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27 July 2016

Hollande porte la guigne




Cioè, Hollande porta iella, porta gramo. E' l' #hashtag che viene scritto  e ripetuto per tutti i social francesi. E difatti Monsieur la Poire mena gramo e gramigna, e sulla sua coscienza pesano già oltre 280 morti. Inutile correre sul luogo dei misfatti dopo che vengono lasciati sul campo morti, feriti e moribondi. Dopo che non si è in grado di mostrarsi capaci di proteggere i cittadini francesi. Purtroppo stanno costringendo i francesi a tenerselo per e con la forza, iettatore com'è, perché sanno che in Francia cresce sempre più la voglia di FN e di Marine Le Pen,  Ovvero, la voglia di liberarsi dal filo spinato che circonda i popoli da quando i loro governanti li hanno consegnati alla Ue. L'ultimo della catena dei fatti delittuosi è a Sant-Etienne du Rouvry nei pressi di Rouen, città natale dello stesso  Hollande.

Ma sarà proprio l'ultimo? Qui pare che una strage serva solo a cancellarne un'altra, che un massacro ne cancelli un altro, e che si ripulisca il sangue per versare dell'altro sangue. Qualcuno ha notizie dei funerali delle 84 vittime di Nizza? E chi li ha visti? Si sono svolti in forma privata? Pubblica?  No, perché nel frattempo arriva la strage di Monaco detta la strage dei giovani. E non abbiamo ancora memorizzato i volti delle otto vittime cadute per mano del solito "squilibrato" nella  strage al supermercato dove - guarda caso - c'era chi filmava appostato come se sapesse già in anticipo cosa doveva avvenire (un tal cronista a nome Richard Gutjahr, lo stesso che filmò anche il grosso TIR sul lungomare di Nizza) , che  già i titoli dei TG annunciano notizie ancora più ferali di una lunga estate calda fatta di terrore.

I media mainstream assoldati dai poteri oligarchici, possono continuare a dissimulare e a minimizzare il problema, a cercare di contraffare la verità raccontandoci che siamo in balìa di un’epidemia di psicopatici malati travestiti da combattenti dell'islam. Tutti "pazzi isolati" magari bisesessuali, che però compiono stragi collettive.  Ma ormai la verità è sotto ai nostri occhi: i veri malati mentali sono coloro i quali non  ce la vogliono contare giusta, cercando di cancellare le tracce della loro responsabilità e connivenze omertose, facendo pressione affinché a Nizza si consegnino le prove registrate dai sistemi di videosorveglianza. Denunciando per diffamazione (come ha fatto il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve) chi non crede alle loro versioni mendaci e mistificatorie. Come è avvenuto per la poliziotta Sandra Bertin a Nizza. Come è avvenuto per la stessa municipalità di Nizza che si rifiuta di voler cancellare le immagini registrate dalla videosorveglianza di quella maledetta notte di quel funesto 14 luglio.

La Pera con bruco (La Poire avec sa chenille)


Tra lunedi e martedi 26 arriva la notizia che la Francia ripiomba nel terrore, che sette ostaggi sono stati sequestrati tra cui un prete, due suore ed alcuni fedeli. La dinamica qui.  A essere stato sgozzato è stato il vecchio sacerdote di 86 anni, padre Jacques Hamel. L'escalation va avanti: dalla lotta contro gli occidentali, al martirio dei cristiani a scopo sacrificale.
Dimentichiamo purtroppo, però,  di puntare il dito contro quella disgregazione già avvenuta dall'interno delle nostre società occidentali: chiese già trasformate in semi-moschee da pretastri arcobaleno, prestate come scenario a rock band come ho personalmente visto fare a Vannes in Bretagna, con un fracasso a tutto decibel da far tremare gli arredi sacri dell'altare maggiore. Senza contare che la Francia è già storicamente parlando,  la patria del laicismo esasperato, già  fin dai tempi della rivoluzione del 1789 e dell'impero napoleonico, l'unico condottiero che si permise di entrare in chiesa a cavallo e di fare arrestare un papa.

Padre Jacques Hamel (anni 86)

Vorrei inoltre far notare che la moscheizzazione del territorio  europeo (in particolare del suolo francese, ma anche italiano) è il prodotto del laicismo e della messa al bando della cristianità  e dei suoi simboli, dalle istituzioni. Pertanto la tabula rasa, che non esiste né in natura né nella società, viene facilmente riempita e sostituita dalle confessioni dei "nuovi arrivati".



Ci si chiede ripetutamente, perché la Francia è  diventata il teatro del terrore e della strategia della provocazione e destabilizzazione?
Non è poi così difficile  da capire che dopo la Brexit inglese, si teme un'altra uscita dalla gabbia eurocratica. Ormai c'è la fila dei paesi che vogliono uscire  dalla Ue. E il partito di Marine Le Pen  ha un programma ambizioso per la riappropriazione della sovranità nazionale (retour du service militaire, création d'une garde nationale, rétablissement des frontières, déchéance de nationalité pour les binationaux, fermeture des mosquées salafistes, etc.).

Inoltre abbiamo già potuto ascoltare Marine nel bel discorso al parlamento europeo l'indomani della vittoria di Brexit, di cui ho già riportato il suo memorabile video del 28/6/2016.

Pertanto, non dimentichiamo mai a chi giova  tutto questo sconquasso: a quelle forze politiche (Hollande-Sarkozy) funzionali al mantenimento dell'attuale Ue. Ora, mentre la canaglia terrorista ben conosciuta dalle forze dell'ordine, verrà opportunamente sguinzagliata per l'uopo, aspettiamoci di converso,  nuovi inasprimenti e nuovi "stati di emergenza", verso gli inermi cittadini comuni che pagheranno due volte: col lutto e il tributo di sangue e con leggi liberticide e austerità.
Sì, Hollande porte la guigne.
Ma se ne deve andare non certo per essere sostituito da un altro clone eurocratico come Sarkozy. Sarebbe il solito pastrocchio  detto già Sarkhollande.

22 July 2016

Come esautorare i sindaci nei matrimoni gay




Mentre tutta la gente è assopita sulla spiaggia bruciata dal sol... l'agenda mondialista va avanti. Il Consiglio di Stato boccia la possibilità di esercitare la legittima obiezione di coscienza ai sindaci nel celebrare quelle che con un ipocrita eufemismo chiamano "unioni civili". Che tradotto nel linguaggio non orwelliano significa matrimoni con persone dello stesso sesso. Sì, perché detta così le unioni civili possono sembrare anche i matrimoni civili tra uomo e donna o unioni di fatto per coppie di eterosessuali.
C'è una disoccupazione nera? i giovani vanno all'estero per buscare mille euro? I vecchi non si curano più perché le loro pensioni non bastano per andare dagli specialisti? Arrivano quattromila immigrati al giorno? Non sanno dove metterli e li stipano in quartieri creando caos  urbanistico o li dislocano in villaggi sui bricchi stravolgendone l'identità? Niente paura. A problemi reali esiste la soluzione per falsi problemi: i matrimoni omosessuali. Una "conquista di civiltà". 

Da oggi disco verde per la legge Cirinnà e i sindaci che si opporranno verranno sollevati dalle loro attribuzioni a contrarre nozze,  nominando per l'uopo, un "ufficiale di stato civile"  o "funzionario" la cui platea è molto ampia. Esulta la gattara Cirinnà per aver trovato l'inghippo del fatta la legge, trovato l'inganno in caso di eventuali disobbedienti: "confetti arcobaleno per tutti!".  
I maestri confettieri sono avvisati. Mandorla e zucchero sì, ma anche i colori dell'iride. 
Garantisce Orlando il Guardasigilli soporifero che "entro l'estate prepareremo i decreti definitivi". Mentre sapete dove ritroviamo quel Franco Frattini ministro degli Esteri per il governo Berlusconi? Alla Presidenza della Sezione Atti Normativi di Palazzo Spada, il quale si fa garante sul disco verde ferragostano. Ma non era "di destra"? Fate un po' voi...

Che volete mai? La "democrazia" trova sempre i suoi inganni democratici. Soprattutto trova chi è  disposto e pronto ad applicarli. Mettere in galera un sindaco oppositore che ci mette coraggio e faccia, non sta bene: si passerebbe per novelli rais. Raggiriamo l'ostacolo e mandiamo in rottamazione i sindaci e le loro inutili fasce tricolori: c'est plus facile. Del resto lo hanno già fatto coi parroci che celebravano le  nozze. 
Inoltre pare che a Ferragosto sotto il solleone ci saranno strenne anticipate: matrimoni per tutti a prescindere dal sesso. Si accettano prenotazioni e si prevede già l'en plein del cosiddetto evento. Pazienza se i fiori d'arancio avvizziscono in fretta sotto il sole agostano.
Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera arcobaleno. E tanto peggio se salta la rima.

Giubila e gioisce il sindaco Merola di Bologna (Pd) il quale promette di celebrare i "nuovi matrimoni" nella sala rossa. "Aspetto le coppie gay nella stessa sala in cui si sposano le coppie etero".

Qual è la posizione della  Lega al riguardo?
Prelevo dall'intervista rilasciata al Corriere di oggi 22 luglio,  al sindaco leghista di Novara Alessandro Canelli.

Alessandro Canelli, lei come sindaco di Novara, celebrerà le unioni civili? 

No, non lo farò. Del resto anche il Consiglio di Stato dice che non deve essere per forza il sindaco a celebrarle, ma basta un ufficiale di stato civile. Posso non celebrarle, quindi. Del resto...

Del resto cosa? 
E' una questione di sensibilità personale. Sono convinto che nel Comune di Novara si troverà una persona con una sensibilità diversa dalla mia. 

Questo  è poco ma sicuro, caro ignavo sindaco Ponzio Pilato. Invece di arrabbiarsi per essere stato sollevato dalle sue attribuzioni e funzioni,  lui se ne lava le mani. Anzi, evita addirittura di sporcarsele, girando la cambiale ad un altro con "una sensibilità diversa" dalla sua.  Se questa è la posizione  ufficiale della Lega, il più numeroso partito d'opposizione, andiamo bene. Mi ricorda tanto quella di otto anni fa in occasione della ratifica del Trattato di Lisbona: uscire dall'aula quando si è sicuri che detto abominio sarebbe passato.  
Qui tutta l'intervista:
 http://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera/20160722/282041916484467

I sindaci autenticamente obiettori non si lascino esautorare da una cattiva legge (la  Cirinnà)  che prevede l'utilizzo di inghippi burocratici  come la creazione surrettizia di una figura-fantoccio detto '"ufficiale di stato civile" ed esigano di poter mantenere su di sé le loro attribuzioni istituzionali, esercitando il loro legittimo diritto all'obiezione di coscienza. In caso contrario, si renderanno comunque complici.




17 July 2016

Promenade des Anglais e altre stragi




La mafia uccide solo d'estate? A quanto pare anche il terrorismo. Se lo cerchi allo stadio di Saint- Denis, lui ti sorprende al mare. Sul lungomare di Nizza: quella Promenade des Anglais festante e rutilante nei suoi fuochi d'artificio per un 14 luglio trasformatosi da festa della République a  tragedia della democrazia aperta ad  oves et boves. In questi giorni parallelamente e in perfetto sincronismo con le stragi americane coi cecchini sui tetti, quasi in simultaneità c'è il camion con gli "effetti speciali" alla "Terminator" e alla "Duel",  col solito Mohamed di turno che spara a casaccio e travolge i passanti sulla Promenade des Anglais di Nizza, provocando una carneficina di oltre ottanta morti. Occorre però, guardare cosa proporranno le élites eurocratiche e la Nato, in queste ore drammatiche. Se la risposta è la solita "ci vuole più Europa", allora è chiaro che sapremo bene a chi giova tutto ciò. 
La Boldrini è andata subito a Palazzo Farnese dalla sua collega francese a portare le sue condoglianze proprio con questa formuletta: più Europa. Un governo Onu a guida globale? Una ristrutturazione della Nato? A pensare male ci si azzecca, purtroppo. 
In ogni caso Hollande se ne deve andare. Come minimo è uno jettatore, e come massimo, è complice di qualche losco disegno. Comunque sia,  trattasi di un presidente che non sa proteggere né garantire sicurezza e incolumità ai suoi cittadini, tenuto conto che finora i morti, vittime di tutte le stragi avvenute in Francia  (Charlie Hébdo, Bataclan, Nantes e altre) ammontano a 250 .

Nella nostra Penisola, i treni italiani più che i treni dei desideri che all'incontrario vanno (come dal testo della famosa canzone di Paolo Conte) sono i treni dei deragliamenti, dei disastri ferroviari, degli scontri frontali come è successo ad Andria nella Puglia. Però certamente la compagnia privata che ha acquisito la proprietà delle tratte ferroviarie, sarà quotata in Borsa. Ma che volete che siano 23 vittime? Arriva un'altra valanga di 84 morti dalla vicina Costa Azzurra, di cui, pare, una trentina di italiani dispersi. E ogni catastrofe recentissima cancella quella immediatamente  precedente, ogni tragedia si sovrappone all'altra senza che nessuno di questi morti a noi così vicini, ottenga mai vera giustizia. Il tutto, sotto i nostri occhi attoniti e sgomenti, di spettatori impotenti.

Ma per tornare alla Promenade des Anglais che da luogo di svago si è trasformata in luogo di lutto e di rovina, ecco l'elenco delle baggianate che sentiremo proporci in queste ultime ore:

  •  l'assassino stragista era un franco-tunisino nato in Francia  (un nuovo francese) e non c'entra nulla coi barconi
  •  l'islam moderato è un'altra cosa
  •  ci vuole più integrazione
  • ci vuole più Europa
  •  ci vuole più Nato
  •  occorre sciogliere la UE in una vasta Nato (proposta della Mogherini)
  • occorre accelerare una governance mondiale per combattere il "terrorismo internazionale". (Obama dixit)
  •  occorrono leggi speciali, leggi marziali, divieti di manifestare, un esercito e Intelligence europei unificati.

In altre parole, tutto ciò che rappresenta un vero angoscioso problema, secondo le élites e i nostri politici, dovrebbe fungere da SOLUZIONE. Senza contare che queste tragedie rischiano di rendere permanente un leader a pera con la testa a pera  (e difatti i francesi lo chiamano La Poire), come Hollande che si è mostrato una vera nullità. Insomma, una vera e propria sospensione della democrazia e della libertà di espressione nella patria di Voltaire, attuata con la solita scusa della "dell'emergenza e della solidarietà nazionale".
Inoltre non convince per nulla la versione dell'autotreno dei tragici "effetti speciali", distributore di gelati. 
Dopo tutto quanto è già successo e che sta accadendo o come si fa a far entrare un camion di quelle dimensioni in zona pedonale sovraffollata senza perquisirlo,all'interno? Avrebbero  potuto esserci decine di terroristi armati, arsenali di armi o tonnellate di esplosivo.
Ma  se anche l'avessero aperto e ci fossero stati dei gelati,  avrebbero dovuto come minimo fare una telefonata di verifica al presunto destinatario (nel caso in cui  il terrorista lo avesse indicato).
Non so in Francia ma qui  da noi, non si è mai visto consegnare gelati con un TIR sprovvisto di marchi pubblicitari. Mi piacerebbe sapere poi perché, a strage avvenuta, salta fuori che il criminale stragista aveva dei precedenti penali (cinque) e simpatizzava pure per l'islam radicale, però era  comunque "isolato".
Rita Katz del del sito SITE sapeva già tutto. Beata lei! Inoltre c'è sempre qualcuno che dopo tragedie di questo tipo sente ululare la formuletta di prammatica  "Allah u' akbar". L'ISIS rivendica un loro fratello  guerriero e tanti  altri scenari già visti. Ovviamente non mancano  i cretini  "occidentali" di turno pronti a dire che "non dobbiamo rinunciare al nostro stile di vita". It's matter of style, of course.





Tanto per non farci mancare di niente, in queste estati sempre più violente, ecco arrivare contestualmente alla strage di Nizza, il colpo di stato in Turchia che ti fa 280 vittime in un solo colpo. Tutto in una notte. Anche i golpe e i crack finanziari arrivano sempre d'estate. Golpe vero? Fasullo? Voluto dalla Nato? Messo in atto per ristrutturare l'esercito e fare delle epurazioni? Per lasciare le mani libere alla repressione di Erdogan? O per dare una lezione a quell'Erdogan che si  è  riavvicinato troppo a Putin?

Un'immagine simbolo della repressione di Erdogan contro i cospiratori del golpe in Turchia

Ma a Nizza, lo scenario di morte è sempre lo stesso: bimbi che piangono, morti che non vengono identificati, nonni eroi che perdono la gamba per salvare i nipotini, ospedali e obitori in tilt, turisti che scappano e militari che presidiano ogni angolo trasformando una ridente località turistica in un check point. Per favore però, smettiamola con cumuli di fiori, candele, lumini, pelouche, bigliettini e improvvisati "luoghi della memoria" che il vento disperderà in poche ore, e passiamo finalmente alla controffensiva. E' inumano continuare a sopportare tutto ciò. Quasi certamente non sarà una promenade. Ma almeno proviamoci. 


14 July 2016

La Santa Inquisizione Immigrazionista




Ho aspettato che passasse la canea delle jene inferocite, prima di parlare dei fatti di Fermo e della morte del nigeriano Emmanuel Chidi  Nnamdi. Ho perfino inghiottito l'affronto di vedere le due suorine infilzate Boldrini e Boschi in funzione di prefiche ai funerali del nigeriano. Ricordo che quando il ghanese Mada Kabobo assassinò barbaramente con un  piccone ben  tre italiani (di cui uno molto giovane, di 24 anni) ferendone gravemente altri cinque, non solo le false lacrimatrici non presenziarono alle esequie, ma non ci andò nemmeno il sindaco Pisapia. Ricordo che Laura Boldrini ebbe la faccia tosta di mettere in dubbio che fosse lui l'autore della strage, lui che pure venne fotografato mentre si aggirava come un'automa nel quartiere milanese del Niguarda con tanto di piccone in mano. Ricordo che crepano quasi quotidianamente tanti poveri pensionati  torturati e rapinati in totale solitudine e indifferenza, nei loro appartamenti per  venir derubati di poche centinaia di euro;  che vengono stuprate, borseggiate, rapinate e molestate molte donne di tutte le età a causa di un'immigrazione fuori controllo; che buona parte degli "ubriachi al volante" che distruggono intere famiglie e travolgono passanti (spesso bambini) anche sulle strisce pedonali, o guidando contromano sui tratti autostradali provocando incidenti mortali, sono stranieri strafatti di alcol, di cocaina e di eroina. Pertanto, autentiche bombe umane in libertà. Mi ricordo di tutto e sta tutto scritto nei fatti di cronaca quotidiana. Per il caso Kabobo, basta  consultare  il mio post "A parti invertite", con gli ottimi commenti di Silvio. Il Ministero dell'Interno si rifiuta di etnicizzare i reati e basta consultarne il  suo sito per capirlo. Il suo postulato è: siamo tutti uguali di fronte al crimine. Cécile Kyenge, (già eletta con lungimiranza Ministra per l'Integrazione dal governo Letta) è tra le più accanite pasdaran della "non etnicizzazione dei crimini". Eppure li si vedono tutti, questi delitti, e si vedono anche i loro autori.  E se ne constatano anche gli effetti disastrosi.

 Però, guarda caso, si etnicizza e si ideologizza (mi si perdoni questi neologismi di comodo) solo quando trattasi di cittadino italiano. Che in quanto bianco e italiano, non può che essere razzista, xenofobo, fascista e nazista, ultrà o almeno naziskin. Hanno fatto carte false per vanificare e rendere nulle le testimonianze che raccontavano la versione di un Mancini aggredito con un cartello stradale come quella di Pisana Bachetti, la quale è stata anche intimidita e minacciata, per farla desistere dall'esporre la sua verità dei fatti.  La narrativa del povero africano aggredito dal biancone malvagio è stata in quattro e quattr'otto sposata dai media ufficiali. L'indomani della morte di Emmanuel il Corrierone aveva una pagina formato lenzuolo della sua foto con la moglie che campeggiava al centro pagina.
Perché in via Solferino non hanno pensato a suo tempo, a mettere in prima pagina le foto delle tre vittime milanesi uccise da Kabobo in quel tragicissimo 11 maggio 2013? Eppure  si trattava  di onesti cittadini italiani. Ricordiamoli con tanto di nome e cognome e non dimentichiamoli, come non dobbiamo dimenticare le  migliaia di nostri onesti connazionali uccisi per mano straniera, grazie a quella che è una deliberata "liberalizzazione del  crimine" senza limiti e confini adopera delle oligarchie eurocratiche :


Daniele Carella (anni 24),
Alessandro Carolé ( anni 40)
Ermanno Masini (anni 64)

Il ghanese Kabobo autore  della strage del Niguarda: uccise tre italiani col piccone

Sapete quale pena è stata inflitta allo stragista ghanese? Malapena 20 anni. Che diviso per tre fanno poco più di 6 anni per omicidio. Robetta, che ovviamente non sconterà nemmeno tutta. Era emarginato poverino, perciò va capito! Oltretutto pare che non fosse vero, quell'alibi secondo cui sentiva le voci come avviene per la schizofrenia e che volesse vendicarsi per la vitaccia che questi bianchi  infami l'hanno costretto a fare. Gli avevano promesso l'Eldorado ed era deluso. Ma in quel caso, nessuno ebbe a pronunciare l'accusa di "razzismo" né di strage a sfondo etnico. E non dimentichiamo che i tre poveretti ferocemente trucidati nella stessa mattinata e alla stessa ora, ebbero funerali disgiunti, per impedire ogni  eventuale "strumentalizzazione" come ebbe a dichiarare vergognosamente Pisapia che non partecipò nemmeno alle esequie. Vogliono far morire di rabbia, di sdegno e di dolore i loro poveri parenti dalle vite distrutte e se questa non è xenofilia con tanto di immorale razzismo antiitaliano, ditemi voi cos'è. Ma torno ai fatti più recenti. Alla vicenda di Amedeo  Mancini, che con ogni evidenza non avrà lo stesso mega sconto di pena di Kabobo, dato che è italiano.
Emmanuel Chidi e moglie. Nel riquadro, Amedeo Mancinì

Quando si prescinde dalla precisa ricostruzione dei fatti e si sparano subito sentenze su stampa e televisione, la civiltà è già morta. Perché una testimone che ha “osato” dire che l’aggredito era l’italiano è stata minacciata? Come fa un prete a sapere le cause di morte prima della conclusione dell’autopsia? Quali garanzie di un giusto processo ci saranno, in questo clima di isteria? (...)
(...)se l’Italia fosse ancora un paese civile si aprirebbero delle indagini, al termine delle quali si potrebbero formulare uno o più capi di accusa verso ignoti o verso persone identificate da rinviare a giudizio. Inutile aggiungere che le indagini comportano interrogatori di testimoni, esami autoptici, acquisizione di eventuali filmati del fatto. Inoltre, e non è davvero cosa secondaria, dove si giunga all’identificazione dell’uccisore, sarà necessario stabilire se questi possa invocare una causa esimente da pena (quali, ad esempio, la legittima difesa e lo stato di necessità) e se non vi sia stato un eccesso colposo nell’esercizio del diritto di legittima difesa. All’opposto, si deve anche indagare se invece non vi sia stata la precisa intenzione di uccidere e se non sussista l’aggravante della premeditazione. Un’altra possibilità: l’aggressore aveva solo l’intenzione di causare alla sua vittima un evento minore (percosse o lesioni), ma il risultato della sua azione è andato al di là delle sue intenzioni. Si parla in tal caso di omicidio preterintenzionale. Inoltre bisogna stabilire se l’aggressore ha agito con colpa cosciente o con dolo eventuale.

E potremmo approfondire ancora di più gli argomenti. Ma qui non vogliamo fare un “bigino” di diritto e procedura penale, ma solo mettere in luce l’importanza di indagini corrette che consentano al giudice di emettere un giusto verdetto. La posta in gioco non è da nulla, perché l’imputato può essere rimesso subito in libertà, laddove si riscontri che ha agito in stato di legittima difesa...(fonte: Riscossa Cristiana)


Ora saltano fuori  altre sei testimonianze contro la deposizione della vedova di  Emmanuel Chidi Nnamdi che rischierebbe  quindi, l'accusa di calunnia. Ma intanto si è messo in moto da tempo, la macchina del fango, del  pregiudizio ideologico, del piagnisteo xenofilo, della Santa Inquisizione Immigrazionista che capovolge e rovescia le situazioni, e che pratica con protervia l'uso infame della colpa collettiva e della feroce rappresaglia morale: se muore un africano siete tutti razzisti e tutti colpevoli.  Dieci, cento, mille italiani per un immigrato africano. 
E' un ricatto infame e codardo, al quale non dobbiamo cedere!

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Soros e Bonino



Da ultimo ormai lo sanno anche i sassi che George Soros e la sua Open Society Foundation (che per comodità abbrevierò con  OSF) ha creato con le sue sole mani, la crisi dei "rifugiati" in Europa. Prelevo direttamente il paragrafo che lo riguarda da Zero Hedge:


Il suo ultimo successo: la crisi europea per i rifugiati

L’agenda di Soros è fondamentalmente sulla distruzione dei confini nazionali. Questo è stato recentemente dimostrato molto chiaramente con il suo finanziamento della crisi dei rifugiati europea.

La colpa della crisi dei rifugiati è stata data alla guerra civile che attualmente infuria in Siria. Ma vi siete mai chiesti come tutte queste persone sapevano improvvisamente che l'Europa avrebbe aperto le sue porte e li entrare?

La crisi dei rifugiati non è un fenomeno naturale. Questo ha coinciso con la OSF che donava soldi per il “Migration Policy Institute” statunitense e la piattaforma per la cooperazione internazionale sui migranti privi di documenti, entrambe le organizzazioni sponsorizzate da Soros ed entrambi i gruppi sostengono il reinsediamento dei musulmani del terzo mondo verso l'Europa.

Nel 2015, un reporter di Sky News ha trovato dei "manuali" per i migranti sull'isola greca di Lesbo. E 'stato poi rivelato che i manuali, che sono scritti in arabo, erano stati dati ai rifugiati prima di attraversare il Mediterraneo da un gruppo chiamato "Benvenuti nella UE".

“Benvenuti nell’UE” è finanziato (si avete indovinato!) della Open Society Foundations (OSF). Soros non solo ha sostenuto i gruppi che supportano il reinsediamento dei migranti del terzo mondo verso l'Europa, ma è l'architetto del "Piano Merkel."

Il Piano Merkel è stato creato dall'iniziativa di stabilità europea, il cui presidente Gerald Knaus è membro di vecchia data presso la Open Society Foundations.

Il piano propone che la Germania dovrebbe garantire asilo a 500.000 profughi siriani. Tale piano afferma inoltre che in Germania, insieme ad altre nazioni europee, dovrebbe aiutare la Turchia, un Paese che è musulmano al 98%, ad ottenere l'esenzione dal visto all'interno dell'UE a partire dal 2016. (da ZeroHedge tradotto da Comedonchisciotte)
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Non c'è dubbio  che la crisi migratoria sia stato un  suo successone. Scommettere sul fallimento degli stati sovrani significa anche maneggiare e adoperarsi affinché la profezia si avveri mediante la strategia della destabilizzazione. E l'invasione migratoria ne è la più immediata testa d'ariete. La manipolazione dei fatti di Fermo ha molto a che vedere con tutto ciò. Si creano episodi "incendiari", si manipola surrettiziamente la realtà,  per meglio far  inghiottire  agli Italiani questa overdose massiccia di invasione migratoria e tenerli sotto scacco. Della serie, noi vi annientiamo, ma guai a voi se osate protestare e ribellarvi. 

10 July 2016

Donne, avete rotto!





Rieccomi. Non starò sulle notizie, seppur deplorevoli,  di questi ultimi dieci giorni. Voglio invece scandagliare un tema che mi sta a cuore. Non se ne può più di sentir parlare di donne come fossero fenomeni paranormali alla stregua dell'asino che vola. Ci sono candidature per sindaci di città importanti? Proviamo a far volare il nuovo asino sopra al Colosseo, così si  compie il miracolo di rinnovare la politica che  diventa automaticamente virtuosa. O magari davanti alla Mole Antonelliana. Fasce tricolori, con filamenti in  oro che penzolano fino alle ginocchia per  le nuove Miss Sindaco. Manca l'orchestra e la passerella. C'è da nominare una gabelliera per l'Agenzia delle Entrate? Caduto Befera, ecco arrivare una donna per il fisco. E dato che è un personaggio  femminile (Rossella Orlandi), allora con lei  le tasse non possono che diventare  un "fisco amico". 
Donne alla Difesa che ovviamente non difende e lascia entrare in Italia oves et boves, come l'impareggiabile Pinotta che alle forze armate dice pure: "State sereni". Donne alle Riforme che non riformano come Maria Elena Etruria, donne alla Sanità come la Lorenzin,  perché si sa, se la ministra è donna, diventa automaticamente mite e altruista, una sorta di  Florence Nightingale, la signora con la lampada. 
All'istruzione? Manco a dirlo la cultura è donna. E la Giannini mentre scopre le tette al vento in Italia, corre in Iran a mettersi il velo. Lo fa per rispetto alle tradizioni "culturali" di quel paese, dirà. 
Donne, du-du-du, in cerca di guai anche al Ministero dell'Industria con la povera Guidi silurata.
La terza carica dello stato? Non poteva che essere monna Laura (non petrarchesca) Boldrini, pia dama di carità e di S. Vincenzo per conto dell'ONU nonché santa patrona e  protettrice degli scafisti. I vertici sindacali sono stati silurati e dopo la rottamazione di qualche vecchio papavero ormai inascoltato, hanno messo delle papavere e (delle papere)  alla direzione delle centrali sindacali: la Camusso (Cgil) e la Furlan Cisl).
La riforma ammazza-pensionati? Non poteva che essere ideata dalla rugosa inflessibile Dama senza mercé,  a nome Elsa Fornero, proveniente dalla Banca Mondiale.



Uteri in affitto e femminismo. . 

A proposito della Camusso, c'è da ridere perché si è detta pronta a offrire il suo utero in affitto. Alzi la mano  chi lo vuole. Ma poi la non più casta  e vecchia Susanna, non era quella che ai tempi del femminismo diceva l'utero è mio e me lo gestisco io? E che ogni due per tre tuonava contro la "mercificazione del corpo femminile"? Pare che ora sia di moda battere asta degli uteri arrivando a chiedere compensi stratosferici che si aggirano sui 350.000 euro a botta. Tutto è in  compra-vendita, anche l'utero, l'ovulo e ovociti vari. Che volete mai... E' il lato oscuro dell'emancipazione. Dopo il sesso sganciato dalla procreazione, ecco la procreazione sganciata dal sesso,  scissa e dissociata dalla paternità, dalla maternità e dalla famiglia che  è stata,  già da tempo,  mandata in rottamazione.
"Non fate figli come conigli" predica il Papocchio argentino. Che razza di film ha visto costui? Gli Italiani sono a nascite zero e le vere "fabbriche per figli-conigli" sono altrove. Fabbriche globali con uteri in locazione e ovociti, banche globali del seme. Senza contare tutti i "figli-conigli" che arrivano quale rinforzo demografico, dall'Africa e dall'Asia.  Nel silenzio-assenso di quelle che ..."l'utero è mio e me lo gestisco io". Il vaso di Pandora l'avete scoperchiato voi e ora sono guai.


Troika, Onu e altre calamità

Donne donne eterni dèi ai vertici della Troika con la commare secca dalle argentee canizie Christine Lagarde (FMI).
Cecilia Malmstrom, responsabile europea delle politiche commerciali, appartiene a quelle erinni  che non hanno nemmeno bisogno di chiedere. “Il mio mandato non arriva dai cittadini europei“. Lo disse in occasione dei negoziati sul TTIP che non deve nemmeno rispondere al popolo. E se ne vanta pure! Angela Merkel, una Mutti apparentemente paciosa, ma trucida e inflessibile, Hillary Clinton aspirante Giulio Cesare col suo we came, we saw, he died. E  tante altre baccanti siliconate, gorgoni e meduse dai volti inquietanti e dallo sguardo che impietrisce. Forse censureranno perfino la mitologia greca, dato che lì, i mostri erano quasi tutti donne. Brutti greciacci sessisti che non sono altro!
Di sicuro stanno rivedendo la dottrina cristiana arrivando perfino a ipotizzare la prete (o pretessa?) , la sacerdote (o sacerdotessa?) e magari anche la Papessa. Del resto si fa già nella religione anglicana e in molte chiese anglo-protestanti.
Sono riusciti a sconquassare le famiglie dando da bere alle donne la favoletta dell'emancipazione femminile. Ma una cosa è certa, chi se la passa peggio è il maschio. Se perde il lavoro, la casa e la famiglia è costretto a passare tutti i suoi averi alla Santippe di turno col rischio di finire alla Caritas a mendicare una ciotola di minestra insieme agli extracomunitari, di dormire in roulotte e di passeggiare sul cornicione di un palazzo minacciando di buttarsi nel vuoto, perché non gli fanno più vedere  nemmeno i suoi figli. Dimenticavo di aggiungere che i peggiori avvocati matrimonialisti ed espropriatori di  questi tapini, sono  donne, vere e proprie  Arpie del Foro.
Ma attenzione: se poi  il poveraccio prende una tanica di benzina e dà fuoco a una casa non più sua  con dentro la ex moglie, ecco  pronta l'accusa di "femminicidio". Vietato chiamarlo omicidio, perché contiene la desinenza "omo". E nemmeno genericamente assassinio o crimine. E' arrivato lo statuto speciale giuridico da parte dell'ONU che impone il muovo citato vocabolo nel diritto penale. I media si adeguano subito alla neolingua:  femminicidio qua, femminicidio là, ennesimo caso di femminicidio ecc.




Si prendono pure lo sport

Quello dei maschi, del resto, è un genocidio silente e bianco: spariscono, si dileguano per far posto a menadi infoiate e sgomitanti sui posti di lavoro.  In quello scarso mercato  del  lavoro che  ancora sopravvive deve avere la precedenza la donna, ovvero l'asino che vola, e cioè la minoranza (anche se poi numericamente è la maggioranza). E dato che è in quota Panda detta rosa, ecco la Pink Panda imperversare in tutti i talk show: politica, cultura, costume, società, e ora anche lo sport, specie il calcio.
Sì, perché per lo meno un tempo (che non è un'era quaternaria ma fino a poco tempo fa) un uomo che voleva  momentaneamente prendersi un po' di relax da quella rompic... di sua moglie, andava alla partita di calcio, o al bar a chiacchierare e a guardarsi la tele in santa pace coi suoi amici. Ma ora anche lì non c'è più trippa: le donne devono dire la loro in materia di pressing, di affondi, di traversoni, di cross, di assist, di rete e autorete, di falli, di marcature a uomo, di possesso palla, di cartellini gialli e rossi, di calci di punizioni, di rigori ad oltranza e di anticipi, di posticipi... Insomma, un martellamento che il povero Nando Martellini, in confronto a loro, era  quasi un dilettante.
Ce la mettono in tv, l'inquietante Musa Truccata del Calcio che sembra un mascherone da fontana, imbustata in abiti attillatissimi come una baldracca con gambe accavallate e scollature generose bene in vista, tacchi fetish vertiginosi, a parlare di quello che non farebbe mai in vita sua, per mostrare agli altri che tutti gli aspetti delle sua personalità sono armonicamente sviluppati. Uhé guardatemi, 'so gnocca, so' bbona e so pure parlare de carcio ogni domenica der domineddio. 
Sola, in mezzo a uomini allupati, ma guai a loro,  se poi si permettono un complimento pesante e greve: scatta l'ammonimento politically e sexually correct, brutti maialoni!

Donne e media

Per ciò che concerne il giornalismo, le donne hanno imparato in fretta dai loro colleghi maschi a fare interviste in ginocchio, servizi schierati, veline, domande graditissime solo al potente di turno. Così vengono avanti le Gruber,-Bilderberg, le Trilateral-Maggioni eternamente embedded, le Concite debenedettine, le Annunziate-Aspen, le Fusani-Huffington, le sciroppose  birigneo Bignardi al bigné.  In alternativa dovrete accontentarvi delle fabiane Gabanelli, croniste dette "antisistema", ma in realtà  sistematissime. O delle Bianche Berlinguer che hanno in uggia tutte le forme del nepotismo tranne il loro.
Tutte vere e proprie gatekeeper del potere, per non dire  volonterosi stuoini e zerbinotte.
Poi sfila la fitta schiera delle mezzebuste dei tiggì, delle meteorine che spediscono in pensione i colonnelli dell'aereonautica, perché arrivano loro: le belle della pioggia;  delle anchor woman, delle wonder woman, quelle che innalzano l'audience con qualche trovatina-format come i  balli sotto le stelle, le prove del cuoco, i  piccoli genietti della canzone che prendono il Volo, ecc.
Siamo perfino alla comiche.  Già, perché devono far ridere solo i maschi? Par condicio, please. Ed ecco le Littizzette che pensano di far ridere  gracidando a ruota libera volgarità a gogò che non strappano nemmeno l'ombra di una risata   Segno evidente che non basta essere brutte, per essere automaticamente geniali,  talentuose,  dotate  di vis comica in grado di saper  divertire la gente.

Web, blog, forum, social

Non va meglio sui blog e sui forum dei giornali. Cocorite saltabeccanti  e pervasive dall'ego ipertrofico che marcano il territorio informatico straparlando dei fatti propri nelle catacombe di disqus o sui social  trasformandoli in ammiccamenti e attizzamenti da Meetic. Se po' fa' ce l'hai l'email? Cyber bulle e bulliste, teppiste on line che adoperano un linguaggio da trivio anche peggiore di quello dei maschi. Alcune usano addirittura un truculento linguaggio sado-maso. Super trollazzone arruolate al servizio della Ue per venderci  per forza quella patacca detta Eurooopa. BOT e risponditori automatici a firma femminile,  molesti quanto inutili.
Blogger intellettualoidi che fanno sfoggio del loro "background sapienziale" per "piccoli lettori" in perenne bovina devozione: "Oh, quanto sei brava: grazie di esistere, grazie di vivere!"  E guai se qualche malcapitato osa dire alla Diva Intellò (la quale mette i suoi grediti gulturali bene in vista sul blog)  che impiega un linguaggio troppo oscuro ed elucubrato, non alla portata di tutti:  lei si fa gelida e sfingea,  facendolo sentire seduta stante, un povero analfabeta.
Ci sarebbe da parlare anche di maschi-lemming, quelli che hanno deliberatamente rinunciato al loro testosterone, ma questo è un altro tema di discussione. Perciò, al prossimo eventuale post.



Manager, Supermanager, imprenditrici, cape  (e kapò) 

Anche in Confindustria viene avanti la quota rosa. Ovvero le Pink Panda come la Marcegaglia, la Artoni, la Guidi e tante altre che hanno sfondato il "soffitto di cristallo". Tra l'altro non si potrebbe nemmeno indicarle con l'articolo determinativo femminile davanti al cognome: lo ha vietato la Fornero che pretende essere chiamata "Fornero" senza quel "la"davanti. Si portano avanti con l'unisex style, evidentemente. Non ho esperienza diretta su come queste manager e supermanager sappiano fare affari in Italia. In Usa, prendo a prestito la frasetta del film di Mike Nichols "Una donna in carriera" detto da Melanie Griffith : "Ho un cervello per gli affari e un corpo per il peccato". E corre pure la vulgata che, all'occorrenza,  girino col vibratore nella borsetta, per rilassarsi dalla vitaccia stressante di tipo maschile. Non so qui da noi.
L'esperienza di aver avuto una  donna per capo, però, non la consiglio a nessuno. Ti fanno grondare sangue, e se lavori bene, non si degnano di darti un minimo di soddisfazione e di approvazione. Semplicemente, fingono di non accorgersene ostentando noncuranza nei confronti dei dipendenti. Una di queste da me conosciuta,  riuscì, non si sa bene come, a far lavorare alcuni dei  suoi dipendenti perfino di domenica. Forse perché era una comunista convertitasi all'aziendalismo dell'ultima ora. Pensate un po': Stachanoff, più il Mercato, più l'essere un superiore- donna:  che triplice  letale mistura!
 Un mio parente stretto ebbe una supermanager di una nota multinazionale petrolifera per capo (o capa). Oltre ad aver grondato sangue e ad essersi accorto che da quando c'era lei,  si era creato in azienda un clima irrespirabile fatto di intrighi con una corte di ruffiani spioni che pullulavano intorno a lei, per anni non si degnò di dargli un aumento. Lui si prese una piccola vendetta alla fine della sua carriera durante la festa di pensionamento dicendole che non l'avrebbe dimenticata mai. "Pourquoi?" chiese lei compiaciuta (il super manager-donna era francese) pensando di ricevere qualche complimento galante.
"Perché lei è il mio unico superiore che non mi ha mai dato il becco di un quattrino d'aumento, in tutti questi anni".  Ma bisognava far risparmiare la Maison. Questo era il suo compito precipuo. E chi se ne importa della valorizzazione del personale, dei collaboratori e del "capitale umano"!

Mondialismo e donne

E' stato detto più volte che il Nuovo Ordine Mondiale conta molto sull'ascesa delle donne al potere con le quali  sostituire gli uomini: donne in politica, donne nell'impresa e nell'industria,  donne in economia, donne nella scienza e tecnologia, nella ricerca, nella finanza. Il perché lo si intuisce: abituati da secoli ad amministrare il potere, i maschi ne conoscono tutta la sua ambiguità e ambivalenza. Sanno pertanto esercitare la clemenza, il discernimento e la cosiddetta saggezza salomonica, al momento opportuno.  Neofita e parvenue del potere, invece la donna pratica il letteralismo e il dogmatismo, mostrandosi zelante e solerte (quando non un'esecutrice spietata) come una segretaria tuttofare in cerca di una captatio benevolentiae da parte dei superiori. Soprattutto non conosce pietas né clemenza  - prerogative maschili di chi è abituato da tempo,  a gestire il potere. Un esempio per tutti è la riforma ammazza-pensionati della Fornero dove prevale il suo "si doveva fare e si è fatto".  O la frase della Clinton su Gheddafi e la guerra in  Libia "we came, we won, he died".  In entrambi i casi  è un po' come dire: si doveva ammazzare e si è ammazzato. Molti altri esempi potete trovarli nell'ottusità unidirezionale della Merkel, nella crudeltà impenetrabile della Lagarde, nella frase dell'ineletta Malmstrom sul TTIP.
Ma senza dover prendere esempi così inarrivabili, è certo che la donna  oggigiorno è cambiata sì, ma in peggio. E a poco serve constatare che non è solo per colpa sua.
Del resto, che  i maschi vengano progressivamente condannati all'irrilevanza e le donne all'ascesa, lo si constata anche dalla pubblicità. C'è un uomo con un  ridicolo costume in pelouche da coniglio rosa di una nota marca di biscotti che suona la serenata davanti alla ditta dove lavora una bella e sexy ragazza vestita da manager visibilmente in carriera. Lui invece ha tempo di farle la serenata col banjo. Evidentemente è un "disoccupato" o un "esodato".



Morale di questa stolida favola: donne, avete rotto! Ma proprio rotto! Parola di donna. Figurarsi cosa ne pensano gli uomini che però, poveracci, non possono fiatare, dato che glielo vieta l'attuale polizia del pensiero  con i vari capi di imputazione che fatalmente fioccherebbero loro in testa: sessismo, maschilismo, fallocrazia, machismo , e via con le lettere scarlatte.
Mentre voi, se ci riuscite o donne, imparate (o re-imparate) a tornare umane. E' anche per il bene vostro e di tutti quanti. 

Pertanto come disse Ernst Junger in "Der Waldgang" (letteralmente, colui che passa al bosco, alla macchia) torni il Padre,  attorniato dai suoi figli,  mentre si presenta sulla soglia di casa brandendo la scure. 
 

01 July 2016

Papaveri e ciliegie










Cari Amici,

ho  bisogno di prendere un po' di distanza dalla mia stessa scrittura, dall'informazione, dalla gabbia di vetro del pc che oltretutto col caldo si surriscalda pure. Vi lascio perciò, con queste tenere immagini di bimbi alle prese con le ciliegie e  i papaveri.

Papaveri  e ciliegie ci fanno pensare ai giorni lontani di fine della scuola quando finalmente potevamo buttare in  un angolo le nostre cartelle con tutto il loro peso per correre a divertirci .


Alla voglia di una ritrovata libertà dai nostri impegni. All'estate che finalmente ci cattura con le sue distese mattinate rotte solo dallo  stormire di cicale mentre già ci immerge nei suoi ritmi oziosi.
Ci vogliono anche quelli. Perciò prendiamoci tutti un po' di pausa da questo mondo terrificante, volgare e prosaico  che incombe e  tenta di schiacciarci, e ritroviamoci nella gioia semplice degli incontri dal vivo, di passeggiate, nuotate, gelati o graniti al limone di sera. 

Il solstizio d'estate è stato foriero di buoni auspici: la Brexit e l'invalidazione delle elezioni presidenziali austriache da parte della Corte Costituzionale. E' il caso di dire che San Giovanni (la notte rugiadosa del solstizio) non fa inganni. San Giovanni che è il santo patrono di moltissime città è la festa solare per eccellenza, la vittoria schiacciante della luce sulle tenebre, del bene sul male. Da qui i proverbi.

Buona estate a tutti voi e un sentito grazie per la vostra appassionata partecipazione. Non vi lascio per molto, ci sentiremo presto.