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29 December 2014

Sogno di una notte di Capodanno





Sognare è rimasta l'unica prerogativa concessaci. La tassa sui sogni non l'hanno ancora applicata. Perciò sogno... O se vogliamo dirla all'americana I have a dream...

Napolitano se ne andrà tra fischi e pernacchie sotto il Quirinale il 14 gennaio dopo il semestre europeo. Là sotto ci sono folle di dimostranti imbufaliti con squadre e  compassi innalzati e cartelli con le scritte: Massone, tornatene in Loggia. Ci hai avvelenato il PaeseComunista falce e compasso.

Renzi e il Berlusconi bollito e pascalizzato, tenteranno come i ladri di Pisa di mettere Draghi alla Presidenza della Repubblica. Ma Drago Draghi viene chiamato alla Fed a stampare denaro fasullo e lui dice: Obbedisco! Totò ne " I Soliti Ignoti" è stato un antesignano della politica della Federal Reserve.
A marzo Renzi cadrà sullo ius soli, mentre torme di siciliani, calabresi e pugliesi inferociti si metteranno a presidiare le coste con barche e barconi e  i cartelli con la scritta "STOP INVASIONE" "Tornate a casa!". La Marina Militare si ammutina perché non vuole più rischiare altre malattie.  Il marò Girone riesce a evadere dall'India  con un blitz, e a raggiungere il suo commilitone La Torre, che nel frattempo non è più ripartito. Ci sarà il sedevacantismo al Quirinale e tutti i "quirinabili" saranno  di volta in volta bruciati dalle elezioni, poiché non presentabili  al popolo italiano. Putin crea un animale di nome DragOrso con la Cina e si metteranno d'accordo per una nuova valuta.

Alla Casa Bianca le cose andranno sempre peggio, Obama è costretto a riparare in Kenia, il popolo americano applicherà il secondo emendamento e andrà coi fucili sotto Wall Street. Crescita dopata, PIL fasullo, mentre in realtà sono alla fame, hanno deciso di passare alle vie di fatto liberandosi dei tiranni usurai.
La Merkel, vista l'aria che tira ignora il TTIP  e commercia col DragOrso.
In Francia Marine Le Pen vince le elezioni e spedisce a casa Hollande. La sua prima mossa è uscire dall'euro, seguita da Olanda, Italia, Austria, Irlanda e Grecia. La Ue crollerà come un castello di carte. Salvini si metterà d'accordo con Landini per instaurare una lotta di classe padana che via via si diffonde a macchia d'olio per l'Italia. Il referendum contro la legge Fornero è stato accolto e chi doveva andare in pensione potrà andarvi per godere il meritato riposo.
Per il Pd  sarà una Caporetto e si spaccherà in mille rivoli. Ugo Sposetti scapperà all'estero col Tesoro del vecchio PCI e  uno speciale  "conto gabbietta 2". Viene fermato nei pressi di Dongo dalle milizie padane, costretto a cedere la refurtiva che potrà essere redistribuita a tanti poveracci. L'unica cosa che verrà rifiutata, sono gli orribili quadri di Guttuso. Per essi non viene nemmeno battuta asta. 
Giuliano Poletti viene incarcerato per reati di estorsione, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio. Inoltre gli  viene contestata l’associazione di stampo mafioso regolata dall’articolo ex 41bis per aver trasformato Legacoop in una cupola d'affari illeciti. I lavoratori possono dormire tranquilli: il Jobs Act non si farà!

Renzi finisce ai giardini di Boboli con la moglie nasuta, i figli e cagnolini. Aspirava a entrare nella Loggia Three Eyes di Napolitano, ma  ormai non lo vogliono neanche più alla bocciofila di Pontassieve. 


Bergoglio non godrà i privilegi del suo predecessori: non ci saranno elicotteri a trasferirlo a Castel Gandolfo bensì una mongolfiera per ignota destinazione. La quale, a un certo punto  del volo, si inceppa e precipita nella Pampas sconfinata, tra gli ululati dei vil coyotes e i gauchos  che corrono col lazo a recuperarlo assai male in arnese. La botta è stata forte  ma Pampurio esclama "Soffi el viento pampero". La sua papalina però è volata via col vento. 


Sì, che soffi il vento, ma non solo quello pampero...Fino alla fine del mondo. Di questo mondo che hanno tentato di ingabbiare e  rendere unico, con mercato unico, moneta unica, Pensiero Unico, e che ora sfugge loro di mano. 

Buon Anno a tutti!


21 December 2014

Il Discanto di Natale - Parte II




Cari Amici, prima di congedarmi da voi per la consueta pausa natalizia, vi dedico il sequel di questo Canto (che poi è un Discanto nato nel disincanto) di Natale. La storia la conoscete già e questa ne è la parte seconda di quella prima che feci nel dicembre 2011. Le varianti della musica, qui....

Curioso, ma vero. la Scala è sempre l'indicatore numero 1 delle tendenze mondialiste in atto. Dal Don Giovanni mozartiano del San Ambrogio 2011, con Monti e Napolitano che si godevano i loro trionfi di destituzione del "Grande Dissoluto" a oggi. Per l'occasione, il Convitato di Pietra cantò  sul palchetto tra Monti e Napolitano (segnale d' intesa che la missione di sostituire il Berlusca era compiuta). Col Fidelio la tradizione massonica dei simboli continua. 
Fidelio? Era la parola d'ordine adottata da Kubrick nel film "Eyes wide shut", con il quale il protagonista Bill Harford (Tom Cruise) entra in quel castello (nella realtà appartenente ai Rothschild) in cui si svolgeva l'orgia rituale. Ma il Fidelio che segna il commiato della discutibile stagione di Barenboim, doveva essere fatto di personaggi che cantavano con addosso sciatte felpe in una fabbrica dismessa, nel segno della "modernità". Non poteva pertanto,  mancare il bacio saffico, segno dei tempi e delle politiche LGBT. Fuori dal Teatro scaligero la scena è da anni, sempre la stessa: i professionisti della protesta con bombe carta, petardi e fumogeni colorati, lancio di uova marce su qualche Valeria Marini  di turno in abito da sera, impediscono agli Italiani veri, con problemi veri di protestare contro obbiettivi veri.  Non sarà stato qualche petardo a turbare il sonno  di Mme Lagarde del FMI, invitata speciale alla prima della Scala  insieme ad altri banchieri, la quale ha potuto sfoggiare indisturbata, la sua elegante mise di Chanel
La sinistraglia di Lotta e di Governo prevede tutto, tranne il buon senso: la Tesi (Renzi e le sue giovin Fonzarelle), l'Antitesi (i centri sociali, la Trimurti e i Tsiprioti) e la Sintesi (l'Agenzia delle Entrate che tutto macina e tritura, compresi 44 miliardi prelevati dalle tasche di noi gonzi).

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Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade.
Ma poi di chi è il Natale? E a chi appartiene?  tutti gli addobbi, le corone fuori dalle porte,  le luminarie, i berretti e i costumi rossi e bianchi di Santa Claus, gli alberi finti, le palle, le lucette a intermittenza, i centri tavola, vengono fabbricati in una città cinese che si chiama Yuwu, dove non esiste un fiocco di neve, né un abete vero che profumi di resina fresca. Solo lavoro massacrante e inquinante dove si sgobba oltre 12 ore al giorno.
In tv, si canta in inglese le Xmas song di Bing Crosby, Sinatra, Dean Martin per ogni prodotto lanciato dagli spot pubblicitari (compreso quei pochi made in Italy rimasti in circolazione) in uno stracco copione hollywoodiano da Sunset Boulevard.
Ma la domanda è:  cosa potrei regalare con una tredicesima completamente erosa e già prenotata per ripianare i debiti bancari della Troika, attraverso il collettore di turno Matteo Renzi? Questa volta l'Estorsore non ha la faccia grifagna e funerea di Monti, ma quella finto-paciosa di un Bimbominkia febbrile e frenetico quanto sociopatico. Un buono a nulla capace di tutto. Eppure lo scippo è altrettanto crudele. Con l'aggravante che questa crudeltà si abbatte nelle tasche degli Italiani da tre Natali a questa parte e dopo ben 7 anni di crisi, creando l'effetto di un bombardamento strategico per fiaccare il morale.
Cos'altro si può rubare che non si sia già  stato derubato? Cosa si può estorcere che non sia già stato estorto? Cos'altro si può illecitamente espropriare che non sia già stato espropriato? Eppure vanno avanti...
Un po' come una violenta grandinata che si abbatte flagellando insistentemente dove è già stato alluvionato e inondato. Ah, dimenticavo: ci sono gli estimi catastali delle case da ritoccare. Ognuno di questo criminali che fa ogni anno?
Passa il Kriminal Number 1 e rialza l'estimo (anno 2011-2012) . Passa il Kriminal Number 2 e raddoppia l'estimo . Passa il Kriminal Number 3 e rialza ancora l'estimo per la terza volta.
Vogliono soldi, i vostri! Vogliono le case, le vostre! Vogliono sangue, quello di tutti noi. Non smettono di tormentarci e noi non glielo stiamo impedendo, come invece dovremmo.




Un altro anno è finito e per il prossimo si aspetta e si spera. Ma la speranza ormai è solo un'abitudine. Già si sente in lontananza un tintinnio di Troika che scampanella tra le nevi di gennaio. Ma non è il gentile jingle di renne di Babbo Natale. E... tra le nevi...Frusta! Vogliamo altri soldi, i vostri. Frusta! Vogliamo altre case, le vostre. Frusta! Vogliamo altro sangue fresco, quello di tutti voi. Frusta che ti rifrusta, cavalli, frusta! 


In questo panorama di desolazione invernale si affacciano quelli dell'associazione Luca Coscioni, che vogliono toglierci anche quell'ultima flebile dea, chiamata speranza. Dea per i pagani greci, virtù teologale per  i cristiani.  Facce mortifere, imbolsite, stanche di vivere si avvicendano in tv per dirci che c'è un diritto umano improrogabile che non si può negare a nessuno: quello di darsi la morte mediante l'ossimoro del "suicidio assistito". Ovvero l'eutanasia. Sfilano Umberto Veronesi, Emma Bonino, Laura Puppato, Vittorio Feltri, Vasco Rossi, Ivan Scalfarotto e tanti altri... In nome della "salvezza" (quella che non è riuscita a piazzare con la sua Me-MMT)  si è aggiunto sul web  e sul suo sito anche Barnard. Il suicidio (specie se assistito) ti salva la pelle. E' un Dio à la carte che  te lo ordina, secondo la barnardreligione. 
Tutti felici e contenti di estinguersi  in fretta per far largo a maree umane che già premono alle porte per sopraffarci e che non hanno paura di  andare e moltiplicarsi. Fatece largo che passamo noi...


Non potevano trovare un momento più propizio per il successo dello spottone commissionato dalla ben nota Agenda NWO:  dopo il bombardamento economico-fiscale e finanziario, dopo l'invasione demografica, arriva la buona morte giusta al momento giusto. Death is Beautiful. E' un caso? Mica l'hanno fatto in momenti di miracolo economico, di ripresa e di vitalità collettiva della nazione che nasceva, lo spot ! No, lo fanno adesso dopo averci privato di ogni buona motivazione per  continuare a vivere...per sopravvivere.
Beh, sapete che vi dico o fottutissimi Zombie menagrami capeggiati dal Grande Iettatore del Colle (GI,per chi ama le sigle) che sta per lasciarci non prima di aver sparso dell'altra iella a futura memoria? Il beverone massonico trangugiatevelo voi. Quelli come noi  venderanno, venderemo carissima la nostra pellaccia. E assisteremo volentieri al vostro "diritto umano" quando alzerete i calici con un bel drink letale. Fate presto, fate pure un bel party in diretta tv. Tiferemo per il successo dell'evento! Il vostro.



Auguro a tutti i lettori, blogger e internauti che il Discanto di Natale torni a farsi Canto. E magari col tempo, che si torni a vivere nell'Incanto dei bei tempi che furono in un Paese che tutti ci invidiavano. Già, l'Invidia, il peggiore dei peccati capitali, poiché non mira al Bene proprio né altrui e gode delle disgrazie degli altri, non di rado  procurandole bell'apposta. Sì,  è vero che la speranza è diventata un'abitudine, ma se perdiamo anche quella, allora davvero non c'è più nulla. Buon Natale!

19 December 2014

I tentativi di incatenare l'Orso



In questi giorni assistiamo a una guerra altamente sofisticata quanto sporca per incatenare e mettere al guinzaglio l'Orso russo. Non ultima la pagliacciata di Obama con la complicità esplicita del gesuita Bergoglio  che si recò appositamente a Cuba per cercare di ripianare il conflitto cubo-americano attraverso quella che i media chiamano la "tela diplomatica". A che pro? Lui certamente lo sa, visto che frequenta le premiate scuderie mondialiste. Ora Obama si picca di voler portare pace, ma intanto allarga l'Impero fino a Cuba."Todos Somos Americanos - declama trionfalmente in tv. E poi  "Oggi l’America sceglie di tagliare i legami con le catene del passato. Per il popolo cubano, per il popolo americano e per il mondo".


In realtà gli premeva sapere se nell'isola rimanevano residuati filo russi, tenuto conto che in passato ai tempi della Guerra Fredda Cuba fu la piattaforma di lancio dei missili sovietici. E di allargare il mercato anche a Cuba con contractor, multinazionali, finanziarie ecc.  Quando si parla troppo di pace (e Obama lo fa ogni due per tre oltre ad aver preso un Nobel "preventivo" al riguardo) di solito rullano i tamburi di guerra.
Conferenza in diretta tra Obama e Raul Castro

Di converso, colpisce la lucidità e l'alto livello di consapevolezza di Putin mostrata nella conferenza stampa di fine anno, e ha perfettamente ragione di dire che sono i democraticissimi americani che in realtà vogliono erigere nuovi muri con l'aiuto della stolta Ue.
Sulla sua volontà di aprirsi al cosiddetto "occidente" non ci sono dubbi: ha presenziato a Pratica di Mare con Berlusconi alla conferenza sulla sicurezza, ha partecipato con Bush e il presidente cinese Jiang Zemin  al raduno dell'antiterrorismo l'indomani dell'11 settembre (tutti lo ricorderete col kimono accanto ai due presidenti). In cambio cosa ha ottenuto?

L'infiltrazione terrorista da parte dell'occidente al teatro Dubrovka di Mosca tra il 23 e il 26 settembre del 2002 con le famigerate donne in nero pronte a farsi esplodere. Inoltre come non ricordare l'orrenda strage di Beslan fra il 1° e il 3 settembre 2004 nella scuola di Beslan, nell'Ossezia del Nord, una repubblica autonoma nella regione del Caucaso nella federazione russa, allorché un gruppo di 32 ribelli fondamentalisti islamici e separatisti ceceni occupò l'edificio scolastico sequestrando circa 1200 persone fra adulti e bambini? Tre giorni dopo, quando le forze speciali russe fecero irruzione, fu l'inizio di un massacro che causò la morte di centinaia di persone, fra le quali 186 bambini, ed oltre 700 feriti. Provate un po' a indovinare chi c'era dietro a questo esecrabile attentato non inferiore a quello dell'11 settembre? E chi li infiltra questi islamisti allo scopo di "destabilizzare"? Sempre i grandi artefici della dottrina del "caos strutturato" e delle loro famigerate ong.

Putin ha cercato solo di difendersi, di difendere la sua nazione, il suo popolo e il suo operato. E lo ha fatto anche durante l'incursione georgiana in Ossezia del Sud nell'estate del 2008 quando ci furono gli sconfinamenti a colpi di bombe, da parte dell'allora premier georgiano Saakasvihili (formatosi alla scuola di Washington).

Ora hanno deciso di scatenargli addosso una pericolosa guerra finanziaria col rublo che ha perso il 46% rispetto al dollaro, allo scopo di impoverire,  fiaccare e demoralizzare la popolazione. Qui da Johnny Doe un post dal titolo Petrolio, Oro, Dollaro. con annessi i risvolti finanziari speculativi intorno al ribasso del petrolio. 

Nel corso della conferenza stampa annuale di fine anno Putin ha assicurato che la banca centrale e il governo stanno adottando le misure adeguate per sostenere il rublo. Ha dichiarato inoltre che la banca centrale non sprecherà le riserve in valuta estera per sostenere il rublo ma che l’attuale livello di tasso di interesse non sarà lo stesso per tutta la durata della crisi economica. Nei primi 10 mesi il Pil del Paese è  comunque cresciuto dello 0,6-0,7% e, nonostante le turbolenze (procurate ad hoc)  dei cosiddetti "mercati". Putin ha assicurato che le entrate saranno superiori alle spese e che pertanto SI pone il problema di  diversificherà gli investimenti economici . L’economia russa sta prendendo la strada della recessione complice un mix di bassi prezzi del petrolio, sanzioni occidentali per la crisi ucraina e problemi economici globali. 
 «È possibile che il prezzo del petrolio scenda ancora - ha proseguito Putin -, ma la nostra economia uscirà da questa situazione in due anni, abbiamo riserve di denaro sufficienti, e il rublo si riprenderà».Ovviamente ha cercato di dare iniezioni di fiducia al suo popolo che lo sostiene a stragrande maggioranza.   La crisi in Russia è il risultato dell’annessione della Crimea?


«No, del desiderio dei russi di difendere la loro sovranità», ha dichiarato il presidente Vladimir Putin, accusando l’Occidente di voler incatenare l’orso russo anche se questo si nutrisse solo di miele e bacche. «Abbiamo cercato di aprirci all’Occidente, ma siamo stati respinti», ha affermato Putin citando, oltre a quanto accaduto in Russia dopo il crollo dell’Unione sovietica, il sostegno dell’occidente al terrorismo nel Caucaso, «lo sforzo senza precedenti» messo in atto contro i preparativi dei giochi olimpici di Sochi. (fonte Corsera ).

E anche sulla questione ucraina non ha dubbi:« I nostri partner hanno deciso che loro sono un impero e tutti gli altri i loro vassalli da schiacciare». (ndr: fin troppo gentile a chiamarli "partner"). Poi ha dissipato dubbi circa l'invio di truppe russe. 

"Le persone che compiono il loro dovere seguendo il proprio cuore o che volontariamente prendono parte a combattimenti, compresi quelli nel sud-est dell’Ucraina, non sono mercenari», ha detto Putin rispondendo a una domanda del corrispondente a Mosca dell’agenzia ucraina Unian sulla presenza di russi a fianco dei ribelli ucraini. 

Putin si conferma così,  l'unico vero leader identitario nel mondo, uno che non si prosterna alla Nato, ai suoi interessi e alla sua aggressiva politica d'espansione. Chi mette muri, chi arma truppe mercenarie, chi occupa abusivamente parlamenti di neo statarelli-fantoccio come l'Ucraina, mettendovi uomini vicini alla Casa Bianca, sono loro. La stampa e i canali mediatici occidentali, mistificano, ma ormai anche in Europa non sono pochi coloro i quali si rendono conto che vogliono trascinarci in  una guerra contro i nostri stessi interessi. 



15 December 2014

Bancomat ambulanti


Stiamo assistendo ad abusi su abusi, a vessazioni su vessazioni nei confronti dei cittadini e della qualità della loro vita che peggiora a vista d'occhio. Non solo si paga anche quando si respira, trasformando le persone in veri e propri bancomat ambulanti 24 ore su 24, ma ora le nostre città sono diventate delle tonnare per poveracci allo scopo di fare cassa. Siamo eternamente spiati e sanzionati. Gli stessi vigili urbani lo dichiarano ad alta voce in alcune trasmissioni: vengono incentivati e spinti dalle amministrazioni  locali a ruoli vessatori tanto per fare cassa, e qualcuno onesto comincia pure a rifiutarsi.


La Milano di Pisapia ha creato una tonnara di autovelox che frutta un vero e proprio rifinanziamento municipale. Città un tempo vivibili mettono parcheggi a pagamento davanti ai supermercati per ottenere perfino un miserabile balzello sulla spesa quotidiana dei cittadini. Se la tua spesa dura un quarto d'ora, allora paghi 20 centesimi, mezz'ora, 50, un'ora costa 1 euro. Se qualche malcapitato si intrattiene dentro il supermercato un po' di più, è pronta una bella multa che sventola sul parabrezza.
 Il caso di Roma con Marino e la creazione della zona ZTL è ormai divenuta da manuale. Et si omnes Marino non, perché sappiamo bene la storia della sua Panda rossa come è andata.
Ma anche Parma, La Spezia, e altre piccole città stanno diventando sempre più invivibili e istigatrici di discordie per chi possiede un'auto. Tant'è vero che proprio a Parma si è costituito un Movimento Nuovi Consumatori per la tutela dei vessati dalle angherie comunali degli AUTOVELOX sanguisughe. Non è raro che si arrivi a multare anche chi viaggia a 55 km invece che a 50, pur di fare cassa alla faccia dei polli. Poi le multe arrivano con more da capogiro e con aggio esattoriale, quando meno te l'aspetti. Magari,  quando non ricordi nemmeno  più la dinamica dell'accaduto.





Ma non è tutto. Fra due giorni sarà il giorno della grande riscossione prenatalizia che la stampa chiama TAX DAY. Ovviamente abbondano i consigli per non sbagliare, i calendari per ricordare le scadenze (una sorta di MEMENTO MORI per il contribuente); ma nei fatti nessun cronista è capace di mostrarsi davvero duro e critico nei confronti di queste angherie feudali e soprusi prenatalizi da incubo che fanno perdere la capacità contributiva a cittadini già stremati da una crisi senza fine, i quali non potranno nemmeno più onorare come si deve, le festività natalizie: IMU delle seconde case, TARI (rifiuti), Tasi, Irpef per i lavoratori autonomi, cedolari secche per chi osa affittare uno stabile, l'anticipo IVA per i lavoratori autonomi e almeno altri 200 adempimenti. La tredicesima? Chi l'ha vista?!


Chi brinda e stappa bottiglie è lo stolto  Bimbominkia che incassa ben 44 miliardi di euro sull'unghia entro la fine dicembre: glielo chiede l'Europa e Juncker ha minacciato "conseguenze spiacevoli" se le "riforme", saranno solo promesse. Le poste, le banche e gli uffici saranno assaltati da poveri cristi con in mano gli F24, le bollette, le cartelle. Che tristezza!


Eravamo un popolo di Poeti, artisti, santi, eroi, navigatori e scopritori... Ci stanno riducendo ad essere dei pagatori automatici, dei dead bancomat men walking,  nuova categoria di zombie telematici

I regali? I doni da scambiarci? Possono attendere. Così si versa benzina sulle ferite dell'economia reale e il serpente si mangia la coda... 
Se non li fermiamo continueranno...e continueranno, fino a immiserirci  del tutto e a farci impazzire di code, di burocrazia infame e di vitaccia grama senza sorriso. Poiché oltre alla miseria economica ce n'è una morale e spirituale che è anche peggiore.

10 December 2014

La Coop sei... Lui: George Soros



Leggo su più siti web che George Soros, già condannato in contumacia dalla Malaysia per aver intentato speculazioni fraudolente, già proprietario del fondo speculativo Quantum delle Antille è diventato azionista al 5% della Coop. Beh, che c'è di strano? Soros è un finanziere-filantropo specialista in porte girevoli del potere, in doppi e tripli ruoli, in doppiogiochismi, pertanto è più che naturale che metta lo zampino in una grande holding come la Coop.

Con un tempismo perfetto a pochi giorni dalla nomina di Giuliano Poletti, già presidente di Legacoop a ministro del Lavoro, il finanziere di origini ungheresi, George Soros, ha comprato il 5% di Immobiliare grande distribuzione, diventando il terzo azionista della società, nata dal conferimento di una fetta del patrimonio di Unicoop Tirreno e Coop Adriatica. 

E così il fondo Quantum Strategic Partners, gestito dal Soros Fund Management, ha rilevato tutte le azioni proprie in portafoglio, il 3,15% di Igd. La notizia è stata diffusa ieri ma l’investimento è stato fatto il 28 febbraio, sei giorni dopo che Poletti era diventato ministro. Sempre il 28 Unicoop Tirreno ha venduto al fondo del finanziere l’1,8% del capitale, scendendo dal 14,9% al 13,1%. Primo azionista di Igd resta Coop Adriatica con il 43,5%. (fonte La Stampa del 4/3/2014)

Una piccola radiografia dell'uomo dalle cento vite definito il capo incontrastato dell'"Impero del Male". Nel 1970 fu uno dei co-fondatori del Quantum Fund insieme a Jim Rogers. Il fondo ebbe un rendimento del 3.365% nei successivi 10 anni (42,5% ogni anno per 10 anni), e creò la base della fortuna di Soros. Pare abbia  un acuto interesse per la filosofia, e la sua visione filosofica è influenzata fortemente da Karl Popper, suo insegnante alla London School of Economics (la prestigiosa scuola in odore di massoneria fabiana). Il suo Open Society Institute è stato così chiamato dopo il lavoro in due volumi di Popper. Nel suo libro The Open Society and Its Enemies (La società aperta e i suoi nemici) asserisce:  "Sono un uomo di Stato senza Stato. Nel realismo della geopolitica, ormai gli Stati sono fatti solo di interessi e non di principi. Io allora sono un capo con solo i principi e senza interessi".  
A partire dal 1979, egli ha distribuito 3 milioni di dollari l'anno a movimenti di dissidenti tra i quali il movimento Solidarność in Polonia, Carta 77 in Cecoslovacchia e Andreij Sakharov nell'Unione Sovietica. Nel 1984, egli ha fondato il suo primo Open Society Institute in Ungheria e fatto affluire milioni di dollari per il finanziamento di movimenti di "opposizione e media indipendenti".



Fin dalla caduta dell'Unione Sovietica, il finanziamento da parte di Soros per cause "progressiste e anti-imperialiste" ha continuato ad avere un ruolo importante nei paesi dell'ex blocco sovietico. Il suo finanziamento e organizzazione della Rivoluzione delle Rose in Georgia è stato ritenuto cruciale ai fini del successo della stessa da osservatori sia Russi che Occidentali, nonostante Soros abbia dichiarato che il suo ruolo sia stato "largamente sopravvalutato"(quanta modestia!). Soros traccia una distinzione tra l'essere un operatore nel mercato e il lavorare per cambiare le regole che gli operatori devono seguire. Sembra non avere problemi nel continuare ad adoperarsi per perseguire il suo proprio interesse economico, affiancando a questo un'attività di lobbying tesa ad una drastica revisione del sistema finanziario globale. In risposta alle accuse di essere personalmente responsabile di molteplici disastri finanziari, tra cui quelli di Regno Unito, dell'Italia, dell'Europa dell'Est, della Thailandia e della citata Malaysia, ha dichiarato: "Nella veste di operatore di mercato non mi si richiede di preoccuparmi delle conseguenze delle mie operazioni finanziarie.". Un modo elegante per dire "io sono io e voi non siete un caxxo". 


I suoi critici affermano che Soros eserciti un'irregolare  (?) influenza sui mercati valutari per via del Quantum Fund, il fondo speculativo di investimento privato di sua proprietà. Al pari di molti grandi hedge fund, questo ha sede sociale in un paradiso fiscale, nello specifico Curaçao, nelle Antille olandesi.

In un'apparizione dell'agosto 2004 al Chris Wallace's FOX News Sunday  il portavoce del Parlamento statunitense Dennis Hastert, affermava, "Non conosciamo l'origine del denaro di George Soros. Non sappiamo da dove venga, né dove vada. Se, parte del denaro di Soros viene dall'estero. Potrebbe provenire da traffico di stupefacenti. Non abbiamo idea da dove provenga". (In realtà si sa benissimo che sugli stupefacenti Soros ci lucra).


E da noi in Italia, Soros? Il 30 ottobre 1995 a Bologna gli fu conferita la laurea honoris causa (era al governo la coalizione dell'Ulivo di un Prodi che aspirava già a far parte dell'Ulivo Mondiale). E' stata la servile risposta dei nostri governanti a quella terribile speculazione intentata sulla lira nel 1992.

A Udine di recente, fumogeni e striscioni che criticano la giuria del Premio Terzani per averlo assegnato a George Soros, ovvero al magnate della finanza internazionale ritenuto "reo di avere speculato contro i popoli e a vantaggio del sistema finanziario globale". Questa la protesta inscenata da attivisti di Casa Pound all’esterno del Giovanni da Udine mentre era in corso la cerimonia di premiazione. Ma a parte qualche sporadico petardo, per Soros in Italia ci sono tappeti rossi, tant'è vero che avrebbe voluto comprarsi il Roma (inteso come squadra di calcio), (ma in fondo anche Roma, città che adora). 


All'estero e nel mondo l'operato di Soros sembra quasi l'Impero di Carlo V: non tramonta mai il sole e il suo denaro non dorme mai. Forte è la sua influenza nel governo Poroshenko in Ucraina e nel colpo di stato che ha destituito Yanukovic, come ha egli stesso ammesso alla CNN. Frattanto il governo attuale in Ucraina, diventa, grazie a lui,  un laboratorio di colonizzazione finanziaria :


Il Parlamento di Kiev ha approvato la nomina di un’americana, di un lituano e di un georgiano nella compagine governativa.

Il ministro delle Finanze sarà la statunitense Natalia Jaresko, che è di origine ucraina, amministratore delegato di un fondo di investimenti del gruppo Horizon Capital.

Il portafoglio all'Economia andrà al banchiere lituano Aivaras Abromavicius, partner della società di investimenti East Capital, che ha lavorato in Ucraina negli ultimi 20 anni, dopo aver ricoperto incarichi al Dipartimento di Stato americano.

Infine alla sanità andrà l'ex ministro georgiano Alexander Kvitashvili, che è stato ministro della Salute e del Lavoro nel governo di Tbilisi.

Ai tre nuovi ministri stranieri il presidente Poroshenko ha concesso a tamburo battente la cittadinanza ucraina proprio in vista del loro imminente ingresso nel governo di Kiev. (...)


Sempre in questi  il presidente ucraino Petro Poroshenko ha promesso in parlamento un decreto “per concedere la cittadinanza ucraina agli stranieri che combattono” nel sud-est al fianco delle truppe di Kiev contro i miliziani separatisti e “gli aggressori russi”.  (fonte Sole 24 ore).






E a proposito di Ucraina, mi vengono in mente certe curiose analogie: l'utilizzo dei nazisti al servizio dei cervelloni CIA, delle rivoluzioni in outsourcing e ong sorosiane, laggiù in Americrajana, e l'utilizzo dei "fascisti" in Italia a Roma per  coprire il marcio ultra trentennale "rosso" (da Rutelli a Veltroni) delle coop relative a quell'accoglienza diventata invasione  degli immigrati. C'è  sempre qualche "fascistone" becero e stupidotto che si presta a rendere daltoniche e magari perfino "nere" le operazioni relative all'ingresso dei "migranti" in Italia.
L'immigrazione massiva? Ma come non lo sapevate? E' un fenomeno "fascista" e la sinistra non c'entra. O se c'entra, è solo per fare del Bene agli Italiani, sempre più in miseria e  stranieri in patria. E' sempre per il Bene universale (Common Good) se i reati di furto, scasso, rapine, e occupazioni abusive delle case vengono depenalizzati, per far largo all' "Open Society" dell'insana utopia sorosiana.  Più aperti di così, se more. Oh Yeah!

05 December 2014

Missione Goldfinger all'amerikana





Dunque come è noto, il recente referendum svizzero se incrementare o meno  le riserve auree del 20% ancorandolo alla Costituzione,  è stato sonoramente bocciato al 78%  di NO contro il 22% dei SI. Qualcuno provi a indovinare perché. E' scesa in campo la Banca Nazionale Svizzera con tutto il suo peso a spaventare lo sprovveduto cittadino elettore. Secondo la BNS un esito favorevole sarebbe stato una vera "catastrofe", poiché  avrebbe reso più difficile mantenere stabilità dei prezzo dell'oro e della valuta nazionale.
I media complici, come al solito hanno tenuto bordone, allineandosi alla BNS. Che c'è di strano? Tutto il mondo è paese. 
Ma l'annosa questione dell'oro  e in particolare della restituzione delle riserve auree, continua a tener banco. Ne ha chieste la restituzione la Germania, ma una vera risposta finora non c'è stata. Poi l'Olanda che ne rimpatria segretamente 122 tonnellate. Ricordo che la Francia ne richiese la restituzione nel dopoguerra ma dovette attendere tre anni per riaverla indietro. E ricordo anche che fu una delle potenze vincitrici della II GM.  
E l'Italia? Si trova al quarto posto come consistenza,   con 2.451,8  tonnellate  d'oro, una parte delle quali è giacenza presso Bankitalia. E il resto? Pare siano suddivise per la maggior parte tra la Fed statunitense,(a causa di quanto di fecero credere gli americani ai tempi della guerra fredda su un’eventuale invasione per sottrarcele), e per minime consistenze tra la Banca Nazionale Svizzera a Berna e la Bank of England a Londra. E cioè, consegnate alla peggiore razza di massoni e di speculatori economici che esista sulla piazza.
Intanto Putin fa il suo abile gioco: visto che l'oro è così disprezzato e deprezzato ne sta facendo incetta secondo le leggi di mercato: comprare quando le quotazioni sono al ribasso.  Qui l'articolo sulla sua astuta "trappola dell'oro". 
Moneta russa
Ma ecco, però,  chi sta dietro al giochetto del "ribasso" dell'oro. Toh! i soliti americani che giocano alla manipolazione colpendo economie reali e risparmiatori solo per proteggere il loro dollaro: In Godollar they trust. Per capire bene le loro alchimie da gangster propongo di leggere questo illuminante articolo dal titolo "Gangster al governo, e brogli d'oro per salvare il dollaro". E' un po' tecnico, ma confido che anche i profani possano capirlo. 


Truccano il prezzo dell’oro, giocando al ribasso e colpendo l’economia e i risparmiatori, solo per proteggere il dollaro, cioè la grande speculazione finanziaria. Peggio ancora: controllati e controllori sono le stesse persone. In un sistema sano, dovrebbero finire in galera. Lo affermano Paul Craig Roberts e Dave Kranzlerla finanza americana è un colossale imbroglio, scrivono, e cospira contro l’economia reale, a cominciare da quella degli Stati Uniti, aziende e famiglie. Sono accusa i “bankster” delle famigerate “bullion bank”, soprattutto Jp Morgan, Hsbc, Scotia Mocatta, Barclays, Ubs e Deutsche Bank: «Agendo probabilmente per conto della Federal Reserve, hanno sistematicamente spinto al ribasso il prezzo dell’oro», dal settembre del 2011. «Tenere basso il prezzo dell’oro serve a proteggere il dollaro Usa da una esplosione incontrollata dell’aumento del valore del dollaro e dei debiti in dollari». 
Certo, la domanda di oro continua a salire. Ma il prezzo viene tenuto basso col trucco dei “futures”: il prezzo dell’oro non è determinato dal mercato fisico, ma dalle scommesse speculative sul prezzo che si vuole stabilire.
«Praticamente tutte le scommesse effettuate sul mercato dei “futures” sono pagate in contanti, in moneta e non in oro», spiegano Craig Roberts e Kranzler. Così, «il pagamento in contanti dei contratti serve a spostare dal mercato fisico al mercato monetario il luogo in cui si determina il prezzo dell’oro». E’ il terreno perfetto per manipolazioni d’ogni genere. L’ultima macchinazione orchestrata? E’ legata alla Fed, per esempio, che ha deciso di far salire il picco del tasso di cambio del dollaro dopo aver annunciato la fine del “quantitative easing”. Appena la banca centrale Usa ha dichiarato che avrebbe smesso di stampare dollari per sostenere il prezzo delle obbligazioni, ha dato mandato alle banche di far scendere il prezzo dell’oro con nuove vendite “naked”, cioè “allo scoperto”. Funziona così: enormi quantità di contratti a termine “scoperti”, cioè solo di carta, vengono stampati per essere buttati, tutti in una volta, sul mercato dei “futures” nei momenti in cui il mercato tende a salire. «Aumentando l’offerta di “oro di carta”, le vendite di enormi quantità servono a far scendere il prezzo dei “futures”, ed è il prezzo del “future” che determina il prezzo a cui le quantità fisiche dei lingotti possono essere acquistate».

Stesso schema in Giappone, dove il prezzo dell’oro – su pressione di Washington – è stato fatto crollare per compensare l’effetto del nuovo massiccio programma di “Qe”. Obiettivo: impedire che l’oro si valorizzasse come bene-rifugio, a scapito della speculazione finanziaria. «L’annuncio del Giappone di voler creare moneta all’infinito avrebbe dovuto provocare un rialzo del prezzo dell’oro. Quindi, per evitare questa prevedibile risalita, alle 3 di notte – ora occidentale – mentre era in corso un intenso scambio di “futures” dell’oro, il mercato dei “futures” elettronico (Globex) è stato investito da una improvvisa vendita di 25 tonnellate di contratti Comex di “oro di carta”, allo scoperto, facendo scendere immediatamente il prezzo dell’oro a 20 dollari. «Nessun venditore onesto avrebbe buttato via il proprio capitale con una vendita di quel genere, in quel modo». Il prezzo dell’oro si è stabilizzato con un lieve rialzo, ma alle 8 del mattino – ora della costa orientale Usa – 20 minuti prima della apertura del New York Futures Market (Comex), sono state messe in vendita altre 38 tonnellate di oro in “futures di carta e allo scoperto”, sempre per far scendere il prezzo del lingotto. «Anche in questo caso, nessun investitore onesto si sarebbe liberato di una quantità tanto enorme di suoi beni personali, cancellando così improvvisamente la sua propria ricchezza».
Il fatto che il prezzo dell’oro sia determinato in un mercato di carta – in cui non c’è nessun limite di quantità nel creare la carta su cui scrivere i contratti – produce lo strano risultato che la domanda di lingotti di oro fisico si trovi in un mondo fuori dal tempo, senza rapporti con la produzione reale, e quindi il prezzo può continuare a scendere, annotano Craig Roberts e Kranzler. «La domanda asiatica è pesante, in particolare quella dalla Cina, e le aquile d’argento e d’oro stanno volando via dagli scaffali della zecca degli Stati Uniti in quantità da record. Le scorte dei lingotti si stanno esaurendo, ma i prezzi dell’oro e dell’argento continuano a scendere giorno dopo giorno». Spiegazione: «Il prezzo del lingotto non è determinato in un mercato reale, ma in un mercato truccato, fatto solo di carta, in cui non c’è nessun limite alla quantità e alla possibilità di creare “oro di carta”». Cinesi, russi e indiani «sono ben lieti che autorità americane corrotte, con questo sistema, rendano loro possibile acquistare sempre maggiori quantità di oro a prezzi sempre più bassi». Infatti, «un mercato truccato è proprio quello che ci vuole per gli acquirenti di lingotti, così come è proprio quello che ci vuole per le autorità Usa che si sono impegnate a proteggere il dollaro da un aumento del prezzo dell’oro».erto, «una persona onesta potrebbe pensare che esista una incompatibilità tra una forte domanda per un bene che può essere fornito solo in quantità vincolata e un contemporaneo calo del suo prezzo». Il fenomeno è più che anomalo: «Una situazione del genere dovrebbe suscitare l’interesse degli economisti, dei media finanziari, delle autorità finanziarie e delle commissioni del Congresso». Tutto tace, invece. «Dove sono le class action delle compagnie delle miniere d’oro contro la Federal Reserve, e contro le banche che custodiscono i lingotti, e contro tutti quelli che stanno danneggiando gli interessi delle società minerarie con contratti di vendita “allo scoperto” a breve?». Sottolineano Craig Roberts e Kranzler: «La manipolazione dei mercati, soprattutto sulla base di informazioni privilegiate, è illegale e altamente immorale. La vendita allo scoperto – “naked” – sta causando danni agli interessi delle miniere. Una volta che il prezzo dell’oro sarà portato sotto i 200 dollari l’oncia, molte miniere diventeranno antieconomiche. Dovranno chiudere. I minatori diventeranno disoccupati. Gli azionisti perderanno soldi. Come si può continuare a mantenere un prezzo a questo livello, ovviamente truccato, e continuare a manipolarlo?».
La risposta, scrivono Craig Roberts e Kranzler, è che «il sistema politico e finanziario degli Stati Uniti è stato inghiottito da un sistema di corruzione e criminalità», nientemeno. «La politica della Federal Reserve di brogli sui prezzi delle obbligazioni e dell’oro per dare liquidità alla speculazione del mercato azionario ha danneggiato l’economia e decine di milioni di cittadini americani, solo per proteggere le quattro mega-banche dai loro errori e dai loro crimini». Attenzione: «Questo uso privato della politica pubblica non ha precedenti nella storia». E’ puro banditismo. «I responsabili devono essere arrestati e mandati sotto processo e dovrebbero contemporaneamente essere citati per danni». Il guaio è che, accanto alle mega-banche, sono implicate le stesse autorità Usa, che «pagano S&P per mantenere un valore artificiale del cambio del dollaro e per trovare la liquidità necessaria per sostenere i titoli azionari e obbligazionari, particolarmente quest’ultimo tanto artificiosamente alto che i risparmiatori ricevono dalle banche un interesse reale negativo sui loro risparmi investiti in obbligazioni». Tutto abusivo, e pericoloso, perché il sistema finanziario è fuori dalla realtà dell’economia: «Quando le autorità non riusciranno più a tenere in piedi il castello di carte, il crollo del castello sarà completo».

«La costruzione di questo castello di carta – accusano Craig Roberts e Kranzler – è la prova della complicità degli economisti, dell’incompetenza dei mezzi finanziari e della corruzione delle autorità pubbliche e delle istituzioni private. I capi di una manciata di mega-banche responsabili di tutto questo problema sono le stesse persone che siedono al Tesoro degli Stati Uniti, alla Fed di New York e nelle agenzie che controllano la finanza degli Stati Uniti. Stanno usando il loro potere di controllo sulla politica pubblica per proteggersi e per proteggere le loro imprese dai loro stessi comportamenti insensati».
Dettaglio: «Il prezzo di questa protezione è tutto sulle spalle dell’economia e degli americani che pagano le tasse, e il prezzo da pagare sta continuando a salire».
Ok, l’America sarà anche la patria dell’economia, vista la quantità di Premi Nobel. Questo però non spiega «come gli economisti americani non abbiano notato che il prezzo dell’oro, dell’argento, delle azioni e delle obbligazioni emesse negli Stati Uniti non abbiano nessun rapporto con la realtà economica del paese. L’incompatibilità tra mercati e realtà economica non disturba, comunque, né i politici né gli economisti, che fanno solo gli interessi del governo e dei gruppi di interesse loro alleati». Il risultato? «E’ un’economia ridotta a un castello di carte», gestita da personaggi che «dovrebbero stare in galera, anziché al governo».


http://www.libreidee.org/2014/12/gangster-al-governo-brogli-doro-per-salvare-il-dollaro/

01 December 2014

Non è un paese per gli Italiani



Questo povero Paese non riesce a sollevarsi per colpa dell'ignominia della sua classe dirigente. Leggo che è stata posta la fiducia su una finanziaria assassina, la quale viene chiamata orwellianamente "Legge di stabilità". Stabilità per chi? Non certo per le nostre tasche né per la nostra economia reale. Quasi quotidianamente leggo di ingiustizie e di iniquità contro i nativi (furti e atti di vandalismo nelle scuole), ma guai a ribellarsi contro gli arci-protetti zingari che i giornali, ridotti ormai a  viscidi pretoriani del mondialismo, preferiscono difendere rovesciando la frittata.
Dagli USA arrivano mode assassine che mostrano giovinastri in procinto di ammazzare gratuitamente e velocemente di pugni letali  il primo passante che trovano, per poi farlo filmare da altri complici. Lo chiamano "knockingout game" e ha già mietuto vittime anche da noi. A cosa serve essere circondati da sistemi di video-sorveglianza che ledono di continuo la nostra riservatezza se poi non servono nemmeno a prevenire e a reprimere questi fenomeni? 
I nostri vecchi muoiono nelle loro case nell'indifferenza generale come se della loro vita non importasse nulla a nessuno. Non c'è nei programmi politici di nessun parlamentare l'idea di difenderli e proteggerli dalle rapine che spesso si concludono con la loro morte per mano di stranieri dediti al crimine. E si tratta, come mi è stato  riferito da un comandante dei carabinieri, di migliaia di bande per delinquere straniere che pullulano indisturbate per la Penisola insieme all'intoccabile dogma di Schengen.
Non è un paese per gli Italiani, un paese che permette lo smantellamento di ben 243 presidi di polizia e dei carabinieri, permettendo alla criminalità di prevalere. Non è un paese per Italiani, un paese che crea una miserabile desertificazione dei capanni industriali su modello Detroit, capanni che mai più riapriranno. E  che costringe alla chiusura botteghe storiche che  prima allietavano i nostri bei borghi.
Non è un paese per Italiani un paese con un governo che estende la social card agli extracomunitari e non pone limiti ai loro ingressi. Non è un paese per Italiani, un paese che regala 40 euro al giorno agli stranieri col pretesto dell'accoglienza, privando di questi denari i figli suoi. Non è un paese per Italiani, un paese che impone pesanti tasse senza nemmeno tener conto del reddito dei suoi cittadini.

 Non è un paese per gli Italiani, un paese che consente ad aerei statunitensi di sporcare i suoi cieli con veleni d'ogni tipo, che consente di scaricare in mare scorie radioattive di esperimenti termonucleari, che consente di alterare il suo dolce clima per cui eravamo famosi nel mondo, del quale cantavamo nelle nostre musiche, così come rappresentavamo nei nostri dipinti. Non è un paese per Italiani un paese che importa perfino una guerra batteriologica come l'Ebola con la scusa che deve "sperimentare" nuovi farmaci e nuovi macchinari opportunamente creati per l'uopo, in una spirale viziosa epidemia/cura. Ora dovremmo assistere alla solita commedia di chi grida al  "miracolo della cura", primo passo per un'eventuale vaccinazione di massa obbligatoria.

Non è un paese per Italiani, un paese che importa vaccini da grandi majors farmaceutiche, le quali invece di curare una banale influenza, UCCIDONO. 
Non è un Paese per Italiani, un paese nel quale si inviano circolari nelle scuole che impongono le politiche "gender" perfino ai bambini e che promuove l'ipersessualizzazione precoce dell'infanzia, senza nemmeno averci  il pudore di mettersi al collo una pesante macina con la quale annegarsi.

Non è un paese per Italiani, un paese che costringe i giovani (e i meno giovani) a emigrare, facendo posto a chi dovrebbe invece rimanere nel proprio continente e non invaderci. 
Non è un paese per Italiani, scegliere sempre maestranze straniere nei nostri teatri d'Opera ed espatriare i nostri musicisti. 
Non è un paese per Italiani, un paese che affida la sua riserva aurea (che appartiene al popolo italiano)  ai forzieri delle potenze straniere, privandone i propri forzieri.
Non è un paese per Italiani, un paese che non batte moneta, non impone dazi, non mette milizia e non fa rispettar confini.

....e continuate anche voi questa  complainte...Certamente ciascuno di voi avrà da aggiungere la propria. 

25 November 2014

La fine degli scontrini e l'estinzione del contante



Renzi annuncia in un video al Corriere che eliminerà quel che resta del contante che Mario Monti aveva già drasticamente ridotto. Il blog Critica Scientifica di Enzo Pennetta riporta le capriole verbali dietro alle quali si schermisce Selfie Man. Consiglio di leggere interamente il pezzo ma mi soffermo su questo passaggio: 

In un pezzo da manuale della comunicazione il Premier annuncia che verrà tolto il contante senza mai nominarlo direttamente.
Un’operazione che cambierà (in peggio) le nostre vite.





Analizziamo l’operazione compiuta:



1- viene costituito un gruppo di esperti per migliorare l’informatizzazione del Paese. (notizia positiva)



2- viene annunciato il superamento di un rapporto di sfiducia/controllo da parte dello Stato (notizia positiva)



3- viene detto che per ottenere il punto 2 si procederà all’eliminazione dello scontrino per ottenere la “tracciabilità totale”. (notizia criptica ma vagamente liberatoria).

Quello che non viene detto è che questo significa procedere all’eliminazione del contante, la tracciabilità assoluta e il superamento della necessità dello scontrino non si possono conseguire che eliminando la possibilità di pagare in contanti, cosa che avrebbe dovuto essere detta con chiarezza. E così senza neanche nominare il contante è stato dato l’annuncio della sua prossima eliminazione, nessuno dei lettori del Corriere che hanno commentato l’articolo (al momento sono 58 ndr) ha capito che di questo si tratta. (continua qui) .

                                                    &&&&&&&&&&&&&&


In relazione a queste  manovre più o meno occulte di Renzi  per far sparire definitivamente il contante, e alle dichiarazioni "lunari" di Padoan, secondo cui far sparire il contante, aiuterebbe i consumi, io mi chiedo come possano esserci ancora in giro dei gonzi che credono ancora alla fòla della solita lotta contro l’evasione. Eppure viaggiando per forum, vi assicuro che ce ne sono  da vendere al peso. E si gonfiano il petto con frasi altisonanti come "Io sono un onesto cittadino e non ho niente da temere". Perciò comprano anche il gelato col bancomat e se ne vantano pure. 
E’ ovvio che la misura serve anche e soprattutto a uno scopo assai meno nobile. Una volta fatta transitare alle banche tutta la ricchezza delle famiglie, dei commerci e delle imprese, lo stato potrebbe imporre una tassa ad hoc sui conti correnti (prelievo forzoso di cui si parla da tempo, per conto della UE) e nessuno potrebbe spostare altrove i propri soldi per protesta o nel timore di nuove stangate, in quanto non ne avrebbe più disponibilità né avrebbe più l’opportunità di pagare per semplici spese quotidiane, quali al supermercato, fare benzina o pagarsi le medicine.

Il Pilotino Automatico di Monti si chiama Renzi


Per quei commercianti che non si adeguano all’ obbligo di dotarsi di un Pos anche solo per 30 euro, va detto loro che questo è solo  l’inizio di una fase avanzata di annientamento totale del contante e della fine della privacy di ciascun cittadino. Per chiunque abbia un po’ di sale nella zucca e veda un po’ più in là del proprio naso, è chiaro come il sole che il cittadino attraverso la transazione bancaria, offre al Grande Fratello nazionale e sovranazionale, dati importanti come l’ora, il giorno, la natura e l'entità dei suoi acquisti: un vero sopruso contro la propria privacy e riservatezza. E un gran regalo alle banche che incamerano balzelli su balzelli, per il “servizio” prestato, ogni qualvolta facciamo spese banalmente quotidiane.

Più schiavi delle Banche di così, si muore! E' questo che vuole l'Omiciattolo abusivo? Dobbiamo fermarlo e sbarazzarci di lui e del suo odioso cinismo.

NB: in aggiunta a tutto ciò, nel caso Renzi fosse tentato da una simile scellerata idea, ha già un famigerato antisignano: POL POT il leader della Cambogia. Nel suo "sol dell'avvenire", c'era per l'appunto l'estinzione della moneta. Qui, la sua biografia criminale. 

21 November 2014

...e Piazza o non Piazza...



"Piazza o non piazza, io vado avanti", dice allegramente Renzi, Sì, ma avanti dove? Mi ricorda un po' quel ritornello di Venditti "Bomba o non bomba/arriveremo a Roma/malgrado voi". Ma al Bimbominkia, piace parodiare i  ritornelli delle canzonette pop. Del resto, lui è una Parodia vivente.
I sondaggi cominciano a registrare un calo pauroso; ovunque vada arrivano bordate di fischi e contestazioni, spintoni e tentativi di forzare il cordone della polizia. Il secchio addosso, il gelato, i conticini a scuola coi bimbi delle elementari non incantano più nessuno. Ci sono rimasti i media ufficiali, ma quelli - si sa - quale che sia il mazziere di turno, suonano sempre le loro sgangherate fanfare, contro gli interessi dei cittadini.
Ora si lamenta del fatto che con Monti, il quale è stato il primo ad inaugurare la disastrosa stagione della chemiotassazione da incubo cancerogeno, c'erano meno contestazioni che con lui. Qualcosa di vero, in questa affermazione c'è: i sindacati stettero supini e proni alle leggi finanziarie dettate dalla Troika in quel periodo. La Camusso si mostrava tutta ridanciana a Cernobbio con Rigor Mortis, mentre  a tavola con lui, banchettava e ridacchiava con la bocca piena di cibo. Ma tutto l'apparato sinistrato doveva liberarsi del Male Assoluto Berlusconi (la sinistra, sempre vive e si nutre di mali assoluti) e Monti, veniva considerato un loro Alleato. Complimenti per la lungimiranza!


Prima però,  vorrei rispondere al candido stupore di Renzi. Perché a me sì e a Monti no? Risposta: perché siamo al concetto idraulico dell'aggressività espresso da Lorenz, bimbo(minkia) mio: quando il bacino è ricolmo fino all'orlo, basta pochissimo per farlo tracimare. Gli Italiani (a mio avviso assai stoltamente) hanno sopportato anche troppe angherie in materia di sequestro della democrazia e ora continua a diluviare sul bagnato (non è solo una metafora). Dopo il  terzo abusivo imposto obtorto collo dal peggior presidente della storia della Repubblica, hanno deciso di dire BASTA.
Contestazioni anti Renzi a Parma
Non dimentichiamo però che la dirigenza di queste proteste è in larga parte egemonizzata da coloro i quali hanno avuto la funzione  di collaborazionisti in tutto questo disastro.
Il Jobs Act, sta avendo una vita travagliata alla Camera e le modifiche sono solo di forma e non di sostanza. La Legge detta di Stabilità (in realtà, finanziaria) prevede come al solito una nuova gragnola di tasse. Arriva perfino a mettere "patrimoniali" sul possesso della tv, del pc, smartphone o tablet  (l’idea è quella di far pagare il canone in base al reddito, ma insieme alla bolletta elettrica dell’abitazione su modello greco). Così, secondo l’esecutivo, l’imposta sarebbe impossibile da evadere. Roba da denuncia penale, se avessimo una Magistratura decente, a cui ricorrere, e non un altro mega Problema tra gli innumerevoli problemi!

Da quando in qua, uno stesso oggetto, che trasmette la stessa schifezza di programmi, deve essere pagato in base alla redditività dei cittadini, solo per rimpinguare un'azienda fallimentare come la Rai? A questo punto mettete patrimoniali su tutto il posseduto possibile, compreso il fornello da cucina con cui si mangia. Ma so che non c'è più iperbole che tenga: costoro sono capaci di tutto, e il Bimbominkia con le mani in tasca e l'andatura da bullo di contrada fiorentina, ne è solo un cieco ottuso esecutore. Perfino il possesso di una caldaia avrà un libretto di impianto con importi stellari. Ce lo dice l''Europa, una vecchia  megera avida e insaziabile dei nostri quattrini. Così come ci viene imposta la revisione del catasto con conseguenti aumenti degli estimi catastali delle case.
Intanto il Pataccaro continua con la sua prosopopea sulla "crescita", sul paese che deve "ripartire". Sì, ma come? E in che modo, se continua imperterrito il salasso di sangue dei cittadini? 

A completare il quadro c'è la beffa atroce della social card estesa anche agli extracomunitari con permesso di soggiorno: un incoraggiamento a farli rimanere qui e a creare attriti tra la popolazione dei nativi, come si è visto di recente nelle periferie romane, torinesi e milanesi. Intanto con Mare nostrum o Triton che sia, il risultato è quello di  continuare a fare arrivare legioni su  legioni di derelitti, dal continente nero. 
Renzi tace e acconsente. Alla mala parata, può sempre scaricare la colpa su quel bamba  di Alfano. Si defila dalle zone alluvionate, visita solo fabbriche vuote millantando interesse per l'occupazione, corre a Brisbane  al G20  a  fare il Piacione compiaciuto, su decisioni prese da altri Paesi (non contiamo una beata fava!), comprese le sanzioni anti-Putin. E' il semestre italiano di Presidenza del Consiglio nella Ue e, piazza o non piazza, lui ti piazza lì la quota "rosa" Mogherini. C'est tout.
Fine della sua miserabile politica-spettacolo. 



18 November 2014

Piove, Governo Mondiale Ladro!

Il giorno dopo l'alluvione. O meglio, le ripetute alluvioni. Domani i TG conteranno, come è ormai triste consuetudine da un mese in qua,  i danni di Genova che scivola sempre più verso il mare fino ad esserne inghiottita (grottesco e simbolicamente allucinante, l'episodio dei 7 feretri usciti dal cimitero di Bolzaneto  trascinati dal torrente Polcevera),  di Chiavari e del Levante, di Savona e del Ponente,  delle frane in Lombardia, dell'esondazione dei laghi lombardi e piemontesi (il Maggiore e il Lago d'Orta) , di Milano che va in tilt con le linee metropolitane per colpa del Lambro e del Seveso che inondano cantine, seminterrati, uffici e negozi. Con l'Alessandrino, col Parmense, col Vicentino, con la Toscana e  le trombe d'aria versiliane, la Sardegna e le isole, con il  PO che straripa e gli sfollati ecc. ecc. Di maltempo si muore, e non si è nemmeno più sicuri in casa propria. O nei luoghi di lavoro.
Ma la verità la vediamo sotto i nostri occhi: clima caldo umido appiccicoso in pieno Novembre, fiori programmati da Madre Natura per  fiorire in primavera come primule, o in estate come le ortensie, che, a sorpresa, si mettono a fiorire adesso tra un violento nubifragio e l'altro. 
Pubblico questo interessante pezzo dal titolo "Manipolazione climatica e dominio finanziario"  di Francesco d.C. -  nel quale si fa largo l'ipotesi (tutt'altro che peregrina) della manipolazione climatica come strumento di potente controllo e dominio di massa. Pertanto, dato che i governi non sono più nazionali, dato che si organizzano i G20  per parlare di rimedi al "surriscaldamento del Pianeta" è il caso di dire: piove NWO ladro! La nuova arma di distruzione di massa si chiama clima,  e  tutti noi, restiamo attoniti e sgomenti a guardare giorno per giorno le previsioni meteo, in attesa di giorni migliori. In tutti i sensi. 


Alluvione a Chiavari
Dal sole dipende la salute dell'uomo

Roma – La natura è di tutti e, si sa, non si paga. Almeno finché non viene privatizzata. L'aria che respiriamo, la pioggia del cielo, il sole e la sua capacità di generare energia (fotosintesi clorofilliana) elementi che il Buon Dio assicura a tutti. Egli “fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti” (Mt 5, 45). Ma questo non va bene ai cercatori di lucro e di dominio globale. Dalla giusta misura delle piogge dipende la fertilità dalla terra. Dal sole scaturisce l’energia prodotta dal mondo vegetale con il miracoloso processo della fotosintesi clorofilliana. Sempre dal sole dipende la salute dell’uomo: la sintesi della vitamina D è possibile solo grazie ad una congrua esposizione ai raggi del sole. Auterevoli ricercatori medici lasciano un vero e proprio "allarme pandemia" da carenza di tale vitamina causa della scarsa esposizione ai raggi solari. Il loro consiglio è, chiaramente, quello di assumerne in pasticche.


La manipolazione della natura

Ma la manipolazione della natura, oltre ad essere paurosamente dannosa, assicura ai suoi fautori enormi possibilità di guadagno ma, ciò che più inquieta, è che essa rappresenta un potente strumento di controllo e dominio di massa. La manipolazione, (che è sempre contro natura!) riguarda oggi ogni settore della vita dell'uomo dalla genetica umana ed animale, alla modificazione genetica di sementi e specie vegetali – OGM e, persino, incredibilmente, la manipolazione climatica. Dal punto di vista etico le problematiche sono di enorme spessore: chi sceglie? chi decide? quali rischi non noti si corrono?

Costretti a pagare ciò che ci è stato affidato gratuitamente

Dal punto di vista economico l'effetto è di lampante evidenza. Mentre le statistiche evidenziano che povertà e fame affliggono fasce di popolazione sempre più ampie, gli abitanti del mondo occidentale per ottenere quello che la natura assicurerebbe loro gratis oggi devono pagare. Pagare il detentore del brevetto o del know how, il detentore dell'esclusiva per ottenere quelli che ormai sono prodotti a tutti gli effetti: e quindi, oltre al cibo, bisogna pagare i proprietari di brevetti per avere la salute (che in un ambiente naturale e salubre sarebbe salvaguardata) e i figli (la manipolazione agro industriale degli alimenti causa quasi tutte le malattie di cui soffriamo e tra queste la sterilità, oltreché i tumori…). Per avere il sole o la pioggia nella giusta misura bisognerà pagare.Gli strumenti di controllo del clima si fanno sempre più raffinati, gravissime calamità sconvolgono ogni angolo del mondo. Anche le nostre città più antiche e belle, intatte per anni, ed anzi scrigni di tesori artistici ed architettonici, cadono in rovina sotto preannunciati terremoti ed inondazioni.



Processione propiziatoria a Brescello del Po col Cristo di Don Camillo
La logica del far debito

Le piogge non si chiamano più piogge ma bombe d’acqua. La colpa di tale distruzione viene riversata, con l’aiuto dei moralisti, sugli abitanti-vittime ed il loro insano desiderio di abitare su questo pianeta, con la guerra all’ultimo abusivo (edilizio). Occorre porre rimedio al dissesto idrogeologico: stanziare dei soldi per la messa in sicurezza del territorio (questi i diktat) oltre ad investire per la ricostruzione o, meglio, per la costruzione ex novo delle abitazioni. L’Aquila docet! Far debito, la necessaria conseguenza.

http://www.quieuropa.it/manipolazione-climatica-e-dominio-finanziario/



15 November 2014

Tor Sapienza



Sono quattro giorni e quattro notti che ci sono disordini a Tor Sapienza, un esteso rione della periferia Est di Roma. Questi poveracci di abitanti in rivolta contro le istituzioni,  sono circondati da campi nomadi, da criminalità diffusa, da travestiti e trans brasiliani, prostitute straniere e dulcis in fundo da un centro di accoglienza che ospita nuovi immigrati. Gli "oppressi", secondo la stampa servile erano gli ospiti del centro di accoglienza, mentre i malfattori erano quei "ducioni" e  "razzisti" degli abitanti. In prima linea il mis-Fatto quotidiano. Non chiamiamola "la guerra tra i poveri" come si ostinano banalmente a fare  i pennivendoli di regime
Si tratta invece della lotta fra chi vuole vivere con dignità e sicurezza, contro l'illegalità e il degrado. Dulcis in fundo  il Corriere (articolo di Goffredo Buccini) se la piglia con “l’incendiario leghista” Matteo Salvini, reo di voler venire giù, espressamente invitato da cittadini del rione. Si tratta di una forma di "insulto preventivo". A questo è ridotta la stampa oggi!




Il quarto giorno il sindaco Marino si fece vivo là in mezzo pigliandosi un'overdose di prevedibili  insulti e fischi.  Il suo pareva un allunaggio. La polizia ,sempre latitante nel difendere i cittadini dal far west quotidiano, pagata con i soldi dei cittadini, li manganella per garantire invece la "sicurezza" degli edifici degli extracomunitari. Alfano latita totalmente nei rioni periferici delle grandi città, in compenso è sempre più zelante nell'introdurre in Italia nuovi flussi indiscriminati di stranieri. Renzi? NON PERVENUTO. Pubblico il post del  coraggioso blog dell'Anarca (Giampaolo Rossi) sulla rivolta di Tor Sapienza. 

LETTERA APERTA AI CITTADINI DI TOR SAPIENZA

Si, io lo so che non siete razzisti; che quei bastoni e quei sassi non li avete presi in mano per odio ma per la disperazione di dover vivere dove non si può più vivere.

Io lo so che non siete razzisti, anche se ora vi dipingono così per nascondere la loro ipocrisia e il loro fallimentare umanitarismo senza umanità.

Si, io lo so che non siete razzisti ma che la gabbia dove rinchiudervi è pronta e i preparativi per trasformarvi in bestie feroci sono quasi ultimati; che ora sono arrivati con i loro taccuini e le loro telecamere, ma poi scateneranno i loro parolai d’accatto a dipingere quello che tanto non hanno interesse a capire.

Intellettuali polverosi chiusi nella soffitta delle proprie idee; politici ignavi e criminali che hanno consentito le peggiori politiche buoniste nel nostro paese, arrivando persino a cancellare il reato d’immigrazione clandestina nel pieno delirio d’irresponsabilità di chi non si rende conto del mondo in cui stiamo vivendo.


Io lo so che non c’è razzismo in quello che avete fatto; ma solo dolore e rabbia nel vedere il vostro quartiere ridotto ad una giungla piena di pericoli, trasformato in un campo di battaglia.

State difendendo voi stessi ed io so che si difende solo ciò che si ama: la propria terra, la propria città, la propria casa, i propri cari, una sicurezza, un diritto, una libertà.

Io lo so che non siete razzisti, né “giustizieri della notte”; ma siete operai, impiegati, commercianti, disoccupati, studenti, pensionati, professionisti, padri, madri, mariti, mogli, insomma l’Italia vera che affronta con dignità questa crisi che non fa prigionieri, le difficoltà economiche e spesso la mancanza di futuro e di certezze.
Io lo so che il vero razzista è questo sindaco che definisce “inaccettabili gli attacchi agli stranieri” senza spendere una parola per l’italiano in fin di vita massacrato davanti al figlio, da un branco di belve senza onore.

Io lo so che vi sentite abbandonati e soli, presi in giro da uno Stato tanto oppressivo e invadente nei confronti delle persone oneste, quanto indulgente verso coloro che si approfittano della nostra ospitalità, che violentano ciò che noi offriamo loro e che paghiamo con i nostri sacrifici.

Perché la convivenza non è una teoria né retorica politica da distribuire davanti alle telecamere: la convivenza si basa sulla reciprocità e può esserci solo con chi rispetta le nostre leggi e il Paese che noi amiamo.

Io lo so che anche di fronte all’esasperazione voi sapete distinguere l’immigrato onesto dal delinquente; perché uomini e donne che sono arrivati nel nostro Paese per lavorare o per salvarsi dall’orrore di una guerra, voi li avete accolti e accettati in nome di quella solidarietà concreta che gli altruisti di professione non conoscono.

Io lo so che quei bastoni sono lontani da voi e da quello che vorreste essere; e che ora li lascerete cadere in terra per tornare a ciò che è per voi più importante: la vostra vita.

Perché, comunque, avete vinto: quella rabbia scesa in strada ha raccontato un’Italia diversa, stanca ma capace ancora di trovare una sua dignità; un’Italia che non ce la fa più ma che vuole difendere con i denti ciò che è suo.

Non ve lo diranno mai, ma gli italiani che non sono razzisti stanno con voi: quelli del nord e quelli del sud, quelli di destra e quelli di sinistra, quelli bianchi e quelli neri, gli immigrati onesti e la gente perbene.

Cari cittadini di Tor Sapienza, io lo so che non siete razzisti e che avete solo difeso per tutti noi una cosa importante, la più elementare: il nostro inalienabile e sovrano diritto di essere padroni a casa nostra.

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Pubblico anche una testimonianza dal vivo di Daniele, un residente in Tor Sapienza che scrive a Repubblica nell'illusione di trovare un po' di ascolto e di conforto. Poi si spegneranno i riflettori e politici e pennivendoli saranno in tutt'altre faccende affaccendati.


Sono un abitante di Tor Sapienza. Premesso che qualsiasi atto di violenza va denunciato, le chiedo se puo’ indicarmi il modo civile e pacifico per denunciare un degrado che ormai non conosce limiti. Le faccio una breve cronistoria del posto perché credo che lei non sappia nemmeno dove Tor Sapienza si trovi sulla cartina.
Questa periferia di Roma è stata per anni ed è ancora il luogo dove hanno sempre trovato rifugio e asilo qualsiasi tipo di persona extracomunitaria, dai rom ai nordafricani, per non parlare della vergogna dei transessuali che sotto gli occhi di tutti, da anni, si prostituiscono ad ogni ora del giorno.
Non conosco attualmente il numero esatto degli extracomunitari residenti ma le assicuro è molto alto se si considera il territorio del nostro quartiere.
Questa popolazione, dove vivono ormai pensionati e lavoratori che con il sacrificio di una vita hanno acquistato le loro case, nel passato hanno attivato tutte le forme di protesta civili di cui potevano disporre, dalle lettere agli amministratori ed ai giornali, denunce agli organi di PS fino alle fiaccolate pacifiche in piazza. Il risultato è stato il silenzio ASSORDANTE di tutti, anche di voi giornalisti che finchè non ci scappa il morto la notizia non merita attenzione.
Venga a farsi un giro nel quartiere. Alle prime luci della sera scatta il coprifuoco. Negozi di extracomunitari aperti oltre l’orario lavorativo che vendono (sotto gli occhi di tutti) alcoolici fino all’alba (e la licenza???). Persone extracomunitarie ubriache che litigano ed urinano ovunque. Strade buie ed invase da travestiti e dai loro clienti eccitati che sono pericoli costanti al volante. Rom che frugano nei cassonetti e guidano auto a massima velocità (mi piacerebbe vedere l’assicurazione e le revisioni di tali veicoli). Furti negli appartamenti e scippi per strada esponenzialmente aumentati negli ultimi anni.
Mi fermo qui con la descrizione e torno alla domanda iniziale: mi sa indicare cosa dovremmo fare che a noi sfugge?
Dobbiamo continuare in questo modo vedendo il nostro territorio maltrattato, vivere reclusi nelle nostre case (che by the way si stanno svalutando sempre piu’) aspettando cosa?
Quante belle parole da chi vive lontano da qui, magari in centro dove queste realtà sono lontane e santifica le persone che vengono da altri paesi ed altri mondi senza mai spendere una parole a favore dei residenti.
Non è razzismo essere ospiti di un paese e non rispettarne le regole? E’ chiedere troppo far rispettare le regole?
Per cortesia mi indichi cosa dobbiamo fare in modo da poterlo condividere con i miei concittadini.
Cordiali saluti

Daniele 13 novembre 2014 h. 10, 19