia del web (Da Etleboro, "I mercenari della democrazia", 7 ago 2012 - "Un'arma di distruzione di massa digitale, 23 giu 2011 - "La rete di Soros che finanzia il crimine invisibile", 10 mar 2011)

Oggi si è caduti invece nel ridicolo, e si vuole presentare delle società private come un simbolo di garanzia democratica. E pensare che fu proprio la IBM a vendere alla Germania Nazista i sistemi per catalogare gli ebrei, creando le prime macchine di calcolo dei dati, mentre oggi i Mormoni battezzano i morti per ampliare gli adepti che "discendono dalla setta", grazie alla più grande catalogazione delle anagrafi di oltre 100 paesi, grazie ad un imbroglio informatico. Le società cibernetiche si sono già appropriate dell'esperienza delle sette, e stanno studiando sistemi che consentiranno di aggiornare un profilo anche da morto, manomettendo la vita storica degli esseri umani. Non è altro che business, che va oltre lo Stato, con un piano strategico che porterà ad accumulare soldi e ricchezza, grazie ad un patrimonio inestimabile. "Le masse occidentali infatti credono di avere un potere e dei diritti, ma è così solo in apparenza: con il tempo le loro prerogative sono passate nelle mani di speculatori, delle holding dell’informazione. Questi, tramite il loro potere di comunicazione, muovono le masse facendo leva sui loro consumi. Gli "invisibili" - come chiameremo le entità economiche che gestiscono questo sistema vitale - hanno capito che, nutrendoci con dei beni materiali e culturali medio-bassi, possiamo essere manipolati mediante un piccolo slogan e dei discorsi politici. Le masse, utilizzando Twitter e Facebook, non fanno altro che alimentare i potenti fornendo loro le proprie informazioni. Tali meccanismi ci fanno capire come "emigrano" gli interessi delle grandi multinazionali verso il consumo e le risorse da sfruttare" (Da Etleboro, "La macchina pensante", 11 dic 2008) .

Di fatti, mentre la democrazia costruita nei secoli dall’umanità è basata sulla fiducia, questi sistemi piramidali – come Facebook, Twitter - consentono un tracciamento di fondo ed automatico, perché ognuno inserisce la propria informazione, fornendo alla società che ne detiene la proprietà e i codici sorgente l’accesso ad un’immensa banca di dati. Attraverso l’analisi semantica, le società di gestione dei dati tracciano i profili degli individui e quindi di intere società: preferenze nei consumi, interessi intellettuali, ma anche frustrazioni, sentimenti, desideri. Una preziosa risorsa, insomma, per creare delle campagne elettorali perfette, sincronizzate e perfettamente aderenti alle prospettive degli utenti (Da Etleboro, "Facebook e il mondo degli inutili", 29 dic 2008).

Ed in effetti la parola “utilizzatore” e non “cittadino” è più adeguata per definire queste masse informi che popolano forum e blog, accaniti sostenitori di Youporn, scansafatiche e segaioli, che hanno creato il loro alter ego sdoppiato di ipocrisia in Facebook. Tuttavia, questa onda anomala che si vuole provocare può funzionare forse in America, dove le persone sono ridotte al minimo storico di civiltà educativa, non conosco neanche più i sentimenti, si amano attraverso un PC e si nutrono di chimica. Creare dei movimenti di frustrati e di disperati, dei movimenti di cloni di individui mobbizzati dal lavoro, rischia di degenerare in una società come la nostra in “esercito di kamikaze”, e qualcuno dovrà prendersi delle responsabilità.
Ogni pseudo rivoluzione architettata si chiama shock di civilizzazione, e serve quando la bolla sta per scoppiare, e dare l’impressione di cambiamento. Tutto questo è controllato, schematizzato e ben definito, ecco perché non ci crediamo.

Quando si vuol far credere che "è la società civile che sceglie", e che la democrazia diretta ti porta al potere facilmente, è lì che bisogna riflettere. Anni fa ci chiamarono complottisti, perché parlavamo della crisi moderna causata dall’ingresso non regolamentato della cybernetica nei nostri sistemi industriali. Abbiamo avuto il coraggio di resistere, tra il male e il bene, tra il Bianco e il Nero, ma pochissimi ci hanno capito. Purtroppo l'ignoranza dei cittadini deve confrontarsi con il mondo reale, e vedremo solo allora se Facebook darà la soluzione. Lasciate quindi tastiera e Ipad, riaprite i libri nelle biblioteche, e leggerete la vera scienza.

Da Ci chiamarono complottisti  a cura di Etleboro

 
 
 


03 April 2013

Gruppo di famiglia in Eurotower

Confesso che riprendo a bloggare a fatica. Il perché è semplice: siamo ancora in situazione di stallo e Napolitano fa il furbo. Un troppo furbo presidente dimissionario. Più che una sorpresa dell'uovo di Pasqua, la sua trovata dei dieci saggi sembra un Pesce d'Aprile prolungato. Ma come si fa a cincischiare e a tracheggiare in questo modo osceno con dieci presunti Sherpa di che cosa? poi sopra tutto cosa salta fuori dalla crapa pelata dell'Uomo del Colle? Toh, Monti 2 la Vendetta. Dopotutto lui è sempre lì e va avanti...
"Siamo al diritto costituzionale creativo. Per ora ci eravamo abituati solo all’abuso di potere, regolarmente commesso da quando, col colpo di Stato del 16 novembre 2011, l’Italia fu consegnata nelle sciagurate mani della massoneria e della finanza pirata, nominando Presidente del Consiglio il mediocre killer Mario Loden Monti. Ora si dà anche sfogo alla creatività che, al di là degli scherzi, configura un nuovo grave abuso di potere". Il fatto che il Presidente della Repubblica nomini una “commissione” di dieci persone (lasciamo stare, per favore, la squallida piaggeria di chi si affretta a parlare di “saggi”) che in sostanza dovranno preparare un programma di governo, ordinconto Presidente della Repubblica, non è previsto da alcuna norma costituzionale. La costituzione prevede solo che il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri. L’elaborazione di un programma da parte del Presidente della Repubblica (o da parte di persone da lui designate, il che non cambia, visto che agiscono per suo ordine) oltretutto fa a pugni con la norma (art. 89 e 90 Costituzione) che prevede l’irresponsabilità del Presidente della Repubblica. (La sorpresa dell'Uovo di Pasqua di Paolo Deotto - Riscossa cristiana)
"La prerogativa della irresponsabilità trova la sua ragione in un principio fondamentale in una repubblica non presidenziale, quale è l’Italia: l’indirizzo politico spetta al Governo, tant’è vero che la responsabilità degli atti firmati dal Presidente della Repubblica viene assunta dal Ministro proponente (art. 89 Costituzione)."

Ma al di là di tante sottigliezze costituzionali di detto articolo testé linkato,  rimane un fatto: comandano i cosiddetti mercati finanziari ed è pur sempre a loro che dobbiamo piegarci. La vera notizia è la telefonata di Draghi a Napolitano, il quale deve avergli detto di correre a bordo e non abbandonare il timone fino a prossima rielezione presidenziale, ora messa addirittura in calendario, in prima istanza rispetto allo stesso governo.
Al di là dell'osceno balletto di questi giorni parla chiaro la fotografia che ho messo sopra: i cittadini votano, ma il loro voto è commissariato e precettato da politici incapaci di ribellarsi al gruppo di Famiglia in un Interno di Torre made in Bruxelles. Eccoli lassù i loschi figuri, mentre i partiti si piegano al loro volere e fingono di litigare con inutili  estenuanti camarille.